IN VIGILE ESTASI

Se potessi volare

sarei con te

nei vibranti riverberi

quando le rondini

affollano l’aria

nel fuoco del tramonto.

 

Nella nitida quiete

ti donerei

fiori di collina

e mi raccoglierei

per sognarti

nel fresco della notte.

 

Sul soffice giaciglio

dell’aureo fieno

mi lascerei cadere

e resterei immobile

nella limpida scia

d’un tuo dolce respiro.

 

Così indugerei

in vigile estasi

per sentire

nell’istante eterno

la tua mano

sulla mia anima inquieta.

 

17.10.2012 Cinzia de Rosis



L’ ESILIO DI UN POETA .

RICORDI  ANCORA  UN  SOGNO
AZZURRI  MARI  E  ANTICHE  SPIAGGE ,
MA  GLI  DEI  DELLA  TUA  AMATA  PATRIA
TI  CONDANARONO  A  UN  INFAME  DESTINO  .
UNA  SERA  AFOSA  DI  UNA  STRANA  ESTATE
UN  UFFICIALE  ENTRO ‘  COL  FIERO  PASSO
NELLA  TUA  MISERA  CASA  DI  MATTONI  ROSSI ,
SUL  TUO  ETERO  VISO  DIVAMPO ‘  UN  ROSSO  FUOCO ,
LA  PAURA  RIEMPI ‘  QUEL  TUO  PICCOLO  CUORE
CHE  TUTTO  A  UN  TRATTO  SMISE  DI  BATTERE  .
GLI  DEI  DELLA  TUA  PATRIA  TI  AVEVANO  TRADITO ,
NON  AVEVANO  CAPITO  O  FORSE  NON   VOLEVANO  CAPIRE
LE  TUE  POESIE  CHE  PARLAVANO  DI  PACE  E  AMORE  ,
QUELLA  SERA  LA  NAVE  PERCORREVA  NEL  BUIO 
LA  ROTTA  CHE  UNIVA  IL  SOLE  ALL ‘  OCCIDENTE  DEL  MARE .
IN  LONTANANZA  NEL  BUIO  DELLA  SERA  UN GRAN  FALO ‘
SI  ALZO ‘  SULLA  SPIAGGIA  ,  SAPEVI  CHE  STAVANO  BRUCCIANDO
LE  TUE  POESIE  ,  CHE  STAVANO  BRUCCIANDO  LA  LORO  VITA ….
IL  TUO  GRIDO’  DI  AGONIA  RISUONO ‘  COSI’  FORTE
CHE  GLI  DEI  SI  NASCOSERO ‘  NEL  BUIO  PIU ‘  PROFONDO  ,
::: VOI  MI  CONDANATE  ALL ‘ ESILIO  E  IO  MALEDICO  VOI 
PER  L ‘  ETERNITA’ ,  BRUCCIATE  LE  MIE  POESIE  PERCHE ‘
VOI  NON  POTETE  SAPERE  CHE  DA  QUESTO  INFAUSTO  GIORNO
AVETE  PERSO  PER  SEMPRE  LA  SALVEZZA  DELLA  VOSTRA   ANIMA ,
MENTRE  LA  SALVEZZA  DELL ‘ ANIMA  UNICA  E  PREZIOSA  
DELLA  POESIA  VIAGGIA  CON  ME  :::
I  SECOLI  SONO  TRASCORSI  MA  TU  RICORDI  ANCORA  UN  SOGNO ,
UN  SOGNO  ANTICO  COME  LA  POESIA  CHE  NON  E ‘ MAI  MORTA ,
LA  POESIA  CHE  RISORGE  OGNI  VOLTA  CHE  UN  POETA  SCRIVE …..
  carmelo  ferrè…..12/10/2012



NEL RICORDO DI UN AMICO !

