L’ ESILIO DI UN POETA .
RICORDI ANCORA UN SOGNO
AZZURRI MARI E ANTICHE SPIAGGE ,
MA GLI DEI DELLA TUA AMATA PATRIA
TI CONDANARONO A UN INFAME DESTINO .
UNA SERA AFOSA DI UNA STRANA ESTATE
UN UFFICIALE ENTRO ‘ COL FIERO PASSO
NELLA TUA MISERA CASA DI MATTONI ROSSI ,
SUL TUO ETERO VISO DIVAMPO ‘ UN ROSSO FUOCO ,
LA PAURA RIEMPI ‘ QUEL TUO PICCOLO CUORE
CHE TUTTO A UN TRATTO SMISE DI BATTERE .
GLI DEI DELLA TUA PATRIA TI AVEVANO TRADITO ,
NON AVEVANO CAPITO O FORSE NON VOLEVANO CAPIRE
LE TUE POESIE CHE PARLAVANO DI PACE E AMORE ,
QUELLA SERA LA NAVE PERCORREVA NEL BUIO
LA ROTTA CHE UNIVA IL SOLE ALL ‘ OCCIDENTE DEL MARE .
IN LONTANANZA NEL BUIO DELLA SERA UN GRAN FALO ‘
SI ALZO ‘ SULLA SPIAGGIA , SAPEVI CHE STAVANO BRUCCIANDO
LE TUE POESIE , CHE STAVANO BRUCCIANDO LA LORO VITA ….
IL TUO GRIDO’ DI AGONIA RISUONO ‘ COSI’ FORTE
CHE GLI DEI SI NASCOSERO ‘ NEL BUIO PIU ‘ PROFONDO ,
::: VOI MI CONDANATE ALL ‘ ESILIO E IO MALEDICO VOI
PER L ‘ ETERNITA’ , BRUCCIATE LE MIE POESIE PERCHE ‘
VOI NON POTETE SAPERE CHE DA QUESTO INFAUSTO GIORNO
AVETE PERSO PER SEMPRE LA SALVEZZA DELLA VOSTRA ANIMA ,
MENTRE LA SALVEZZA DELL ‘ ANIMA UNICA E PREZIOSA
DELLA POESIA VIAGGIA CON ME :::
I SECOLI SONO TRASCORSI MA TU RICORDI ANCORA UN SOGNO ,
UN SOGNO ANTICO COME LA POESIA CHE NON E ‘ MAI MORTA ,
LA POESIA CHE RISORGE OGNI VOLTA CHE UN POETA SCRIVE …..
carmelo ferrè…..12/10/2012
NEL RICORDO DI UN AMICO !
NEL RICORDO SINCERO DI UN CARO AMICO , DEDICO CON AMICIZIA E AFFETTO QUESTO MIO
PICCOLO PENSIERO , A TE CARO GIUSEPPE UN CALOROSO CIAO …
…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………….
TE NE SEI ANDATO
COME TANTI ALTRI ,
DIETRO DI TE
HAI CHIUSO LA PORTA
DELLA VITA E
SENZA FARE RUMORE ,
SENZA DIRE – CIAO –
SEI ANDATO VIA ….
TE NE SEI ANDATO VIA
TRA UN SORRISO E
MILLE LACRIME ,
NON HAI DETTO A NESSUNO
DOVE ANDAVI ,
MA QUI ‘ E ‘ RIMASTO FORTE
LA TUA ETERNA PRESENZA
NEI NOSTRI TRISTI CUORI …
TE NE SEI ANDATO
LEGGERO CON LA TUA
ETERNA ANIMA ,
MA TU VIVI ANCORA DI PIU ‘
NEI NOSTRI RICORDI
PIU ‘ BELLI DEI TUOI GIORNI ,
SEI ANDATO VIA E
NON TORNERAI PIU ‘
MA HAI DIMENTICATO
QUAGGIU ‘ I TUOI
CALDI SORRISI E
LA DOLCE BONTA ‘
DEL TUO IMMENSO CUORE ,
HAI DIMENTICATO
LA MERAVIGLIOSA AMICIZIA E
IL TUO CALDO AFFETTO
CHE ORA CI FANNO COMPAGNIA …
TE NE SEI ANDATO ,
PIANO PIANO A GIOCARE
CON GLI ANGELI DEL TUO
ETERNO PARADISO DI VITA ,
CI MANCHI , AMICO SINCERO ,
MANCHI A ME ,
MANCHI A TUA FIGLIA E
CHI ‘ SU QUESTA TERRA
TI HA VOLUTO BENE ,
MANCHI A TUA MOGLIE …..
TE NE SEI ANDATO
LASCIANDO NEI NOSTI CUORI
IL TUO SEMPLICE SORRISO .
carmelo ferrè……20/05/2011
TRISTEZZA DELL’ ANIMA .
LEGGERA E INVISSIBILE SCENDE VELOCEMENTE
SENZA BUSSARE ALLA PORTA DELL ‘ ANIMA ,
LIEVE E SILENZIOSA SI INSINUA NEI MIEI
SPENSIERATI PENSIERI CANCELLANDO I RICORDI .
