L’eco del mio mar

Il mio mar son i tuoi azzurri occhi

dentro di lor mi perdo nel sognare

qui si rifletton i tuoi biondi capelli

dolce distesa d’acque tremolanti

a tal licor affido parol mie d’amor

che qual conchiglia il cuor tuo raccoglie

dolce è il sentir poi quest’eco di lontano

anch’io anch’io lo sai lo sai che t’amo

e da questo eco s’apron desideri ardenti.



UNA STELLA CHIAMATA MELISSA …

CI  SI  VEDEVA  COME  SEMPRE ,
OGNI  MATTINA  DAVANTI  ALLA  SCUOLA  ,
SORRIDENTE  E FELICE  PARLAVI  E  SCHERZAVI 
CON  I  TUOI  AMICI  DI  CLASSE ,
SPENSIERATA  NELLA  TUA  ACERBA  ETA
DEI  TUOI  SEDICIANNI  RACCOGLIEVI
TUTTO  CIO’  CHE  LA  VITA  TI  DONAVA E
CON  LA  SEMPLICITA’  DI  RAGAZZINA 
PENSAVI  SOLO  A  VIVERE  LA  TUA  GIOVENTU’.
ERI  BELLA  NEI  TUOI  SPLENDINTI  SORRISI ,
AFFABILE  E  SEMPLICE  CON  TUTTI I  TUOI AMICI ,
RIDEVI  E  SCHERZAVI  MENTRE  ASPETTAVI 
DI  ENTRARE  NELLA  SCUOLA  .
MA  QUELLA  MALEDETTA  MATTINA ,
NON  UNA  MATTINA   COME  TUTTE  LE  ALTRE  ,
LI’  DAVANTI  ALLA  SCUOLA  COME  SEMPRE
RIDEVI  E  SCHERZAVI  SENZA  PENSIERI
E  TUTTO  A  UN  TRATTO  UN  TREMENDO  BOATO
SPEZZO’  PER  SEMPRE  DAL  TUO  VISO 
QUEL  DOLCE  E MERAVIGLIOSO  SORRISO  ,
E  A  SOLO  SEDICIANNI  SEI  VOLATA
COME  PER  INCANTO  TRA  GLI  ANGELI  DEL  PARADISO .
INFAUSTO  E  DIABOLICO  IL  GESTO  DI  UN  FOLLE  DEMENTE
HA  VOLUTO  SPEZZARE   IN  UN  ATTIMO
LA  TUA  GIOVINE  VITA ,
LI’  DISTESA  SUL  SELCIATO  MACCHIATO 
DEL  TUO  SANGUE  INNOCENTE
GIAGI INERME  CON  GLI  OCCHI  AL  CIELO .
STRAZIANTI  URLA  RISUONANO 
IN  UN  ASSURDO  SILENZIO  DI  MORTE  ,
PAURA  E  TERRORE  RICAMANO  VOLTI E  VISI  
 DI  GENTE  CHE  PASSAVANO  VICINO   ALLA  SCUOLA  E
TU  LI’  DISTESA  SULLA  STRADA  SENZA  VITA  
MA  HAI  ANCORA  SUL  VISO  IL  SORRISO  DELLA  GIOVENTU’,
NON  CI  SONNO  PAROLE  PER  ESPRIMERE   IL  DOLORE
CHE  SI  PROVA   QUANDO  VIENE  TOLTA  LA  VITA
A  UNA  RAGAZZINA  COME  ERI  TU ,
NON  CI  SONO  AZIONI  O  SCUSE  PER  LA  TUA  MORTE ,
NON  C ‘  E’   PERDONO   PER  CHI’  HA  DISTRUTTO 
TUTTI  I  SOGNI  DI  UNA  RAGAZZINA  COME  TE .
DOLORI ,  RICORDI  E  POI…
TANTA  RABBIA  CHE  RIEMPIE  IL  CUORE E
CHE  NON  SI  PLACA  NEMMENO  QUANDO  
SI  RICORDA  QUEL  TUO  DOLCISSIMO  SORRISO ,
ERA  UN  GIORNO  QUALUNQUE  ,
UNO  COME  TUTTI  GLI  ALTRI  E
CHE  UN  DEMENTE  DI  TESTA  HA  VOLUTO
CHE  FOSSE  UN GIORNO  DI  MORTE ,
LA  TUA  MORTE  INNOCENTE
PER  UNA  VENDETTA  PERSONALE  ,
I  RICORDI  RESTANO  NELL’  ANIMA  FERITA ,
RESTANO  PER  L’  ETERNITA’  PER  CHI’  
TI  HA  VOLUTO  BENE  E  TI  VUOLE  ANCORA  BENE ,
L’  IMMAGINE  DELLA  TUA  PRESENZA 
RESTERA’  PER  SEMPRE  NEI  CUORI  DI  CHI’
CONOSCEVA  LA  TUA  VOGLIA  DI  VIVERE ,
PER  I  TUOI  AMICI  DI  SCUOLA  ORA  TU  SEI
UNA  PICCOLA  MA  LUCENTE  STELLA
CHE  DA  LASSU’  RISPLENDE  IN  UN  SORRISO  D’  AMORE ….

       carmelo  ferrè  …..23/05/2012



LE LACRIME SALGONO AI MIEI OCCHI.

