RIFLESSIONI D’ AMORE .
L’ ABBAGLIANTE COLORE DEL CIELO
IN UN’ ALBA CHIARA D’ AGOSTO ,
IL BLU E L’ ORO SI MESCOLANO
CON VAGHI RIFLESSI ARGENTATI ,
LA FLUIDA TINTA DEL MARE
SOTTO UNA PIOGGERELLA
DI FINE AGOSTO ,
STRISCE DI UN VERDE TRASPARENTE
GALLEGGIANO FRA PALLIDE
ONDE CELESTI .
LO SGUARDO FELICE
DEI TUOI OCCHI MENTRE
MI CORRI INCONTRO ,
DUE LUMINOSI CRISTALLI AZZURRI
CHE MI FANNO PROVARE
UNA STRANA SENSAZIONE
D’ INFINITA DOLCEZZA .
CARMELO FERRE’……..21/08/1999
LA MIA POESIA SEI TU.
NON CI SONO SOGNI
SE LA TUA PRESENZA MI MANCA ,
NON HO DESIDERI
SE LA TUA OMBRA SCOMPARE
E NON HO STORIE
DA RACCONTARE SE NON SENTO
LA TUA SOAVE E CRISTALLINA VOCE ,
TU SEI PER ME UNA POESIA
SCRITTA SU UN PEZZO DEL MIO CUORE ,
SEI NELLA MIA MENTE ,
NEI MIEI PENSIERI PIENI DI FAVOLE
ED IO OGNI GIORNO DEDICO A TE
I SEGRETI DELLA MIA ANIMA .
OGNI FRASE ,OGNI SCRITTO
DEI MIEI VERSI LO DEVO A TE ,
LA MIA POESIA SEI TU ,
SEI TU L’ ESTRO CHE IO RITROVO
OGNI VOLTA CHE MI ACCAREZZI ,
SEI TU LA MIA ISPIRAZIONE
PER OGNI VOLTA CHE MI BACI .
IL SENTIERO DELLA MIA VITA
E’ UN MONDO FATTO SOLO DI FRASI
DETTATE DAL TUO AMORE
CHE IO RITROVO IN OGNI VERSO ,
IN OGNI SCRITTO DELLE MIE POESIE ,
SOLO GUARDANDO I TUI OCCHI
MI PRENDE LA VOGLIA MATTA
DI SCRIVERE VERSI D’ AMORE ,
DI SCRIVERE STORIE CHE LA PENNA
LEGGERMENTE TRASCRIVE NEI NOSRI CUORI ,
NON HO PAROLE PER DESCRIVERTI
TUTTO CIO’ CHE HO DENTRO DI ME ,
COSA PROVO , COSA SENTO E COSA PENSO
MA QUESTO LO DEVO SOLO A TE PERCHE’
LA PIU’ BELLA POESIA CHE
NON HO SCRITTO ANCORA SEI SOLA TU .
SEI BELLA E SPLENDENTE MENTRE LEGGI
CON TANTA DEVOZIONE LE MIE POESIE
E VEDO DAI TUOI OCCHI LA TRASPARENZA
DELLA TUA ANIMA CHE FIORISCE
SULLE RIME DI POESIE CHE SANNO
DELLA TUA DOLCEZZA ,
E TUTTO IL MIO ESTRO SI TROVA
FRA LE TUE MANI E IO TI RIGRAZIO
PER OGNI ATTIMO CHE MI DAI ,
DEL TEMPO CHE MI REGALI
PER QUESTI VERSI CHE TRASCRIVO
CON TUTTO IL TUO AMORE . CARMELO FERRE’ ….10/01/2010
e mi manchi
Esistono momenti in cui mi manca il tempo per le parole, altri in cui tutto perde un senso. Sono tante le cose che vorrei dirti, spinta dal desiderio un pò bambino di essere ancora amata da te. C’è il ricordo di una notte, di una carezza, di un bacio , di un abbraccio caldo e tenero come un maglione di lana. Sono attimi e frammenti che porto sempre nel mio cuore, mentre questo nulla si spegne, mentre io mi spengo, in attesa del tuo ritorno. Ma passano le ore, passano i giorni , passano i mesi e il nostro tempo finisce lasciando spazio ad un vuoto che apre in me una voragine. Non mi rimane che restare su una sponda ad aspettare…Lo so che è una strana follia la mia, so bene di quando male mi sto facendo, di quanto semplice sarebbe stato lasciarti andare via, senza aspettarmi piu’ nulla da te senza dover piu’ chiedere. Una parte di te è rimasta ad abitare da me, una parte di te si aggira ancora nella mia casa, una parte di te e’ seduta sul mio divano ad ascoltarmi, ad abbracciarmi … una parte di te mi dorme accanto la notte quando resto sola. Tu abiti ancora nei miei ricordi, nelle mie emozioni, nelle mie aspettative. Sono fragile, no non sono un cristallo, non sono poi cosi’ preziosa, magari sono solo un pezzo di vetro, ma trasparente come l’aria. Abito nelle lacrime che mi spezzano la notte, nei pensieri che non mi lasciano sola, in questa nostalgia incurabile di te , delle notti in cui ci siamo amati . Tu non hai sentito le mie lacrime, quelle