SI RIFUGGIA NEL MIO CUORE DONANDOMI SENSAZIONI
DI VUOTI NELL ‘ ASSURDITA ‘ DELL ‘ INDIFERENZA ,
SENZA RIMORSI PRENDE E AVVOLGE IL MIO CUORE
NELLA SUA PIU ‘ COMPLETA SOLITUDINE .
COME PIOGGIA FREDDA E LUCENTE SCENDE E BAGNA
I MIEI OCCHI RIGANDO SULLE GOTE LACRIME DI SALE ,
SPEGNE IL SORRISO DALLE LABBRA E CON UN ALITO DI VENTO
DISTRUGGE SPERANZE E SOGNI DI UNA VITA .
LA TRISTEZZA DELL ‘ ANIMA SI RISPECCHIA IN ME E
IN UN PEZZO DI CIELO AZZURRO MARE
VEDO VOLARE LONTANO DA ME L ‘ ANIMA !
carmelo ferrè……16/10/2012
Istanze e motivi poetici in “VESTIGIA D’AMORE” di Ciro Sorrentino
VESTIGIA D’AMORE
Mi spingo fino all’antico sentiero,
dove sorge il solitario albero
della grande ombra.
È sempre lussureggiante e maestoso,
nella sua immobile imponenza,
imperturbabile al tempo.
Nel mite e trasparente orizzonte,
un’improvvisa e strana brezza
agita le foglie verso di me.
Sono le amiche fronde che si agitano,
trasalendo per l’inatteso ritorno
di chi partì senza saluto.
Per troppi lunghi anni
ho girovagato inutilmente,
trascurando il suo quieto riparo.
Eppure attende come prezioso scrigno,
custodendo le carezze e i baci
della mia amata fata.
Ricordi s’affollano dei primi rossori,
le timidezze e le sciocche paure
del fanciullo che ero.
Adesso sosto con gli occhi chiusi
in quel diletto luogo,
e rivivo me stesso.
Mi siedo e racconto del mio tedio,
l’angoscia per aver perduto
la fata giunta quel dì…
Oggi sul tappeto degli scoloriti petali,
vedo impronte lasciate di fresco,
orme di nuove intese.
Anche ora qualcuno sogna
e il desiderio lo porta a te,
albero dei desideri.
Presto arriva un lieve tepore,
e, sfiancato da mille ricordi,
m’addormento piano.
Entro nello spazio segreto del sogno,
e corro in un labirinto di possibilità,
tra ansie che si susseguono…
…Due cuori innamorati si rincorrono,
momenti davvero vissuti,
e dal fato trapassati.
Riecheggiano emozioni recise,
i trasalimenti mai stremati
che accendono il cuore.
Sono fremiti oltre la malinconia,
bagliori del tempo passato
che ambiscono esistere.
E nel tuo volto di fata,
appare gioioso un sorriso
che mi spinge a un nuovo bacio….
03.02.2011 Ciro Sorrentino
“…IL SOLITARIO ALBERO DELLA GRANDE OMBRA”,
che il poeta raggiunge
“ALL’ANTICO SENTIERO”,
richiama un’identificazione malinconica tra l’albero e se stesso, un abbinamento che sottolinea come entrambi sono esseri soli.
Tuttavia l’albero lo è per natura; il poeta, invece, è “solo” a causa della sua inquieta e affannosa ricerca di una consistenza.
Non a caso più avanti dirà:
“PER TROPPI LUNGHI ANNI HO GIROVAGATO INUTILMENTE,
TRASCURANDO IL SUO QUIETO RIPARO.”
La situazione d’angoscia presuppone un dolore che l’albero non percepisce e non può provare, rimanendo lì
“…SEMPRE LUSSUREGGIANTE E MAESTOSO,
NELLA SUA IMMOBILE IMPONENZA,
IMPERTURBABILE AL TEMPO.”
È di una limpidezza unica la descrizione del magico e arcano paesaggio in cui si va delineando la riflessiva digressione poetica sull’albero:
“NEL MITE E TRASPARENTE ORIZZONTE,
UN’IMPROVVISA E STRANA BREZZA
AGITA LE FOGLIE VERSO DI ME.”
E pregne di emozioni sono quelle parole che si concentrano sull’analisi della pensosa solitudine dell’amico albero che riconosce i passi del solitario viandante:
“SONO LE AMICHE FRONDE CHE SI AGITANO,
TRASALENDO PER L’INATTESO RITORNO
DI CHI PARTÌ SENZA SALUTO.”
La seconda parte della poesia è incentrata sulla figura del poeta in un’alternanza di focalizzazioni, dall’albero al poeta:
“EPPURE ATTENDE COME PREZIOSO SCRIGNO,
CUSTODENDO LE CAREZZE E I BACI
DELLA MIA AMATA FATA.”
