SOGNI, SOGNI DI…..

glitter_love01SENSAZIONI DI RITROVARE SOGNI PERDUTI
NELL’ IMMENSO SILENZIO CHE MI AVVOLGE ,
DOLCE E SOLITO COMPAGNO DEI MIEI PENSIERI ,
SOGNI ,SOGNI CHE FORSE NON ERANO NEMMENO I MIEI
MA CHE RITROVO NEI TUOI OCCHI… AMORE .
L’ ALIENAZIONE DELL’ IO
CHE FORSE NON HO MAI RINCORSO
MI STRINGE NEI SUOI ABBRACCI
LASCIANDOMI VUOTO DI ENERGIE ,
SOGNI , SOGNI DI PUPAZZI DI CARTA COLORATA
CHE DANZANO NELL’ ARIA MUTA E FREDDA
DELLA MIA ANIMA E POI LEGGERI BALZANO
SILENZIOSI SUL TUO NUDO CORPO… AMORE .
STRANE VIBRAZIONI SCUOTONO LA MIA MENTE
COME IN UNA LURIDA VETRINA MI CIRCONDANO
LASCIANDO SULLE MIE LABBRA LE TUE… AMORE .
SOGNI , SOGNI DI UN VIADANTE CHE CERCA
RIPOSO IN UNA NOTTE  DI TEMPESTA
LASCIANDO NELLA PIOGGIA  I PENSIERI
CHE SONO RIVOLTI A TE…AMORE .
DESIDERI PRESI E POI VENDUTI
IN QUALCHE STRADA  DEL MONDO
SOLO PER RIAVERTI SUL MIO CUORE…AMORE .
SOGNI , SOGNI PER RICOMINCIARE A VIVERE
DAVANTI A UNA IMMAGINE SBIANDITA MA
NITIDA DELLA TUA PERSONALITA’…AMORE
REALTA’ O FANTASIA NON SO’ ?
SOGNI , SOGNI DOVE IO TI RITROVO
E MI PERDO NELL’ ASSOLUTO DEI TUOI BACI …AMORE .
SOGNI , NIENT’ ALTRO CHE SOGNI DOVE IO RINASCO
PER AMARTI SEMPRE DI PIU’ ,
PER AMARTI TENACIAMENTE SENZA PUDORE
NEI TUOI SOSPIRI …AMORE .
CARMELO ….10/06/2010



“Piccolo Fiore”

piccolo fiore..

la tua tenerezza mi rapisce….

la tua dolcezza mi coinvolge….

la tua innocenza mi fà felice….

la tua allegria mi coinvolge..

sei stata il primo passo

verso la gioia più immensa

perchè fino ad allora

non potevo sapere

quanta felicità mi avresti dato…

perchè fino a quel momento

ero convinta

che Dio non mi avesse dato mai

la compensazione profonda del generare vita

perchè non credevo,forse di esserne all’altezza

perchè forse

non sapevo del grande valore che avevo dentro

piccolo fiore

fragile è il tuo stelo

ma forte è il tuo profumo..

che mi è entrato nelle radici

ed ora ci respiro

inebriandomene per vivere..

piccolo fiore leggero

e tanto delicato in balia del vento..

ci sono io qui  per proteggerti

non aver paura

piccolo fiore

quando mi guardi

con quegli occhi grandi e profondi

così simil ai miei

mi sembra quasi che sei tu a dare forza a me

e quando mi parli e mi rassicuri

e quando mi baci teneramente le lacrime

in un momento di abbandono…

e quando mi sorridi

ed io mi rivedo

prendo coscienza

di quanto meravigliosa sia la vita

di quanto immenso sia Dio

di quanta magia

si avvolga

tutta questa perfezione

e pensare che a volte

non ce ne rendiamo nemmeno conto

e pensare

che io non  credevo di raggiungerlo mai

quel sogno proibito

che ho sempre avuto dentro

e poi…

un giorno ho gridato di dolore

tutto il dolore

che avevo rinchiuso nel silenzio

e nello sfogo delle doglie tremende

ma

senza paura

ho sentito il tuo vagito…..

che salutava il mondo

era la prima volta

che mi chiamavi mamma.

“alla mia prima figlia DIAMANTE

di 6 anni con  tanto tanto amore

la tua mamma”





“L’IMMAGINE”

T’IMMAGINO……

AVVOLTO DALL’EDERA …..

OGNI TUO GESTO ESPRIME DOLCEZZA…

SEI COSì VICINO NEI MIEI PENSIERI…

MA COSì LONTANO DA ACCAREZZARE…

DIO COME VORREI…

PER UN ATTIMO

SOLO PER UN ATTIMO…

VORREI…

FUGGIRE CON TE

NELL’ESTASI DELL’AMORE

CIRCONDATI DA FIORI PROFUMATI

E CANTI DI USIGNOLI…

E TUFFARCI IN LIMPIDE CASCATE

FLUENTI DI ARMONIA …

DOVE TUTTO è AMORE….