NEL RICORDO SINCERO DI UN CARO AMICO , DEDICO CON AMICIZIA E AFFETTO QUESTO MIO
PICCOLO PENSIERO , A TE CARO GIUSEPPE UN CALOROSO CIAO …
…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………….
TE  NE  SEI  ANDATO 
COME  TANTI  ALTRI  ,
DIETRO DI TE
HAI  CHIUSO  LA  PORTA
DELLA  VITA  E
SENZA  FARE  RUMORE ,
SENZA  DIRE  –  CIAO –
SEI  ANDATO  VIA ….
TE  NE  SEI  ANDATO  VIA
TRA  UN  SORRISO  E
MILLE  LACRIME ,
NON  HAI  DETTO  A  NESSUNO 
DOVE  ANDAVI ,
MA  QUI ‘  E ‘  RIMASTO  FORTE
LA  TUA  ETERNA  PRESENZA
NEI  NOSTRI  TRISTI  CUORI …
TE  NE  SEI  ANDATO
LEGGERO  CON  LA  TUA
ETERNA  ANIMA ,
MA  TU  VIVI ANCORA  DI  PIU ‘
NEI  NOSTRI  RICORDI
PIU ‘  BELLI  DEI  TUOI  GIORNI ,
SEI  ANDATO  VIA  E
NON  TORNERAI  PIU ‘
MA  HAI  DIMENTICATO
QUAGGIU ‘  I  TUOI 
CALDI  SORRISI  E 
LA  DOLCE  BONTA ‘
 DEL   TUO  IMMENSO  CUORE ,
HAI  DIMENTICATO
LA  MERAVIGLIOSA  AMICIZIA  E
IL  TUO  CALDO  AFFETTO
CHE  ORA  CI  FANNO  COMPAGNIA …
TE  NE  SEI  ANDATO ,
PIANO  PIANO  A  GIOCARE
CON  GLI  ANGELI  DEL  TUO
ETERNO  PARADISO  DI  VITA ,
CI  MANCHI ,  AMICO  SINCERO ,
MANCHI  A  ME ,
MANCHI  A  TUA  FIGLIA  E 
CHI ‘  SU  QUESTA  TERRA
TI  HA  VOLUTO  BENE ,
MANCHI  A  TUA  MOGLIE …..
TE  NE  SEI  ANDATO
LASCIANDO  NEI  NOSTI  CUORI
IL  TUO  SEMPLICE  SORRISO  .
 carmelo  ferrè……20/05/2011



TRISTEZZA DELL’ ANIMA .

LEGGERA  E  INVISSIBILE  SCENDE  VELOCEMENTE
SENZA  BUSSARE  ALLA  PORTA  DELL ‘  ANIMA ,
LIEVE  E SILENZIOSA  SI INSINUA  NEI  MIEI 
SPENSIERATI  PENSIERI  CANCELLANDO  I  RICORDI .
SI  RIFUGGIA  NEL  MIO  CUORE  DONANDOMI  SENSAZIONI
DI  VUOTI  NELL ‘ ASSURDITA ‘  DELL ‘
  INDIFERENZA ,
SENZA  RIMORSI  PRENDE  E  AVVOLGE  IL  MIO  CUORE   
NELLA  SUA   PIU ‘  COMPLETA  SOLITUDINE .
COME  PIOGGIA  FREDDA  E  LUCENTE  SCENDE  E  BAGNA
I  MIEI  OCCHI  RIGANDO  SULLE  GOTE  LACRIME  DI  SALE ,
SPEGNE  IL  SORRISO  DALLE  LABBRA  E CON  UN  ALITO  DI  VENTO
DISTRUGGE  SPERANZE  E  SOGNI  DI  UNA  VITA .
LA  TRISTEZZA  DELL ‘ ANIMA  SI  RISPECCHIA  IN  ME  E 
IN  UN  PEZZO  DI  CIELO AZZURRO  MARE 
VEDO  VOLARE  LONTANO  DA  ME  L ‘ ANIMA  !
carmelo  ferrè……16/10/2012     
    
      



Istanze e motivi poetici in “VESTIGIA D’AMORE” di Ciro Sorrentino

VESTIGIA D’AMORE

 

Mi spingo fino all’antico sentiero,

 dove sorge il solitario albero

della grande ombra.

 

 È sempre lussureggiante e maestoso,

nella sua immobile imponenza,

 imperturbabile al tempo.

 

Nel mite e trasparente  orizzonte,

un’improvvisa e strana brezza

agita le foglie verso di me.

 

Sono le amiche fronde che si agitano,

trasalendo per l’inatteso ritorno

di chi partì senza saluto.

 

Per troppi lunghi anni

 ho girovagato inutilmente,

trascurando il suo quieto riparo.

 

Eppure attende come prezioso scrigno,

custodendo le carezze e i baci

  della mia amata fata.

 

Ricordi s’affollano dei primi rossori,

le timidezze e le sciocche paure

 del fanciullo che ero.

 

Adesso sosto con gli occhi chiusi

 in quel diletto luogo,

e rivivo me stesso.

