settembre 29, 2014 - Inserito Da Feola Raffaele - 0 Commenti
Post Categoria: Poesie D'Amore
Nero fu il grande sogno.
Che strano il mio sogno questa notte,
la mia ombra gioca e si nasconde
ma io non cerco,
ho uno strazio che mi dilania e opprime,
fa caldo e vedo il desiderio,
arraffo l’aria e fuggo.
Dio mio com’è strano l’amore,
incoerente e incerto,
a volte si rifugia nell’amicizia,
ma non è ospite gradito,
voglio esserci quando
il grande inganno si svelerà,
e festeggerò con odio e amarezza.
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settembre 28, 2014 - Inserito Da Ciro Sorrentino - 1 Commento
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Come la tua cometa
va e viene,
eterna ed ignota,
illuminando
gli universi
con anelli
di fulgida quiete,
così gravito muto
nel sonno
dei tuoi sogni fatali.
Voglio rimanere
nel tuo mondo,
avvolgermi
nei neri flutti,
immergermi
nel silenzio
del tuo vuoto –
immane è la forza
che illumina
ogni arco d’orizzonte.
Nel mio sogno
che fu il tuo,
accoglierò
la muta distanza
del vergine lago:
saremo cigni
che danzano
sotto caste lune –
obliate luci
di misterioso metallo.
28.09.2014 Ciro Sorrentino
settembre 28, 2014 - Inserito Da Piccola Tsunami - 1 Commento
Post Categoria: Poesie D'Amore
Ed io ti seguirò
ovunque mi porterai
sia il cratere di un vulcano,
un salto nel vuoto,
una spiaggia deserta,
la cima di una montagna
o sull’orlo di un dirupo,
io ti seguirò
ovunque vorrai portarmi
tenendoti la mano
nulla mi farà paura
nulla mi sembrerà troppo grande per noi.
Se tu mi sarai accanto,
io salterò nella bocca del cratere,
salterò nel vuoto senza paracadute,
scalerò la montagna più alta
e mi riposerò su quella spiaggia deserta.
Con te accanto
guardando il tramonto e poi l’alba susseguirsi
nel nostro PER SEMPRE.
settembre 28, 2014 - Inserito Da Feola Raffaele - 0 Commenti
Post Categoria: Poesie D'Amore
L’esuberante libertà.
L’incredibile complicità sollecita il piacere, ma le terribili occhiaie nere e profonde irritano le sorprendenti estasi dopo
mirabolanti fervori,
ora gli amanti rompono i mesti silenzi urlando e sbattendo le palpebre come a sancire l’ordito complotto di un vivere libero e cosparso di amori furtivi.
Mi muovo nel mio piccolo universo
osservando con riverente silenzio
il danzare degli alberi
mossi da un incontenibile vento
e da mani misteriose,
e le fioche luci oscillano minacciose
quasi a voler rompere gli indugi
e fuggire da quel posto denso d’amarezza, ed il vecchio barbone acquattato nel suo prezioso cartone
si accartoccia e sorride,
quasi a schernire chi l’osserva dispiaciuto, ma con invidia, poiché
la sua compagna di vita e d’avventura mostra
i suoi capezzoli enormi senza ritegno con la disinvoltura di chi vive nel pieno concetto
della libertà e della emancipata scelta, senza bieche e orripilanti ipocrisie, questa forse è la reale esistenza di chi interpreta e vive la
vita trasportato solo da indulgenze
e voluttuose indipendenze.
Raffaele Feola Balsamo.
settembre 27, 2014 - Inserito Da Feola Raffaele - 1 Commento
Post Categoria: Poesie D'Amore
A che serve, la vita.
Son senza palpiti ed il mio cuore
non ti ama più vita, quante strane solitudini,
quanto poco scalpore per un addio
strappato e avvilito da una morte solitaria,
dai abbandoniamo l’esistenza,
che senso ha il respiro affannoso
dell’uomo inerme costipato in uno sprovveduto
e fragile destino, Dio quanta tristezza.
L’inizio del nuovo giorno con le sue superbe
speranze talvolta umili e poi furiose
deturpano e rallegrano, sia gli altezzosi
che i miseri, ma che farne della morte
se di essa non ne comprendiamo il mistero
e non ne godiamo dell’attesa.
Poveri mortali spogli di desideri,
rabbiosi perchè il debole è debole,
furiosi della poca ricchezza, avidi di benessere,
dai godiamo del finire, esaltiamo la dipartita,
sfiniamo la saccenza e uccidiamo la vita
ella mortifica, e la sua brevità
non concede rivincite e non dona che silenzio.
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settembre 26, 2014 - Inserito Da Feola Raffaele - 0 Commenti
Post Categoria: Poesie D'Amore
Tornerà la primavera e sarà amore.
Che dolore,
ho perso il desiderio
acuto e affilato
di un amore
dimenticato e leso,
e quanti frustanti
desideri
di soffrire e urlare,
sino a sfiorare
quello che di più intimo
è riposto nel mio cuore.
Impudico e scaltro
l’amaro tormento
non ammette la disfatta,
ciò che freme ed esalta
è solo la fine di una
grande alba,
ed i suoi fiori ormai avvezzi
alla imperturbabile fine
curvano i loro gambi,
e le variopinte corolle
si stingono in un lento essiccare,
ma son felici,
poiché son consce
che una nuova antesi verrà.
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