PER OGNI MIO RESPIRO – dalla raccolta “AMORE ALLO SPECCHIO”

Avvolgimi ancora e sempre,

coprimi di pietosi ritmi

con i tuoi arpeggi lenti

e spargi sul mio cuore

icastici e sinuosi accordi

dei tuoi canti spumeggianti.

 

Inonda l’aria dei giorni chiari

e rischiara le tarde notti

con il tuo splendore

e per ogni mio respiro

diffondi il fresco profumo

dei rossi petali del tuo fiore.

 

15.02.2014 Ciro Sorrentino



La pianura.

La neve scende e bagna la pianura

nelle rive dell’onorato pensiero,

dorme sognando gli avvenimenti ricorrenti,

il cielo è triste silenzio fra gli uomini.

 

Che amarezza,il vento

trascina con se i rami secchi

come è semplice la vita,

viaggiando ai confini del mondo.

 

Gli anni della mia giovinezza sono trascorsi

ad un tratto….Ma al sorger del sole

torri e castelli precipitarono

e noi seduti restammo inermi.



Da Ravello

Sul belvedere di villa Cimbrone
ove marmorea Cerere sorride
veniva dal blu della costiera
un subacqueo effluvio
e dai nostri visi fluiva
fino ai profili degli uberi pendii,
riaffondava poi tra chiazze glauche
e vitree di lillipuziane marine;
illese ricordanze di solitudini
svanivano sfollate da soffi lievi
fremiti armonici e assonanze
accordi di felicità s’alzavano
invaghivano avvinte mani
esultava la Musa della vita.
Passasti mia brezza breve
per l’arco di cielo che ci univa
vagammo per la fiorita corte
e tra curate cinte di aiuole;
ebbri di baci e di passione
ci stringemmo innamorati.
Serpeggia, nel vuoto ereditato,
tra reduci accenni di bagliori
oggi un migrato sciame
di silenti dolcezze andate:
batte acuto e forte ribatte
il desiderio di abbracciarti
nell’attardarsi del ricordo
accasciato sulle mie rughe.
Quale acqua da pozzo fondo
dopo cigolii di attriti
al cuore spuma di sogni risali:
alla luce irrori labbra invecchiate
rese solchi inariditi
da siccità di anni infecondi.
Bontà e saggezza- non amore!-
ti perdonano per l’abbandono
quando poi patito cessa
la tortura di un rammentare atroce
e bagnate ciglia si baciano
per stanchezza di ricordare.
Quale diverso peso cuore disfatto
nel ricomporsi e disfarsi di memorie
può avere un tutto e un nulla:
quante foglie su foglie son cadute
nel viale deserto delle illusioni!



La fine, ciao amico.

La fine, ciao amico.

 

La fine dell’inizio,

l’inizio di una nuova fine,

quando finirà ciò che

non dovrebbe essere

ma che è,

il nulla,

io non sono più,

ma son saggio non aspetto,

il deleterio rende audaci,

ma avvilisce,

ed è giusto che sia quel che sia,

ora non ho più rimpianti,

solo ricordi e ricordi,

la mente è frugale

ma è felice adesso,

saprà come passare il tempo,

giungerà alla fine come è giusto che sia,

silenziosa e serafica.

 



La Notte

La notte

 

Albeggia, che notte

mistica è stata,

giochi d’ombra

e silenzi pervicaci,

fruscii ed incanti

veloci e fuggenti,

brandelli di sogni rotti,

mi sento irresoluto.

 

Sento spifferi e brezze,

ma non hanno essenza

solo piccoli brividi

di un caldo arrogante,

ma io copro il mio affetto

con la forza del pensiero,

celo l’incertezza del buio

e della luce e della vita

e della morte.

 

Vivere il giusto,

arrogarsi il meritato,

temere il maligno,

amare l’equo,

sfoglio le carte del destino,

nulla solo ombre a colori

con due corpi,

forse son quelle del

credere o non credere

ma seguirò il cuore,

e solo una di esse

accompagnerà

il mio percorso.

 



Dolcezza infinita.

Amava la donna del fiume

dolcezza infinita!

Sulla strada scendeva la pioggia

forte e devastante.

 

La scuola solitaria e triste, la storia

si andava perdendo nel buio.Attorno

la voce stanca di una madre

il lento rumore dell’aratro.

 

Il mistero del vigneto

l’orrendo sapere del parroco

nel giallo dei fiori

si perdono i ragazzi.

 

Il tempo passa

si oscurava l’asfalto

nel giardino di casa

i giorni trascorrevano.