settembre 17, 2014 - Inserito Da carmelo - 0 Commenti
Post Categoria: Poesie D'Amore
Mi mancano i tuoi sguardi
che silenziosi donavano amore ,
mi mancano i tuoi silenzi
che incatenavano il tempo
degli abbracci delle nostre carezze,
mi manchi ….
Mi mancano i tuoi baci
che sulle mie labbra donavano
nuovi mattini di sole ,
mi mancano le tue parole
che sussurravano frasi d’ amore ,
mi manchi…..
Mi mancano le tue labbra
che sanno d’ aurora di miele selvatico , ,
mi mancano le tue sensazioni
che sulla mia pelle davano brividi
mischiati a desideri indescrivibili ,
mi manchi…..
Mi mancano le tue emozioni
che sulle mie mani percorrevano
la strada della tua anima che vibrava
inevitabilmente sul mio cuore ,
mi mancano quei giorni della tua presenza
che dolcemente riempiva attimi intesi
di momenti d’ amore infiniti ….
mi manchi da morire ….
carmelo ferrè…..09//08/2014
settembre 16, 2014 - Inserito Da Feola Raffaele - 1 Commento
Post Categoria: Poesie D'Amore
E’ morto il sogno.
E’ morto il sogno, che dire,
ho nelle mani il tuo volto ma non sorridi,
lacera e avvolgi quel che resta di un affetto,
ora la solitudine angustia e affligge.
Quanto amo il grande silenzio
egli torna a vivere e freme
nell’angosciante sensazione
del sibilante rintoccare di un bacio,
disperso su un volto di giada,
con lacrime simili a perle nere.
Fuggi lontano, sguaina le ali
e non fermarti, non sempre la notte
è aspersa di stelle e qualche volta
le sue luci son fioche e oppresse.
Lontani sogni affliggono
e strappano l’anima, poco per volta,
ed il bianco gabbiano fugge spaventato
nel grande mare e non tornerà più.
Ti amo tanto, ma quante ombre,
quanti dubbi, la nostra argentea esistenza
altri non è che un tenue barlume
di un nulla silenzioso e inappagato.
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settembre 15, 2014 - Inserito Da Feola Raffaele - 0 Commenti
Post Categoria: Poesie D'Amore
Voglio andar via, lasciatemi.
Volli capire, ho scritto, ho visto,
nulla, non succede nulla
solo sabbia nelle mie mani,
stringo il pugno ed ella fugge
disinvolta e odiosa,
ed io son come un nicchio vuoto
il cui frutto si è dissolto,
ed ora appartengo alle ingrate acque.
No, non posso desiderarti amor mio
tu sei nel cielo e ti dimeni fra mille comete
e navighi fra mille bagliori,
ti prego mia adorata dimmi addio,
io annaspo in un oceano imperioso
ed egli mi conduce ovunque voglia.
Sii amabile lasciami e non essere ansiosa,
però canta mia sirena che io possa udirti
e che almeno i nostri sogni si rinvengano,
e ricorda che solo la morte
potrà rendere eterno il nostro abbraccio
e non posso rincontrarti che nel grande Eden.
No cara il mondo non cambierà mai,
quanta triste sconcezza nel dire “ ti amo “
quanto folle e spergiuro fu l’uomo inconscio,
volle ideare e propinare incertezza
a chi dell’amore ebbe fede,
dai amor mio dimmi “ a mai più “
lascia che io sia infelice, solo cosi potrò
scrivere versi immortali affinché
il nostro superbo idillio resista alle
mutevoli intemperie della nostra breve vita.
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settembre 13, 2014 - Inserito Da Feola Raffaele - 0 Commenti
Post Categoria: Poesie D'Amore
Daniza.
Quanti suoni quel silenzioso cuore,
ha attraversato strade impervie,
e quanto copiose son le
lacrime di quel che è padrone
e despota della vita.
Il sangue chiama sangue,
mai avrà fine ciò che l’intelletto
del sadico medita e le sue raffiche
di vili dardi colpisce e uccide,
che fare fratelli se non chinarsi
e recitare il Santo Rosario.
L’inizio dell’eternità è sempre la fine
della vita e il crepuscolo dell’amore
e l’eterno silenzio degli affranti,
e la mesta violenza perpetua
la fredda ferocia di colui
che nudo percorre il sentiero dei folli.
A mamma Daniza.
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settembre 12, 2014 - Inserito Da Feola Raffaele - 0 Commenti
Post Categoria: Poesie D'Amore
Il mio tempo.
Volli il vento ed ebbi sospiri,
-giungi presto mio futuro- dissi,
ed egli arrivò svelto e silenzioso,
mio Dio che lesto il tempo,
mi ha illuso e poi beffato,
ora non so, son malfermo,
ma ciò che è stato è stato.
Ora basta vecchio imperioso cuore,
il tuo tempo è ormai vissuto.
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settembre 12, 2014 - Inserito Da Feola Raffaele - 0 Commenti
Post Categoria: Poesie D'Amore
Non amarmi.
Capelli al vento e un volto assorto,
quanto gioire nell’attesa del miracolo.
Il cielo è strano, le stelle rissano
e poi sornioni razziano i nostri sogni.
Gli occhi oscurati da fatui miraggi
girano su se stessi stridendo
e col delirio di un finto amore
incitano il bislacco peccato,
del credere e non credere.
Che inutile cumulo di parole,
io amo e soffro, Dio voglia che tal
dolore preceda la grande esistenza,
il donare e ricevere altri non è che
l’orgia del riequilibrio, il tempo,
solo lui col suo atavico sapere
ci scosterà dalla via della mestizia.
Come un eroe antico e impavido ,
nelle mani brandisco la grande spada
e con essa percuoto e trafiggo
ciò che non capisco, e dimmi se amarti
non è come vagare nei misteriosi
anfratti di intollerabili vessazioni,
dimmi che fare se non cedere le armi
e affidarmi alla clemenza della sorte,
e tu amor mio sei il più feroce dei giudici.
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