DOVE TUTTO è PACE…

ED I NOSTRI SGUARDI

INEBRIATI DALLA BELLEZZA

DEL NOSTRO AMORE ETERNO

SI RICORRONO…PER NON PERDERSI MAI….

E TENENDOCI PER MANO

VOLIAMO FELICI

SPAZIANDO NEI CIELI SCONFINATI E PURI

DELLE NOSTRE CALDE ANIME

E Lì…..

SOSPESI SENZA TEMPO…

CONFODERCI L’UNO CON L’ALTRA

IN UN ALCHIMIA PERFETTA

E TRA MILLE SOSPI RI…

ESPLODERE DI FELICITà….

SI…

PER UN ATTIMO…

SOLO PER UN ATTIMO…

VORREI….





LA FATA DEL CIELO

 Quando ritrovo la poesia del tuo viso,

avanzano favolose e rare emozioni,

carezzevoli soffi d’amore.

 

E, ad annunciare il sospirato ritorno,

in calde e affascinanti atmosfere,

sfavillanti e infiniti arcobaleni.

 

Sullo sfondo di un vivace tramonto,

tra armoniosi ritmi musicali,

arrivi sulle ali del vento.

 

Ti avvicini avvolta da candidi veli,

e, in girotondo danzante,

lanci petali di rose.

 

Delicatamente mi porgi la mano,

e, fiducioso su un tappeto volante,

ti seguo in un mondo interamente dorato.

 

Preso dall’euforia degli innamorati,

tra giurate e sussurrate parole,

mi perdo nell’incanto di noi.

 

E, nell’eternità dell’attimo,

nel piacere di un tuo bacio,

rinasco alla vita.

 

11.06.2010 Ciro Sorrentino



nella pozza

goffamente la preda si muove nella pozza

occhi sbarrati la fissano avidi

una penna disegna grafi

dietro voci discutono ricavi

una pala si affonda nel buio

il carro gia’ pieno si allontana

le voci tacciono gustando il filetto balsamico

la mano lascia la penna e accarezza un giovane viso

la pala riposa ,braccia stanche avvolgono una donna

nella pozza ora c’e’ pace e il leone  anche riposa

ogni tavola ha avuto la sua festa

in qualche tavola solo un piatto

lontano dal mondo

occhi stanchi misurano il tempo

buffi di luce si disperdono fuori

l’energico incastro dell’ignoto inizio

lo scienziato si compiace

il gioiello mortale e’ pronto

nei volti le rughe sono film di lotta

nelle mani testimonianze di un lavoro

nella pozza vale la sua legge

dopo ogni tributo torna la pace

le gazzelle si abbeverano quiete

netti sono i giochi delle parti

sono tante le rughe e le ferite

nei palmi o nel viso scolpite

come tante le strade dal vivere aperte

una mano scura pulisce una gemma

fra la polvere e il buio altri pensieri si uniscono

dal programma compilato finalmente l’output

dita sottili muovono e voci applaudono

gli occhi del leone  sono fissi

fissi e attenti quelli del minatore

il sistemista non perde lo schermo

raggiungere deve cio’ che vuole

fissi di tutti gli occhi

il medico che cura le tue ferite

il contabile che distribuisce i fondi

le rughe parlano per noi

ma i giochi non sono chiari

ognuno arriva al suo fine

verso una cima salendo trascino l’amico

insieme si arriva o si ferma

perche’ il gioiello mortale allora?

il leone guarda i bufali annoiati

il suo odore fermo tranquillizza

semplice la vita nella pozza

in fredde stanze spendiamo la nostra vita

le nostre carte si disperdono in mani sconosciute

ma alcune rughe si perdono nel vizio e nel riso

ecco l’uomo diventa una palla ingombrante

l’ameba si spande e si accoppia

piu’ importa il fine iniziale e remoto

ognuno diventa leone con iene attorno

inizia la caccia al diverso

deriso,affamato,confinato nella sua miniera

nessun limite al ghetto

il gioco e’ quello del leone quando caccia

noi non cacciamo per fame

l’orgoglio deforme ci spinge lontano

ma, fra mosche,turpitudine e altre amebe

incurante una mano ferma opera e cuce

attende paziente pulendo un pallido volto

il occhi si aprono e ..un sorriso..

sarebbe cosi semplice la vita



LA FATA DELLA FANTASIA

 Quando ritrovo

la mitica immagine

della sua fine essenza,

rivivo gli amati momenti

di un tempo dolcemente vissuto.

 

…Ormai distante

da ogni apprensione,

riscopro attimi d’amore…,

una sorprendente ed insperata

luce per la dormiente coscienza.

 

Realmente rinasco

alla speranza…

 

E, nell’etereo spazio

dell’avvolgente fantasia,

liberando obliate memorie,

recupero nuovo entusiasmo

nella ricerca della sua bellezza.

 

All’atteso riparo

delle fatali aspirazioni,

espressamente aderisco,

e, per sempre mi stringo a lei,

affascinato dal suo candore.

 

11.06.2010 Ciro Sorrentino