NELLO SPECCHIO DELLA STORIA

 Un monocorde presente

 accende vaghi ritmi

 nella deserta landa della vita.

 

 Davanti l’oscuro destino

 è sicuro diniego

 incrinatura e frantumante pena.

 

 Fitte e inattese percezioni

 afferrano il futuro

 come impressionante nero.

 

 Si perdono i preziosi ricordi

 quasi fuggitivi tesori

 sulle isterilite spoglie di noi.

 

 L’insopportabile raggiro

 smorza le fiamme

 nell’impenetrabile buio.

 

 Nell’immobile e duro silenzio

 si smarrisce il cuore

 sul vetro scheggiato del vero.

 

 Anonimi spettri s’aggirano

 la cinta speranza

 arretra all’inspiegabile ora.

 

 Sfumano gli armoniosi gesti

 i dolci riscontri

 si perdono nel tetro dirupo.

 

 Il vorticoso precipizio del fato

 irride e strazia

 le violate speranze d’amore.

 

 13.07.2011 CIRO SORRENTINO  



Ti Cerco

Ora mi spoglio

di tutti i miei pensieri,

ora il vento che,

mi accarezza dolcemente, sussurra il

tuo nome.

Ti cerco da ogni parte della mia mente,

ti cerco da ogni parte del mio cuore,

ti cerco inseguendo le ali del desiderio

per darti la mia vita,

per capir che il tuo viver e vissuto è

meglio della gloria etterna vissuta esule.

In questi giorni passati a perir, le pene d’amor,

finalmente la mia brami di vederti è appassita, come le foglie d’autunno

lasciate al gelido inverno perchè,

da quel fatidico giorno, il mio cuore è rimasto tuo per sempre…



“Buio…Luce”

Notte oscura, luce soffusa..

un sospiro, un lamento.

Buio, complice dell’entità immonde,

invade le pareti…

Una luce, un piccolo squarcio penetra, adagio,

spaventato, ma, allo stesso tempo intrepido

come l’ardimentoso Achille piè veloce che

si tuffa nella moltitudine di nemici…

Buio, notte, infinito,

lo sguardo si perde, la mente sogna,

gli occhi si chiudono..

Luce, speranza



Violenta Burrasca

In questo tempo, in questo luogo,

gocce di pioggia scendono,

veloci sulle finestre divelte della stanza.

Osservo, osservo, l’impetuoso serpeggiare di un fulmine che va e viene.

Violenta burrasca,

come un marinaio, nel mare n tempesta,

scorge in gabbiano,

così io in questa volenta burrasca,

scorgo un raggio di sole: speranza.

Tu che come il sole riscaldi il mio cuore,

tu che come la tempesta, invadi il mio cuore

con una pioggia incessate d’amore,

tra il calore del sole e il torpore della pioggia,

mi addormento con gli occhi colmi d’amor



Luce d’Amore

Mentre il mondo cade
là stiamo noi
ultimi sopravvissuti
di un sentimento
chiamato Amore

Là noi siamo abbracciati
due corpi che formano
un’unica ombra
un piccolo globo di luce
risplende tra le nostre mani

Lo proteggiamo
dandogli forza
lo custodiamo
perché esso porterà
la rinascita del mondo

È Amore
che chiede un prezzo
con un ultimo gesto ci spegnamo
e osserviamo dall’anima
il globo farsi più brillante

Fuori di noi ormai liberi
per mano ci teniamo
voliamo in alto
oltre la sfera di fuoco
che tutto distrugge

Ed ecco il miracolo
la piccola luce
rifulgere d’ardore e passione
con essa rinascerà ogni cosa
Amore darà vita e speranza

Con te al mio fianco
godo della suprema luce
che inonda i miei occhi
un tuo bacio risveglia
l’antico sapore del cuore

Lo senti Amore?
Il piccolo globo diventa più grande
si alimenta del nostro sentimento
noi gli diamo forza
noi gli diamo vita

Voliamo in un’altra epoca
quando in un futuro prossimo
ognuno potrà sentire
il battito del proprio cuore
unirsi ad un altro cuore

Io e te
siamo inizio e fine
di tutto ciò che siamo stati
io e te, insieme
brilleremo di quella luce d’Amore
che darà nuova vita e speranza
a ogni cuore infranto



QUEL VECCHIO , TUO PADRE .


Questa mattina di intenso freddo di gennaio
dalla piccola finestra della cucina
vedi all’ angolo del palazzo quel vecchio
tutto solo fermo all’ angolo del palazzo di fronte ,
è da un pò di tempo che lo osservi e
stamattina hai decisa di incontrarlo ,
un vecchio con un bastone per sostegno ,
un vecchio con modi gentili e un sorriso
pieno di mistero ma affascinante .
Ti sei fermata accanto a lui  ,
fa freddo stamattina , tu tremi ,
lui no , forse non sa che siamo a gennaio ,
la gente passa veloce e non vi guarda ,
il mondo corre veloce e non si accorge di voi ,
un vecchio e una bambina che
non ha mai conosciuto una carezza di padre e
non ha mai saputo che fine abbia fatto ,
ecco ora parli con lui e ti senti felice
senza sapere il perchè .
Il vecchio ti sorride mentre ti racconta
una storia vecchia come il mondo e tu
seduta sul gradino del portone gli sorridi
come se lo conoscessi da sempre ,
una voce ti chiama , è tua madre ,
ti volti per rispondere al richiamo e
mentre lo fai vedi sul volto rugoso del vecchio
scendere due coppiose lacrime .
Sono giorni ormai che fai compagnia a quel vecchio ,
ma pensandoci bene non sei più la bambina che
tutto temeva e nessuno voleva per amica ,
ora il mondo ti appartiene e quel vecchio
con le sue fantastiche storie ti ha donato
il sorriso dell’ anima .
Ti sei svegliata tardi stamattina , chiami tua madre
ma non c’ è risposta e allora vai alla piccola finestra
e giu’ all’ angolo del palazzo di fronte vedi tua madre ,
tua madre che conbusola con il vecchio ,
sul viso non splende più il suo sorriso e
nei suoi dolcissimi occhi azzuri vedi tutta
la tristezza di un mondo sconosciuto .
Tua madre rientra e sul suo stanco volto
una piega di dolore nasconde la verità ,
una veritù che può solo farti felice ,
una verità che può anche farti morire ,
o forse farti sentire finalmente una bambina
come le atre che hanno tuti un papà ,
quel vecchio non c’ è più all’ angolo del palazzo ,
lo cerchi sulla strada , niente , guardi meglio giù
sul portone del palazzo non c’ è e allora corri
tra le braccia di tua madre e senza parlare
con le parole interroghi con gli occhi bagnati 
i suoi neri occhi ::: CHI E’ QUEL VECCHIO :::
Non c’ è risposta da lei ,ma nel tuo cuore
sai già la risposta , quel vecchio è tuo padre .
      carmelo  ferrè ……11/07/2011