Da sola riposi in pace –
Ormai sei lontana –
In Te custodisci
Come un angelo
Finalmente serena –
Sei sulla cima del mondo –
Ah, nostro amata madre,
…Come ombra di donna
Nelle mani di Cristo // dalla raccolta “Alla bianca Colomba che è mia Madre”
Sorridi Mamma…
e sii felice –
per Te si aprono
le divine sfere degli universi infiniti.
Gioisci con le Stelle tue sorelle,
esulta e danza
nelle notti senza Luna
nei giorni che cercano la tua Luce.
Noi Ti ricorderemo così…,
nel Mistero di un Seme
cresciuto sull’arida terra
per dare senso alla vastità bruciata.
Oh Mamma…, ora vai,
risorgi nel fulgore degli Angeli –
ritrovati nel Padre
che Ti consacrò prima Ancella.
Apri le tue ali d’Amore
all’infinitesimo lume dei cieli,
lassù il tuo Spirito
sarà custodito nelle mani di Cristo.
23.03.2019 Ciro Sorrentino
Padre // DALLA RACCOLTA “Alla bianca Colomba che è mia Madre”
Neri uccelli si affollavano intorno
colorando il tuo cuore
di nera tristezza.
Così restavi bloccato allo stagno
nel respiro di piombo
della malvagia gente.
Non conoscevi soffi d’amore –
eri miseramente solo
tra lupi affamati.
Le tue carni sfamavano i corvi
tra respiri di morte
nel sinistro cielo.
Tristemente richiudevi gli occhi –
illividiva il tuo sangue
su lame d’invidia.
Eri del tutto rassegnato alla morte
quando la bianca Colomba
ti donò ulivo e pace.
22.04.2019 Ciro Sorrentino
Risvegli
Un filo d’erba, poi infiniti ciuffi –
Il verde si vestì di rosso,
le radici cercarono l’integro sangue.
Onde d’amore nelle foreste –
Calici di nuova linfa
nutrirono le api e i pollini.
Folle di uccelli accorsero ai rami
e ancora sono tra le foglie –
Fissano i laghi dove si specchia la Luna.
Così rimangono gli umili viaggiatori
quando scrutano la buia notte
e nel cielo trovano le mani aperte di Cristo.
21.04.2019 Ciro Sorrentino
Che notte, solo una notte, poi più nulla.
Che notte, solo una notte, poi più nulla.
Gagliarde meditazioni
e tristi pensieri,
quanta noia
in tal esasperata sera,
par quasi che la notte
voglia diveir matrigna
di un cielo senza stelle
e privo di armonia e chimere.
Sii benevolo notturno essere
e frena i tuoi folli affanni
fra poco giungerà
il nuovo giorno col suo
emaciato cielo,
privo di grandi luci
e grandiosi pianeti.
Ma i suoi angeli
si affiancheranno
agli afflitti ed ai sofferenti,
e le malvagie insidie
svaniranno trascinandosi
come alienati su vecchi
carretti rumorosi e
cercheranno rifugi per
celare l’arcano e l’irriverenza.
Raffaele Feola Balsamo.