Letteratura Poeti Famosi



Nota.

Mi da’ sempre errore nel pubblicare

prego gli autori se vi sono problemi

di comunicarmelo…nel ringraziare

vi rinnovo gli auguri.

Raffaele Feola.

 

 



Auguri.

Ai poeti e allo staff delle

Perle del Cuore.

Buona Domenica delle Palme
e nell’augurarvi una felice Pasqua
vi rinnovo nello spirito della festa il mio desiderio di cara e affettuosa amicizia e stima.
Anche se silenziosi vi sento sempre vicini. ❤

Raffaele Feola



Che dolore.

Che dolore.

 

Io scrissi pensieri tanti e brutti,
che dolore quando capii
che nessuno voleva leggere
ed io ero cieco e sordo,
ingiusto fra i giusti,
ignorante fra i tanti
e Re degli sciocchi,
che dolore nel sapere.

 

Il mio canto divenne
silenzioso e la mia penna
smise di appagarmi,
lei aveva capito
e non scrisse più
ero fuori credibilità
e non solo…
quante fandonie
narrai e poi…poi credetti
alle mie stesse panzane
che grande beffa e che dolore.

 

Adesso son silenzioso
e non piango più e che il cielo
mi perdoni se non credo più,
forse è vero che le Madonne
son solo Loro che irrorano
di sangue i loro occhi
ma sarà vero ?
Forse si e vorrei credere
nel miracolo, ma quanto amaro
stupore in una fede da tanti
trasgredita e derisa,
e quanto spreco di dolore.

 

Raffaele Feola.



Il giovane e il vecchio.

Il giovane ed il vecchio.

 

Tu mio giovane amico sei e sembri eterno
non affliggere la vecchia anima mia,
 il tuo legnoso corpo par sì
che sia vuoto di core e di sussulti,
non oscillare come canna al vento
e ti trastulli di gioie spesso effimere,
io conosco storie avvincenti e attimi
vissuti di esuberanti sensazioni
ricche di vibranti e timide oscenità,
si ma sempre nel rigore del buon gusto
e dell’ossequio che spetta al puro amore.

 

Dimmi cosa aggiungere ai miei ricordi
vissuti lontano nella notte dei tempi,
si è vero sono ridicolo ma quale strana brama
mi assilla ed a volte mi ossequia
nel rimembrare riflussi di dolcezza
e affetto a me rivolti in tenera gioventù
e con superba traccotanza dispersi
e canzonai senza alcun ritegno,
ed ora che il mio tramonto è giunto ne godo
postumo l’incommensurabile diletto.

 

Raffaele Feola.

 



Come chiamarti?

Come chiamarti ?

 

Quanto pia e devota l’anima tua,
buoni e tremanti i tuoi battiti
sorridi e pensa che il core
non ha cuore, è un muscolo allora
come sostituirlo nell’angosciante
dilemma di rappresentarti nella mia vita.

 

Fa’ niente parlerò ad esso lentamente,
piano piano senza ansia e patemi,
dirò che tu sei e sarai sempre la mia
adorabile coscienza, con i tuoi difetti
e i miei limiti, ma che importa
noi ci vogliamo bene, forse senza saperlo.

 

Raffaele Feola.

 



Se davvero esiste l’amore.

 

Se davvero esiste l’amore.

 

Destino non assillarmi sono inerme
e sconfitto, posso solo rassegnarmi.

 

Prendi ciò che vuoi ma lasciami il sogno
è ciò che tiene in vita il mio cuore
e frena i cattivi pensieri e la tristezza,
tu non sei una cometa poichè quando
giungi non vai più via e attendi sornione
il momento dell’ultimo respiro.

 

Ti prego raccomanda alle stelle di restare
non posso amarle quando son buie e meste,
tempo addietro ebbi sentore di essere solo
ma lo sgorgare di strane lacrime rosse
mi persuasero che furono singhiozzi d’amore,
ora ho solo dubbi e strani orribili incubi.

 

Destino mio non aver fretta lascia
che il fato si compia… lentamente…sai piove
e tante fosche nubi non mi lasciano guardare
l’azzurro del cielo e leggere in esso
che stella sarò lassù, ma sarà davvero
lì il mio sepolcro o andrò dal demoniaco?

 

Quanti dolci sogni mi sollecitano alla vita
e poi mi opprimono allontanando da me
ebbrezze e profumi di rose e di affetti veri,
io amo qualcosa…qualcuno, ma non so perché cosa
mi spinge a non andare, devo attendere,
e forse mai saprò se davvero esiste l’amore.

 

Raffaele Feola.