Raggiungesti il mio scoglio,
L’aria era un calice di gelo,
Tra onde di piombo e verdi alghe
Sorsero torri in avorio di Luna,
Nei frantumi di un disfatto cielo
Così nacque il grande Miracolo –
NEL VOLO D’UCCELLI // DALLA RACCOLTA “Alla bianca Colomba che è mia Madre”
Cattedrali di polvere
si levano
in gelide tenebre
e acquitrinose argille.
Da questa arsa terra
senza più giardini
voglio raggiungere
il tuo paradiso di brivido.
Le mie piccole radici
cresceranno
perché nuovi grani
sboccino nel tuo specchio.
Un’alba vestita di rosa
tingerà i petali
sciogliendo i baci
dalle euforie del sonno.
Girerà la muta terra
nel volo d’uccelli
quando misere foglie
crepiteranno all’orizzonte.
Allora dalla finestra
entreranno
bianche colombe
e dissolveranno ogni oblio.
05.04.2019 Ciro Sorrentino
AMORE ERRANTE // dalla raccolta “Alla bianca Colomba che è mia Madre”
Come un’onda,
che fa tremare
la terra,
la tua parola
imperversò ovunque.
Le tue chiome
morbide e sottili,
sciolte,
bruciarono il buio
sulle pareti del tempo.
Forse sogno,
ma già sognavo
il tuo volto,
che riso fecondo
dona al sole che muore.
Madre mia,
guarda
le stille di sale,
e l’amore errante
del cuore da Te partorito.
23.04.2019 Ciro Sorrentino
IMPALPABILI SFERE // dalla raccolta “Alla bianca Colomba che è mia Madre”
Sorge in te la vita
come alba
di nuovo sole
che arde cristalli
e il metallico azzurro.
Mutano le tue luci
sui grappoli
che inondano
l’alveo ricolmo
di tremenda solitudine.
Il tuo ardito e brillante
mai lento respiro
in corpo di luce
avanza fieramente
su questa terra di quarzo.
Nella pace della tua arpa
trovo primavere
d’altro tempo
perfettamente incise
nel cuore d’impalpabili sfere.
23.04.2019 Ciro Sorrentino
UNA CONCHIGLIA D’OMBRE // dalla raccolta “Alla bianca Colomba che è mia Madre”
Dinanzi alle lastre
del buio che cade,
i tuoi astri
di liquido fuoco
s’infiammano
come rossi papaveri.
Tua è la piena d’onde,
tuo il respiro
e i sensi sparsi
sul cuore perso
nelle ali del tempo
che morde e non suona.
Tua è la pioggia di luci –
sottili lampi
vestono la riva
del deserto mare
e lo sterile vuoto
d’una conchiglia d’ombre.
23.04.2019 Ciro Sorrentino
Ma io ti amo.
Ma io ti amo.
Leggo storie d’amore nei tuoi sospiri,
forse non sono mai accadute,
ma tu sorridi e racconti, ma io ti amo.
Ti dico della mia favola del mio sogno,
ma il tuo silenzio opprime i miei
racconti, le mie estasi, ma io ti amo.
Ti ascolto come il richiamo di una vita
dispersa nei dedali di una focosa
bufera regina dei sogni svaniti, ma io ti amo.
Quanto vento fugge via fra quei rami
appassiti e quanti odori di un triste
amaro pungente mi assilla, ma io ti amo.
O cuore mio volteggia sulla mia anima e dille
che amo la donna che per prima apparve
nei miei incanti, che sappia del mio amore.
Raffaele Feola Balsamo.