Dopo aver constatato la propria solitudine:
“…RICORDI S’AFFOLLANO DEI PRIMI ROSSORI,
LE TIMIDEZZE E LE SCIOCCHE PAURE
DEL FANCIULLO CHE ERO.”
Il poeta si aliena e nello specchio della memoria, attraversando indefiniti e remoti istanti, ritrova la sua coscienza:
“ADESSO SOSTO CON GLI OCCHI CHIUSI
IN QUEL DILETTO LUOGO,
E RIVIVO ME STESSO.”
La seconda parte della poesia è uno scivolare nello spazio magico e luminoso della fantasia, tra atmosfere più calme e riposate:
“MI SIEDO E RACCONTO DEL MIO TEDIO,
L’ANGOSCIA PER AVER PERDUTO
LA FATA GIUNTA QUEL DÌ…”
È una dimensione altra che si stempera sui toni dell’amore “vero”, lo stesso che anche altri cuori vanno cercando nel mondo:
“OGGI SUL TAPPETO DEGLI SCOLORITI PETALI,
VEDO IMPRONTE LASCIATE DI FRESCO,
ORME DI NUOVE INTESE.”
La tristezza diventa sempre più rarefatta e la natura benevola avvolge il poeta, cullando il suo pensiero, guidandolo ancora una volta alla scoperta di quel magico e irripetibile incanto che solo lo sguardo affettuoso di una magica fata può donargli.
10/10/2012 Dipartimento di Lettere e Filosofia, Prof. ATTILIO BELTRAMI
SONO SOLO …
SONO QUI ‘ SOLO ,
SOLO COME TUTTE LE SERE A PENSARTI ANCORA
E TUTTE LE SERE GRIDO NEL SILENZIO IL TUO NOME ,
I TRAMONTI DEL SOLE MORENTE
RIFLETTONO NEI MIEI OCCHI
IL FANTASMA DELLE TUE SEMBIANZE ,
RIVEDO IL TUO ESILE E GRAZIOSO CORPO DANZANTE
CHE SI MATERALIZZA ACCANTO A ME ,
TI RIVEDO TRA I MIEI ABBRACCI E
QUEL TUO VISO DI DONNA BAMBINA
CHE CON UN DOLCE SORRISO MI DONAVI
QUELLA STRANA VOGLIA DI AMARE LA VITA .
MA , SONO SOLO ,
SOLO COME TUTTE LE SERE ,
MENTRE VORREI STARE ACCANTO A TE ,
MA SONO SOLO ANCHE STASERA E
QUESTO TRAMONTO MI DICE CHE ORMAI
TU SEI DI UN ‘ ALTRO ,
ALTRE BRACCIA TI STRINGONO ,
ALTRE LABBRE BACIANO LE TUE ,
UN ‘ ALTRO CUORE BATTE PER TE …
CHE MALE MI FA PENSARE CHE NON SONO PIU’ IO
A STRINGERTI E BACIARTI .
STASERA VORREI AVERTI QUI’ ,
QUI’ ACCANTO A ME ,
ANCHE PER UN ATTIMO ,
UN SOLO ISTANTE PER SENTIRMI VIVO .
GUARDARTI COME UNA VOLTA
PER PERDERMI DI NUOVO TRA LE MILLE GOCCE
DI UN ETERNITA’ DI ATTIMI CHE RACCHIUDONO
GLI OCCHI TUOI DIPINTI DI BLU ‘ .
TRA LE OMBRE DEL PASSATO E
GIOCHI SFUOCATI D ‘ AMORE
SENTO ANCORA BATTERE IL TUO CUORE ,
MA ORA QUEL BATTITO NON E’ PIU’ PER ME
E LA SOLITUDINE CHE E ‘ IN ME
MI RIPORTA ALLA CRUDA VERITA’ ….. SONO SOLO .
SOLO CON LE MIE ANSIE ,
CON LE MIE INUTILE ATTESE DI UN TUO RITORNO ,
SOLO CON LE MIE LACRIME E
CON I MIEI DOLOROSI RIMORSI
CHE STRINGONO IN UNA MORSA DI FERRO
QUESTO STRAZIATO CUORE CHE PACE PIU’ NON HA .
SONO SOLO ,
SONO QUI ‘ TRISTAMENTE SOLO ANCHE STASERA ,
MA STASERA E’ DIVERSA DA TUTTE LE ALTRE SERE ,
ANCHE IL TRAMONTO HA COLORI DIVERSI
E ANCH ‘ IO MI SENTO STRANAMENTO DIVERSO ,
SENTO IN ME QUALCOSA CHE MI RUDE L ‘ ANIMA ,
TUTTO IN UNA FRAZIONE DI SECONDI
DALLA MIA BOCCA ESCE IRROMPENTE IL SILENZIO
UN GRIDO D ‘ AGONIA E UNA PICCOLA E SEMPLICE FRASE
ROMPE LA QUIETA DELLA SERA …… AMORE . TI AMO .
MA ANCHE STASERA SONO SOLO ,
SOLO NEL TUO RICORDO …..
carmelo ferrè….11/09/2012