I discorsi.

Lasciamo scivolare i discorsi
dentro la camera 
dolcemente e con coraggio
soli convinti devoti.

Non servono insulti
perchè oggi è tutto diverso
limone e birra
sia sperduto il rottame.

Chi ha proibito l’uscita delle dame
correndo sopra i muri di cemento
sulla musica sul verso
fra le domande dei ragazzi.

L’amore di una fiaba
chi ha foderato il divano rotto
col volere dei vecchi tempi
trasformati o musa.

Tu dirai di si sicuro
che luglio sia piacevole
a me sembra convinta
che sia solo una donna migliore.

Un lago di lacrime
e chi nel tempo senza tregua
sia stato più bravo nella pesca
senza sosta il divertimento.

Tu chiederai di lei in ufficio
che amino i cuori silenziosi
degli studiosi e degli scettici
che l’albero vecchio pianga
nell’immenso spazio
scivola nel disordine
delle città lontane.

Le piacerebbe amarlo veramente
la presenza di Dio aiuta
la potente rabbia del sacerdote
della chiesa misteriosa.

Non so se mi parlerà più
il mistero del castello
ma il giorno è pieno di magia
come l’estate con le amiche.



Il raccolto.

Odo con riverente silenzio
le grida di giovani e vecchi,
dai tumultuosi
e arroganti impeti
che accompagnano il germogliare
del giallo grano,
e poi, poi la raccolta
e quante falci e quanti sorrisi,
dai mio Signore
irridi gli inconsapevoli
e premia coloro che dalle zolle
vuote e aride
hanno dato vita alla vita,
ed agli avvezzi usurpatori
del nulla dai volti imbiancati
da cere trasparenti
e dal cuore lento e irriverente,
dona loro consapevolezza,
e le loro donne e figli che nulla
abbiano a perpetrare il culto
della insoddisfatta e vuota esistenza.

Raffaele Feola Balsamo



Discorso gentile.

Dubbiosa serata
come il passato
nelle vie notturne
nel fiume in piena.

Le porte dei negozi
i cani nel giardino
nella stanza dei fiori
e le donne come regine.

Dentro di voi il regno
e gli stranieri nelle automobili
è stato rapito dai demoni
la serata giocando a carte.

E le pioggie invadono
il sentiero è felice
il canto misterioso
oro negli alberi.

E tutti noi ora
siamo diversi
per il piacere
verso la via centrale.

I custodi riposano
è come ingenua filosofia
nelle notti pensierose
gli uomini lavorano.

Adesso per sempre
con coraggio bontà
va pensando nel buio
un discorso gentile.



Il principe.

Come è lontano il paradiso da noi
vedo il film in piazza nello schermo grande
vestito di gran classe
gentile e sorridente.

I minuti si avvicinano al destino
non rimane confusa
il mio miele è caduto sul pavimento
ho dolori al petto.

Non si discute con la gente della città
le mele sono buone piene della natura
nei giorni che vado a spasso nel viale
il cielo mi insegue a lunghi passi.

Vicino a me il suono di una voce
vera e forte
hanno sete i gatti
seduti sul muro ci perdiamo nel tempo.

Tutta la fiaba della domenica nel cuore
mangio noccioline che mi rovinano i denti
le ha comprate un amico per me
viaggiando nel sogno strano.

La neve sulla strada
arrabbiandosi urlando
fra la foresta e il paese
corre una donna verso casa.

Nella chiesa si ferma un attimo
sono le dieci del mattino
le persone la guardano
il principe la sogna ancora nel suo letto.



Momenti.

Forse il prossimo inverno starò meglio
nel cuore vostro nessun pentimento
non vivo negli alberghi
come i commercianti famosi.

Forse solo i gatti osservano
nel cortile del palazzo
l’arancia fresca sul tavolo
attraversando il sentiero dei fantasmi.

Osserva e medita
fino a notte per tutte le ore impegno
vado a farmi una camminata
bevo latte fresco.

Le case hanno quel colore
verde e giallo
la strada spaccata i tetti pieni di neve
i giorni sono spirituali profondi.

Il paese è senza leggenda popolato
donne portano i vecchi a rilassarsi
a marzo festa nella natura
vivere nel ricordo.

Col suo abito scuro piace
le donne gli parlano lo temono
verso il mese di aprile abbracceremo
i nostri familiari vivere conoscendo.

Col suo dolce scrivere poesie al mattino
quella donna cerca aiuta si ripara
voce musicale amara
il vento è forte pesante.

In questi momenti perde tutto
folla di nomadi di fronte la tua casa
la tua cugina è andata a fare compere
tu sei solo nella tua camera.



Lettere.

lettere d’amore pronte per Letizia
la folle grida
scrivo i miei pensieri sui fogli
sorride una donna.

Sono invecchiato ultimamente
passo tempo inutile vorrei fuggire
da questo luogo
la valigia piena di diamanti e di abiti
le figure degli sportivi nel tavolo.

Sopra il letto scarafaggi
dopo dal mare in montagna
dolore nausea perdono
pronto per l’appuntamento misterioso.

Suona l’allarme suona la musica
la poesia divina amore convincente
la profonda indifferenza della gente
il punto di confine tra bene e male.

Si apre la porta esce una ragazza
sono come voi sono sommerso dal dubbio
manca poco alla fine del film
donne sole sulla strada.

Voci nel buio amare i genitori
non mi piacciono i problemi familiari
cammino da solo
amo divertire non mentire.