IL  CUORE  DELLE  DONNE  TRADITE
SANGUINANO  DI  SOFFERENZE
TRA  ABUSI  SESSUALI  SI  PIEGANO
ALL’  ESTREMO  SACRIFICIO  DI  CARNE ,
LE  LACRIME  SALGONO  AI  MIEI  OCCHI
E  LA  CRUDA  ORRENDA  VERITA’  RIEMPIE
LE  PAGINE  DI  QUESTA  MARCIA  SOCIETA’ …

I  SORRISI  SPENTI  DELLE  DONNE   FATTE  SCHIAVE
PER  LA  LORO  BELLEZZA  NON  BRILLANO  PIU’
DI  IMMENSA  GIOIA  E  AMORE ,
SOTTOMESSE  PER  USO  SESSUALI
VENGONO  FATTE  PROSTITUIRE  ALL’  ALTARE
DEL  DIO  DENARO , 
LE  LACRIME  SALGONO  AI  MIEI  OCCHI
PER  I  MUTI  E  ANCORATI  SGUARDI  D’  INFELICITA’
CHE  RIEMPIONO  LE  MILLE  ASSURDITA’  DI  QUESTO  MONDO …

RAGAZZE  INDIFESE  PREDE  DA  BRANCHI  DI  LUPI
AFFAMATI  DI  CARNE  VERGINE  ,
VENGONO  VIOLENTATE  E  A  VOLTE  UCCISE
PER  LA  LORO  MALVAGIA  BRAMOSIA  DI  SESSO  ,
SPERANZE  EVANESCENTI  DISTRUTTE  NELL’  ATTO 
DEL  SOPRUSO  PER  IL  PIACERE  DEL  CARNEFICE  ,
LE  LACRIME  SALGONO  AI  MIEI  OCCHI
SANGUE  INNOCENTE  BAGNANO  LE  STRADE  DELL’  INGIUSTIZIA  ,
NESSUNO  SI  RIBELLE  , OGNUNO  VOLGE  LO  SGUARDO
VERSO   IL  BUIO  MENTRE  IL  CARNEFICE  SUPREMO
CANCELLA  DAI  CUORI  L’  ETERNA  SPERANZA  DI  VITA  ,

GIRA  LA  RUOTA  DEL  DESTINO  ,
GIRA  E  RIGIRA  SU’  SE’  STESSA  SENZA  PIU’  TROVARE 
LA  GIUSTA  DIREZIONE  PER  LA  FELICITA’ , 
LACRIME  E  SOFFERENZE  RESTANO  SULLE  CARNE  VIOLENTATE
MENTRE  IL  CUORE  SI  FERMA  PER  SEMPRE  SU’  DORATI  SOGNI  PERSI ,
LE  LACRIME  SCENDONO  DAI  MIEI  OCCHI
MENTRE  LA  PIETA’   LENTAMENTE  CONSUMA 
QUESTO  MIO  FLEBILE  CUORE  MORENTE ….
      carmelo  ferrè……14/ 07/2012  



NITIDO OBLIO

Gli ultimi brandelli

della nostra vita

impallidiscono

nel confuso

disordine.

 

Siamo al capolinea

accasciati e sfiniti

nel muto silenzio

grigio specchio

d’amore finito.

 

Esplode il rimpianto

ma il mio cuore

ormai afono

è amante

del Nulla.

 

Si è chiuso il sipario

e mentre smanio

evado ridendo

verso l’ignoto

il nitido oblio.

 

28.09.2012 CIRO SORRENTINO



IL tragitto.

Con un sorriso
sulle labbra
ti saluto,
donna della mia vita
sei stata.
 
Pensatore di storie
mai vissute,
proseguo per il tragitto.
Tra cinquanta anni 
mi raggiungerai
amore eterno.
 
Strada del verde
amante di donne
stupende,
proseguo per il tragitto.
 
Arriverà l’anno
che benedirà i miei passi.


FRONDOSA E VERDEGGIANTE TERRA

Dalla solitaria selva

degli arsi pensieri

sorgono spume,

schegge di vivida luce.

 

Presto fluide lucciole

si agitano veloci,

tra i neri cespugli

della sinuosa tristezza.

 

Avvolti nelle deserte zolle

vibrano i ceppi,

presagi e sussulti

di policromatiche fiamme.

 

Così vivo il mio sogno,

l’onda che corre

alla terra addormentata

sui resti d’un salice caduto.

 

Ridono e saltano i flutti

nell’acceso lago,

e mentre mi avvicino

si scioglie il freddo orizzonte.

 

Risorgono brillando

le piccole cime,

e sulla brulla terra

fremono nuovi fili d’erba.

 

Ah, mia dolce Fata,

avvolgi gli spettri

nell’innocenza

d’altra scintillante luce.

 

Fondi la mia anima

nei tuoi steli,

cresciuti al riparo

dell’arroventato vento.

 

Mi slancio con ardore

e sempre Ti cerco,

sul colle che si erge

nelle azzurre scie del cielo.

 

Sono questa folle idea,

radice che si gonfia

tra bianchi veli

mai smossi dal vento.

 

Così vivo il mio sogno,

e sulla tua terra

sorrido al sussulto

del mio e del tuo sangue.

 

26.09.2012 Ciro Sorrentino