IL GABBIANO .

DALLA MIA CELLA
SI VEDE POCO O NIENTE ,
UNA STRADINA DI BUCHE
MA NON VI PASSA GENTE ,
ALL’ ORIZZONTE SI PUO VEDERE IL MARE
CHE UNA MATTINA UN GABBIANO SORVOLO’ .
CON LA MIA VOCE PIANO PIANO LO CHIAMAI 
E COME PER INCANTO IL GABBIANO SI FERMO’
E GLI DISSI :: TU CHE SEI LIBERO DI VOLARE
VAI DA MIA MADRE CHE MI STA  AD ASPETTARE ,
VA’ E DILLE TUTTO IL BENE  CHE GLI VOGLIO IO ,
E CHE PER ME PREGHI SEMPRE IL DIO ::
IL GABBIANO SPICCO IL VOLO
E PER UN ISTANTE MI SENTII SOLO ,
MA CON LA SPERANZA DI VEDERLO TORNARE
STETTI SEDUTO AD ASPETTARLO .

 
TORNO’  , E VENNE TUTTI I GIORNI
A FARMI COMPAGNIA E
DAL MIO CUORE SCACCIAVA LA MALINCONIA ,
UN GIORNO PERO’ IO LO ATTESI INVANO
PERCHE’ MAI PIU’ TORNO IL GABBIANO ,
STUPITO PENSAI CHE SI FOSSE STANCATO
DI ESSERE AMICO DI UN POVERO CARCERATO .
MA UDII LE GUARDIE  CHE STAVANO PARLANDO ::
GUARDA E’ MORTO , CHE BEL GABBIANO BIANCO ::
ALLORA DUE LACRIME MI SOLCARONO IL VISO
E DAL MIO VOLTO SCOMPARVE PER SEMPRE IL SORRISO  ,
AL SUO POSTO TORNO LA MALINCONIA
E LA LIBERTA’ CON IL GABBIANO VOLO’ VIA …………………

SINGERAMENTE DEDICO QUESTI POCHI VERSI
A TUTTI QUEI CARCERATI CHE SCONTANO
LA LORO PENA ……..CARMELO .



FREMITI D’ AMORE

DEBOLE E’ IL SUO CAMMINO
FRA ROVI  DI SPINE SECCHE ,
DEBOLE E’ IL SUO SILENZIO
FRA I TUONI DI TEMPESTE
CHE SPAZZANO LONTANO
FRAMMENTI DI VITA .
FORTE E’ IL SUO RESPIRO
FRA BRACCIA INERTE
AL COSPETTO DI UN CUORE ,
FORTE E’ IL SUO SORRISO
FRA NUVOLE PIENE DI PIOGGIA
CHE DOLCEMENTE DONDOLANO
AL TIEPIDO CALORE DI BACI
CHE SANNO DI PROFUMO
DI TENERI PETALI DI ROSA .
FRENETICO E’ IL SUO CORPO
TRA OCCHI CHE COLPISCONO
UN CUORE INNAMORATO
NEL DOLCE PIACERE DI UN
 
FREMITO TORPORE D’ AMORE .
FREMITI D’ AMORE CONSUMATI
NELLP’ ATTESA DI TENERE CAREZZE ,
FREMITI SGUARDI CHE SANNO
DI MILLE PROMESSE GRIDATE
NELL’ ARIA GELIDA DI NEVE
PER POI SCALDARSI SU’
UN CORPO CALDO D’ AMORE .

    CARMELO  FERRE’……..27/09/2010



RISVEGLI

 

 È sopraggiunto il buio,

e, per le vuote e desolate vie,

infuria spietato un vento glaciale.

 

La notte sovrana oblia il tramonto,

mentre l’umido gelo avanza,

coprendo l’antico borgo.

 

Scorgo un bagliore lontano,

quando il ripetuto fragore

scandisce il mio tempo.

 

Nell’irriducibile e fumosa notte,

ritrovo preziosi e remoti riflessi,

l’ignara quiete del convulso andare.

 

D’improvviso appare l’amata fata

e, nell’incantevole abbandono,

dimentico l’ansante dolore.

 

Ora, nell’imminente aurora,

al di là delle ignote distanze,

riconosco il senso del destino.

 

 27.10.2010 Ciro Sorrentino 



IL RUSCELLO INCANTATO .