volte in cui ho cercato un tuo bacio e non l’ho trovato.Cerco ancora risposte alle mie mille domande, ricerco suoni che ora mi appaiono dimenticati, ti ascolto ma sei così lontano da rompermi il fiato. Riesco a sfogare nelle lacrime questa delusione, questo dolore implacabile che si auto alimenta nell’assenza, nella leggerezza delle tue parole, nel distacco con il quale ti rivolgi a me. E’ stato tutto uno sbaglio, ed ora che è finita me ne accorgo tardi per salvarmi, tardi per evitarmi il patimento nel quale annego. Non ho paura della solitudine, ho paura invece di questo sentimento di questi ricordi che ancora mi perseguitano. Ho paura perchè credo che non ci vedremo più, ho paura perchè so che non ci sentiremo più , ho paura di essere stata accantonata come un gioco vecchio, e non credevo che avrei sofferto così. Sento già il peso della tua assenza sotto ogni forma, in ogni istante… Inizio a sentire i tuoi pensieri come ora sento il battito del mio cuore. Vorrei vedere i tuoi occhi, il tuo sorriso per poter guardare oltre il muro, ascolterei le tue parole, in cerca del tuo amore. .. La verità è che sto soffrendo e non esistono parole per dirti quanto. Vivo con una coscienza impotente, vivo e aspetto senza poter decidere, vivo nella speranza che di me ti resti almeno un bel ricordo. Non c’è stata mai occasione per dirti quanto sia stato grande questo mio amore per te. Restano di noi tanti silenzi…Vivo la notte cercandoti.Assaporo la voglia di baciarti per darmi, senza averti. Sento quest’assenza, e il nostro tempo rimandato ad un giorno senza nome.
in un momento
Ad un tratto
il cuore mi sobbalza in gola,
ad un tratto la navetta
si stacca dal porto,
ad un tratto la mia amata sorride alla vita
come la prima volta insieme.
Tutto si spegne
l’uomo si agita nel peccato,
le donna scorticata dalle bestie
la gola fa male,
il tabacco da queste parti è ruvido è forte
mi indurisce i polmoni
il mio vicino sorride
al cielo, alle stelle,
A sua moglie,
come la prima volta che la incontrò da ragazzo.
Federico Marino
Poeta
Scrivere è come spogliare il corpo dalle mie debolezze,
dalla mia indescrivibile inquietudine,
l’apoteosi perfetta del mio essere e il torpore affranto
e imprescindibile della mia maledizione.
Nutro l’anima nell’ora più gelida della notte,
nell’ombra più inquietante che incatena la luce,
dove la danza dell’inchiostro sveste le parole
da flebili emozioni e da ingombranti paure.
Con tocco leggero disegno parabole urlanti in rime,
nel silenzio più acuto della solitudine,
dove la mia follia danza bramosa nell’odore della carne,
e nello stridio dei fogli, il cuore tace.
Nel grappolo infernale dei miei deliri,
dove geometrici ostentano, i miei scuri occhi brillare,
trascino i miei sogni sospesi verso l’oblio della speranza
e liberarli da ogni schiavitù.
Prigioniero dei miei stessi aguzzi sentimenti
che urlano contorti nella mia vita sanguinante.
Catturo lesto come un corvo assetato
ogni profonda lacrima di passione, ogni disperazione,
cercando l’essenza nell’infinita linea della mia memoria
dove sotterro l’ira e semino la ragione.
Raccolgo dalla vita ogni suo respiro, i suoi traumi,
le laceranti trame inequivocabili delle storie colme di odori,
gli inconfessabili segreti, le noie, la fatalità dei peccati,
le profondità, il canto dell’amore.
Scrivo e racconto con coraggio il mio riflesso
e in armonia con l’inchiostro spoglio me stesso..