Letteratura Poeti Famosi



Strani pensieri.


Strani pensieri

Invio messaggi al di là della vita,
orsù miei cari siate cortesi
inviatemi sorrisi,
mai volli essere lontano dal
vostro cuore,
il vostro eterno silenzio
affligge chi ascolta,
la morte vien scacciata da tutti…
troppo dolore per chi piange,
ma spesso son pianti brevi
e nel raccontare le vostre gesta,
false lacrime scivolano
silenziose su volti da tempo rassegnati.

Ed io non riesco a dimenticare
l’odore acre di quella chiesa
colma di volti distratti,
dalla frenetica attesa del fuggi fuggi.

Volli provare cosa ebbe a pensare
colui che era in procinto di salire
a te mio Signore, nulla,
era già via, ormai il mondo….
questo mondo non gli apparteneva più…
finalmente, ansietà e dolori e tormenti
son finiti, ora solo il giusto premio
del suo vivere…fuoco o cielo.

Raffaele Feola Balsamo.



Ricordi.

Ricordi.

Non essere ingiusta,
la mia vaghezza è umiliante,
e quando il mio passeggio
sfiora il mare,
il brusio incessante delle onde
rimembra eventi e momenti
felici, e ricordo il sollievo
dei tuoi abbracci che sostenevano
ciò che parea un silenzio
eterno e irrevocabile.

Quando è tenera la mia tarda età
libera i silenti ricordi,
a volte tristi
ma spesso dolci e le tue
pompose labbra
sibilavano deliziosi frusci
sulla mia bocca, ed io tacqui
nell’attesa del loro arrivo.

Quanto amore disperso
e poi rimpianto,
addio mia gioventù,
benvenuta mia cara vecchiezza,
contieni con amore le vicende
della mia vita e ricorda ormai
non ho più che
velleitarie speranze.

Raffaele Feola Balsamo



Triste abbraccio.

Triste abbraccio.

Violento e lezioso
il nostro abbraccio,
con il tuo ultimo sospiro
tu hai tradito
il mio cuore,
i nostri sogni.
Quel mare silenzioso
e complice assisteva
indifferente al tormento
di un’estasi
ormai ferita
e l’ultima lacrima
la conservai per me,
come l’ultima pallottola
dopo una cruenta disfatta,
per porre fine ad una
dolorosa solitudine.

Raffaele Feola Balsamo



Galoppo

Ad ogni

piccola emozione

sello il cuore

e galoppo



I miracoli incompresi.

I miracoli incompresi.

Riposo solo nella
vita del giorno,
e di notte dormo nudo
come un dono
sacrificale ad uno
strano Dio che amo tanto,
ma che non chiede
e non impone,
Lui è cosi lontano
ed a volte non capisco.

Vivo la mia vita
e quante stranezze,
stelle che bisticciano,
soli che roteano,
malati che risorgono,
e che strana
luce negli occhi
di quelli che credono
e rasserenano il cuore,
dicendo addio
al lascivo ed al futile.

Raffaele Feola Balsamo.



Strada

Tra mille

e più strade

mi zampilla in mente

il senso

della remota terra

 

Ogni nuvola

inghiotte la precedente

e pare che nell’orizzonte

sperda io

quella del ritorno