 

Mi siedo e racconto del mio tedio,

 l’angoscia per aver perduto

 la fata giunta quel dì…

 

Oggi sul tappeto degli scoloriti petali,

 vedo impronte lasciate di fresco,

orme di nuove intese.

 

Anche ora qualcuno sogna

 e il desiderio lo porta a te,

 albero dei desideri.

 

Presto arriva un lieve tepore,

e, sfiancato da mille ricordi,

m’addormento piano.

 

 Entro nello spazio segreto del sogno,

e corro in un labirinto di possibilità,

tra ansie che si susseguono…

 

…Due cuori innamorati si rincorrono,

momenti davvero vissuti,

e dal fato trapassati.

 

Riecheggiano emozioni recise,

 i trasalimenti mai stremati

che accendono il cuore.

 

Sono fremiti oltre la malinconia,

bagliori del tempo passato

 che ambiscono esistere.

 

E nel tuo volto di fata,

 appare gioioso un sorriso 

che mi spinge a un nuovo bacio….

 

03.02.2011 Ciro Sorrentino 

 

“…IL SOLITARIO ALBERO DELLA GRANDE OMBRA”,

 

che il poeta raggiunge

 

ALL’ANTICO SENTIERO”,

 

richiama un’identificazione malinconica tra l’albero e se stesso, un abbinamento che sottolinea come entrambi sono esseri soli.

 

Tuttavia l’albero lo è per natura; il poeta, invece, è “solo” a causa della sua inquieta e affannosa ricerca di una consistenza.

 

Non a caso più avanti dirà:

 

PER TROPPI LUNGHI ANNI HO GIROVAGATO INUTILMENTE,

TRASCURANDO IL SUO QUIETO RIPARO.”

 

La situazione d’angoscia presuppone un dolore che l’albero non percepisce e non può provare, rimanendo lì

 

“…SEMPRE LUSSUREGGIANTE E MAESTOSO,

NELLA SUA IMMOBILE IMPONENZA,

IMPERTURBABILE AL TEMPO.”


È di una limpidezza unica la descrizione del magico e arcano paesaggio in cui si va delineando la riflessiva digressione poetica sull’albero:

 

NEL MITE E TRASPARENTE  ORIZZONTE,

UN’IMPROVVISA E STRANA BREZZA

AGITA LE FOGLIE VERSO DI ME.”

 

E pregne di emozioni sono quelle parole che si concentrano sull’analisi della pensosa solitudine dell’amico albero che riconosce i passi del solitario viandante:

 

SONO LE AMICHE FRONDE CHE SI AGITANO,

TRASALENDO PER L’INATTESO RITORNO

DI CHI PARTÌ SENZA SALUTO.”


La seconda parte della poesia è incentrata sulla figura del poeta in un’alternanza di focalizzazioni, dall’albero al poeta:

 

EPPURE ATTENDE COME PREZIOSO SCRIGNO,

CUSTODENDO LE CAREZZE E I BACI

DELLA MIA AMATA FATA.”

 

Dopo aver constatato la propria solitudine:

 

“…RICORDI S’AFFOLLANO DEI PRIMI ROSSORI,

LE TIMIDEZZE E LE SCIOCCHE PAURE

DEL FANCIULLO CHE ERO.”

 

Il poeta si aliena e nello specchio della memoria, attraversando indefiniti e remoti istanti, ritrova la sua coscienza:

 

“ADESSO SOSTO CON GLI OCCHI CHIUSI

IN QUEL DILETTO LUOGO,

E RIVIVO ME STESSO.”


La seconda parte della poesia è uno scivolare nello spazio magico e luminoso della fantasia, tra atmosfere più calme e riposate:

 

MI SIEDO E RACCONTO DEL MIO TEDIO,

L’ANGOSCIA PER AVER PERDUTO

LA FATA GIUNTA QUEL DÌ…”

 

È una dimensione altra che si stempera sui toni dell’amore “vero”, lo stesso che anche altri cuori vanno cercando nel mondo:

 

“OGGI SUL TAPPETO DEGLI SCOLORITI PETALI,

VEDO IMPRONTE LASCIATE DI FRESCO,

ORME DI NUOVE INTESE.”

 

La tristezza diventa sempre più rarefatta e la natura benevola avvolge il poeta, cullando il suo pensiero, guidandolo ancora una volta alla scoperta di quel magico e irripetibile incanto che solo lo sguardo affettuoso di una magica fata può donargli.

