Il raccolto.

Odo con riverente silenzio
le grida di giovani e vecchi,
dai tumultuosi
e arroganti impeti
che accompagnano il germogliare
del giallo grano,
e poi, poi la raccolta
e quante falci e quanti sorrisi,
dai mio Signore
irridi gli inconsapevoli
e premia coloro che dalle zolle
vuote e aride
hanno dato vita alla vita,
ed agli avvezzi usurpatori
del nulla dai volti imbiancati
da cere trasparenti
e dal cuore lento e irriverente,
dona loro consapevolezza,
e le loro donne e figli che nulla
abbiano a perpetrare il culto
della insoddisfatta e vuota esistenza.

Raffaele Feola Balsamo

This entry was posted on venerdì, giugno 16th, 2017 at 20:05 and is filed under Poesie D'Amore. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can skip to the end and leave a response. Pinging is currently not allowed.

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