VICINO AL SILENZIOSO RUSCELLO
CRESCE IL GRANO TRA LE FRONDE
DEL DOLCISSIMO MIELE ,
I BAMBINI DI LAGGIU’ GIOCANO
SOTTO UN SOLE COCENTE  ,
ESSICATI E STRALUNATI
ASSISTANO DALL’ ALTO DELLE COLLINE
IL PASSAGGIO DELLE RONDINI
FORSE LORO PORTERANNO
UN LIEVE FRESCO .
VICINO AL RUSCELLO INCANTATO
TU PICCOLA DONNA CORRI FIN CHE VUOI ,
NON POTRAI LEGARE IL MIO CUORE
PERCHE’ TI MACCHIERA’ DI ROSSO
DEL MIO SANGUE INNOCENTE .
TANTI MI HANNO DETTO CHE L’ AMORE
E’ UN BEL GIOCO DOVE C’ E’ L’ ANIMA
MA NON SI VEDE , MA IL SEGRETO
CHE RACCHIUDE IN SE E’ LA VITA .
VICINO AL RUSCELLO INCANTATO
I BAMBINI OSSERVANO LE DONNE
PESTARE CON I PIEDI L’ ERBA MALIGNA
MENTRE CON INDIFERENZA QUALCUNO
DI LORO MI REGALA UN SORRISO
LUCCENTE COME IL DOLCE MIELE  .
VICINO AL RUSCELLO INCANTATO
UN LIEVO SGUARDO DI DOLCEZZA
SI PERDE TRA IL GRANO BIONDO ,
SI SPEZZANO LE PAROLE SULLA SUA BOCCA
NELL ‘ATTIMO DI UN RESPIRO
LA NOTTE AVVOLGE NEL BUIO
DUE NUDI CORPI .

 
CARMELO  FERRE’……..09/07/2008



PAPA’ NON PIANGERE .

IERI CORREVI COME UN CERVO ,
CORREVI VERSO LE DONNE
DALLE GONNE LUNGHE ,
ERI FELICE DI FARE LUNGHE PASSEGGIATE
INSIEME ALLA TUA DONNA
E NON PENSAVI A QUANDO
SARESTI DIVENTATO VECCHIO .

OGGI TI TROVI SOLO
CON IL TUO DOLORE ,
INSIEME AI TUOI MALANNI ,
OGGI NON CORRI PIU’
VERSO LE DONNE DALLE GONNE CORTE ,
TU VECCHIO NON HAI LA FORZA
PER FARE OGGI QUELLO CHE
FACEVI IN GIOVINEZZA .

PER LA STRADA NESSUNO TI GUARDA ,
NESSUNO HA PIETA’ DI TE ,
PERCHE’ TU SEI VECCHIO ,
MA IO CHE SONO TUO FIGLIO
SEGUO I TUOI PASSI ,
CORRO VERSO LE GIOVINE DONNE
PERCHE’ SONO UN UOMO NON COMSUMATO
DAL DOLORE DELLA VECCHIAIA .

IN ME VEDI LA TUA GIOVINEZZA RINASCERE ,
I TUOI RICORDI VOLGONO AL PASSATO
MENTRE UO VADO AVANTI CON IL  PRESENTE ,
PAPA’ NON PIANGERE ,
PERCHE’ ANCH’ IO UN GIORNO
DIVENTERO’ COME TE ,
UN GIORNO ANCHE IO DIVENTERO’ VECCHIO .

  CARMELO  FERRE’ ………..15/03/1969



VISIONI IN FLESSIBILE CONTROLUCE .

BARCHE ALL’ ORIZZONTE
SCIVOLANO SULLE CALME ONDE
MA DA QUI’ SUL PROMONTORIO
SEMBRANO STAGLIARSI IMMOBILI
NELLA L’ORA ILLOGICA SCIA ;
PUNTE INNEVATE DA CUI SGORGA
IL SANGUE INCOLORE DI TURBINOSE
CASCATE DI ACQUE CHIARE E LUCENTE .
STRANE FAUNE DI COSTRUZIONI SULL’ ATTENTI
SI STAGLIANO NELL’ INFINITO ,
PIRAMIDI AVVENTURISTICHE DA CUI ENTRANO
E ESCONO CON RITMO CARA AI FRATELLI LUMIE’RE
PUPAZZETTI DI GHIACCIO CARICATI A MOLLA .
UNA CAMPANA SUONA PER CHIAMARE
A RACCOLTA CHI NON PUO’ PIU’ TORNARE 
MENTRE UNA PREGHIERA SI INVOLA NELL’ ARIA ,
ORA NELL’ USCURITA’ DELLA NOTTE
SI VEDE SOLO IL CIELO ,
POCHE STELLE SPERDUTE DANZANO
NELLA MUSICA DEGLI SPAZZI INFINITI . 

 CARMELO  FERRE’…….27/08/2009