Letteratura Poeti Famosi



I tuoi ultimi istanti // dalla raccolta “Alla bianca Colomba che è mia Madre”

Da sola riposi in pace –
Negli occhi
i nostri volti,
mentre il Sole si leva
sulla velata Terra
che inutilmente ruota.

Ormai sei lontana –
Il tuo sangue
cerca la Luna
e di essa il sorriso,
che tante volte
ha illuminato i tuoi sogni.

In Te custodisci
una conchiglia –
Ancora puoi sentire
il canto del cuore,
le amate voci
di chi ti amerà per sempre.

Come un angelo
Ti spingi nel buio –
Così vai con le onde,
nel vago orizzonte
che per Te risplenderà
di ionica e verdeggiante luce.

Finalmente serena –
La tua anima lucente,
seria e pensosa,
a lenti passi avanza
sulle spumose onde,
nel complice lampo lunare.

Sei sulla cima del mondo –
Vuoi la pace
e ti abbandoni
alle chiare bolle d’aria,
cercando di obliare
la dura scienza del tempo.

Ah, nostro amata madre,
che nulla hai più
della notte nell’animo,
né il giorno negli occhi,
sii giovane e felice
nell’estranea ed ignota Armonia.

Ciao, Mamma… !!!!!!!

…Come ombra di donna
sei già sulla sacra riva
e prendi il veliero
che Ti traghetterà,
con silenzio di fuoco,
sulla luccicante soglia dell’infinito.

25.03.2019 Ciro Sorrentino



Nelle mani di Cristo // dalla raccolta “Alla bianca Colomba che è mia Madre”

Sorridi Mamma…
e sii felice –
per Te si aprono
le divine sfere degli universi infiniti.

Gioisci con le Stelle tue sorelle,
esulta e danza
nelle notti senza Luna
nei giorni che cercano la tua Luce.

Noi Ti ricorderemo così…,
nel Mistero di un Seme
cresciuto sull’arida terra
per dare senso alla vastità bruciata.

Oh Mamma…, ora vai,
risorgi nel fulgore degli Angeli –
ritrovati nel Padre
che Ti consacrò prima Ancella.

Apri le tue ali d’Amore
all’infinitesimo lume dei cieli,
lassù il tuo Spirito
sarà custodito nelle mani di Cristo.

23.03.2019 Ciro Sorrentino

 



Padre // DALLA RACCOLTA “Alla bianca Colomba che è mia Madre”

Neri uccelli si affollavano intorno  
colorando il tuo cuore
di nera tristezza.

Così restavi bloccato allo stagno
nel respiro di piombo
della malvagia gente.

Non conoscevi soffi d’amore – 
eri miseramente solo
tra lupi affamati.

Le tue carni sfamavano i corvi 
tra respiri di morte  
nel sinistro cielo.

Tristemente richiudevi gli occhi –
illividiva il tuo sangue
su lame d’invidia.

Eri del tutto rassegnato alla morte
quando la bianca Colomba
ti donò ulivo e pace.

22.04.2019 Ciro Sorrentino

 



Risvegli

Un filo d’erba, poi infiniti ciuffi –
Il verde si vestì di rosso,
le radici cercarono l’integro sangue.

Onde d’amore nelle foreste –
Calici di nuova linfa
nutrirono le api e i pollini.

Folle di uccelli accorsero ai rami
e ancora sono tra le foglie –
Fissano i laghi dove si specchia la Luna.

Così rimangono gli umili viaggiatori
quando scrutano la buia notte
e nel cielo trovano le mani aperte di Cristo.

21.04.2019 Ciro Sorrentino



Che notte, solo una notte, poi più nulla.

Che notte, solo una notte, poi più nulla.

 

Gagliarde meditazioni
e tristi pensieri,
quanta noia
in tal esasperata sera,
par quasi che la notte
voglia diveir matrigna
di un cielo senza stelle
e privo di armonia e chimere.

 

Sii benevolo notturno essere
e frena i tuoi folli affanni
fra poco giungerà
il nuovo giorno col suo
emaciato cielo,
privo di grandi luci
e grandiosi pianeti.

 

Ma i suoi angeli
si affiancheranno
agli afflitti ed ai sofferenti,
e le malvagie insidie
svaniranno trascinandosi
come alienati su vecchi
carretti rumorosi e
cercheranno rifugi per
celare l’arcano e l’irriverenza.

 

Raffaele Feola Balsamo.

 



Primavera eterna // DALLA RACCOLTA “Alla bianca Colomba che è mia Madre”

Né le grigie lagune della vita,
né i luminosi viali dell’infinito
possono graffiare
le tue preziose ali di Angelo viandante.

Sempre t’accompagni alla silvestre Luna
e rompi il silenzio
nelle desolate pianure
dove il frumento piange la tua assenza.

Il nudo candore della tua anima
porta il giorno
nella foresta del mondo
che i fiori sfoglia con le lame del buio.

In Te non ramifica l’autunno,
non s’aprono le nubi del pianto –
le tue labbra sorridono
e sorseggiano al sacro calice di Cristo.

Sei l’Angelo vestito d’azzurro,
la bianca Colomba
che vola nelle strade inondate
dall’oscuro fango del crepuscolo.

La tua fresca rugiada
irrora di verde sangue
le piccole radici che tremano
nella terra velata dai rampicanti di spine.

Vola Colomba!!!
Soccorri la pallida Luna
che lacrima dolorosa rugiada
tra stelle morenti avvelenate dal vuoto.

Sorridi nell’attonito silenzio
dei rossi garofani
quando cadono bruciati
tra brucianti cristalli di sale.

Il tuo respiro dissolverà
il cinereo giallo dell’aria
che si moltiplica nelle secche del mare
dove si arena il tempo.

Vola e sosta sull’albero
dove cade la vela
il sudario di sangue
che avvolge gli uccelli vicini alla morte.

…Sii fiera bianca Colomba!!!

La bellezza fissò a lungo
la vastità dei laghi celesti,
cercando l’armonia delle forme e il fuoco,
ma fu vana la sua attesa.

Così decise di annegare
nelle perfette geometrie
dei tuoi comprensivi occhi
che dell’essenza di Dio sono lo specchio.

15.04.2019 Ciro Sorrentino