 

10/10/2012 Dipartimento di Lettere e Filosofia, Prof. ATTILIO BELTRAMI



SONO SOLO …

SONO  QUI ‘  SOLO  ,
SOLO  COME  TUTTE  LE  SERE  A  PENSARTI  ANCORA
E  TUTTE  LE  SERE  GRIDO  NEL  SILENZIO  IL  TUO  NOME ,
I  TRAMONTI  DEL  SOLE  MORENTE
RIFLETTONO  NEI  MIEI  OCCHI
IL  FANTASMA  DELLE  TUE  SEMBIANZE ,
RIVEDO  IL  TUO  ESILE  E  GRAZIOSO  CORPO  DANZANTE
CHE  SI  MATERALIZZA  ACCANTO  A  ME  ,
TI  RIVEDO  TRA  I  MIEI  ABBRACCI E
QUEL  TUO  VISO  DI  DONNA   BAMBINA
CHE  CON  UN  DOLCE  SORRISO  MI  DONAVI
QUELLA  STRANA  VOGLIA  DI  AMARE  LA  VITA .
MA  ,  SONO  SOLO ,
SOLO  COME  TUTTE  LE  SERE  ,
MENTRE  VORREI  STARE  ACCANTO  A  TE ,
MA  SONO  SOLO  ANCHE  STASERA  E
QUESTO  TRAMONTO  MI  DICE  CHE  ORMAI 
TU  SEI  DI  UN ‘  ALTRO ,
ALTRE  BRACCIA  TI  STRINGONO  ,
ALTRE  LABBRE  BACIANO  LE  TUE ,
UN ‘  ALTRO  CUORE  BATTE  PER  TE …
CHE  MALE  MI FA  PENSARE  CHE  NON  SONO  PIU’  IO
A  STRINGERTI  E  BACIARTI . 
STASERA  VORREI  AVERTI  QUI’ ,
QUI’  ACCANTO  A  ME ,
ANCHE  PER  UN  ATTIMO ,
UN  SOLO  ISTANTE  PER  SENTIRMI  VIVO .
GUARDARTI  COME  UNA  VOLTA
PER  PERDERMI  DI  NUOVO  TRA  LE  MILLE  GOCCE
DI  UN  ETERNITA’  DI  ATTIMI  CHE  RACCHIUDONO
GLI  OCCHI  TUOI  DIPINTI  DI  BLU ‘ .
TRA  LE  OMBRE  DEL  PASSATO   E
GIOCHI  SFUOCATI  D ‘  AMORE
SENTO  ANCORA  BATTERE  IL  TUO  CUORE  ,
MA  ORA  QUEL  BATTITO  NON  E’  PIU’  PER  ME
E  LA  SOLITUDINE  CHE  E ‘  IN  ME 
MI  RIPORTA  ALLA  CRUDA  VERITA’  ….. SONO  SOLO .
SOLO  CON  LE  MIE  ANSIE ,
CON  LE  MIE  INUTILE  ATTESE  DI  UN  TUO  RITORNO ,
SOLO  CON  LE  MIE  LACRIME  E
CON  I  MIEI  DOLOROSI  RIMORSI
CHE  STRINGONO  IN  UNA  MORSA  DI  FERRO
QUESTO  STRAZIATO  CUORE  CHE  PACE  PIU’  NON  HA .
SONO  SOLO  ,
SONO  QUI ‘  TRISTAMENTE  SOLO  ANCHE  STASERA ,
MA  STASERA  E’  DIVERSA  DA  TUTTE  LE  ALTRE  SERE  ,
ANCHE  IL  TRAMONTO  HA  COLORI  DIVERSI 
E  ANCH ‘  IO  MI  SENTO  STRANAMENTO  DIVERSO  ,
SENTO  IN  ME  QUALCOSA  CHE  MI  RUDE  L ‘  ANIMA  ,
TUTTO  IN  UNA  FRAZIONE  DI  SECONDI 
DALLA  MIA  BOCCA  ESCE  IRROMPENTE  IL  SILENZIO
UN  GRIDO  D ‘  AGONIA  E  UNA  PICCOLA  E  SEMPLICE  FRASE
ROMPE  LA  QUIETA  DELLA  SERA  …… AMORE . TI  AMO .
MA  ANCHE  STASERA  SONO  SOLO  ,
SOLO  NEL  TUO  RICORDO …..

carmelo  ferrè….11/09/2012