maggio 22, 2015 - Inserito Da Feola Raffaele - 0 Commenti
Post Categoria: Poesie D'Amore
Altezzosa noncuranza.
Debbo mostrare la verità di tal pensiero
ed il concetto tuo di non amare,
ma non desisto cuor mio,
non mostrare comprensione
per ciò che non ebbi,
ma solo per ciò che potrò,
non fuggire mia regina
so che il tuo scettro arde
di un freddo metallo
senza rubini o smeraldi,
ed il tuo trono è di fredda roccia
e nessun vello di rara seta lo ricopre,
simile a quello del misero vagabondo
in cerca di ciò che soddisfi la sua fame.
Mi prostro innanzi a te mia Dea,
con gli occhi chiusi e senza speranze
ed i tuoi sguardi tersi ma lontani paiono
non assecondare ciò che incanta e logora
i vaghi sentori del mio amore impossibile,
ma è pur sempre affetto
che vuoi che sia un sortilegio
innanzi ad una frenesia
ricoperta di folli brividi e inutili sospiri,
tu mostra ciò che sai,
il nulla dopo il niente, eppur io ti amai.
E di tanto in tanto il lacero cuore,
fra bizze e mugugni spinge furioso
ciò che resta di un inutile frustante idillio,
perso nella notte dei tempi fra mille e più
stelle senza luce e con meste fiacchezze,
non ho più desideri, le stelle cadenti son finite.
Raffaele Feola
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maggio 19, 2015 - Inserito Da Feola Raffaele - 0 Commenti
Post Categoria: Poesie D'Amore
Il mio canto.
Il mio canto è con voce fioca,
e che dire di quei versi inutili
tutt’altro che sfuggenti,
sprigionati dalle mie labbra
nel chiamarti eterno amore.
Ebbi in tempi lontani,
ma non tanto,
il sentore che il mio fosse
un angosciante soliloquio,
ma quanto piacere mi procura
lo smodato silenzio che accompagna
ogni tua civettuola riflessione.
Cara abbiamo entrambi perduto
la fertile valle dell’ Eden,
non ci appartiene più,
coraggio che vuoi che sia la dignità,
se un amplesso è sapiente,
un bacio è irrefrenabile,
se dolce è il groviglio
del corpo con l’anima,
ama chiunque e trastullati
poiché mai potrò narrarti
la vera storia dei grandi rimpianti.
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maggio 15, 2015 - Inserito Da Feola Raffaele - 2 Commenti
Post Categoria: Poesie D'Amore
L’ Abbaglio.
Ho visto la vita e conosciuto
ciò che parea necessario e astuto,
ho assemblato nelle mani
quel che avevo di te,
ed ho stretto forte forte,
poi come sabbia sfuggevole
solo grandi mani vuote.
Sei forse un’ombra o l’inganno
di un viscido abbraccio
mutevole e teso a capricci
sciocchi e infidi,
dai non sorrido più,
non riesco a farlo,
forse è il tuo volto.
Terribile inganno capitato
da una ingiusta
e insana speranza,
la vita sciagurata
ci propone assilli mistificanti,
ma ricorda che mai si erige sul dolore,
e che grande felicità
quando una lacrima sgorga
spinta dal vorace desiderio d’affetto.
Non temere vita mia io
taccio e non ferisco
tu non vuoi, ma quanto dolore inutile
nelle mani di una fattucchiera insulsa
che molti chiamano anima mia,
e dove si nasconde silenziosa
la mia antica voglia di noncuranza.
cosi ebbe l’inizio della fine.
Raffaele Feola
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maggio 13, 2015 - Inserito Da Feola Raffaele - 3 Commenti
Post Categoria: Poesie D'Amore
La mia nera attesa.
Quanta onestà nei nostri inganni,
quanta poca sagacia nell’essere infelici,
ma mi sono rabbonito,
oggi ho incontrato la morte.
E’ dissimile da ciò che meditavo,
non è ammantata di nero
e con la grande falce in mano,
no ella ti sorride,
e ti esige quando sei esausto,
ti intende e non ha fretta.
La morte con i suoi lenti
movimenti a dir poco monotoni,
ossequia le nostre anime
e ti osserva in silenzio,
sa che tu comprendi
che il suo è un giusto compito,
ed è dolce nel proporsi,
io ne sono affascinato,
ma non sempre ciò è condiviso.
Ho vissuto, ho sofferto, lottato,
ed ora solo grandi silenzi,
e non potrò più mormorare,
beata sia la mia rinuncia,
ma non avrò altri che dolenti
e meritati distacchi e amari ricordi.
Vieni cauta e tenebrosa signora,
porta a termine la tua missione,
ma mostra il tuo volto,
vorrò la tua amicizia
non i tuoi lenti fruscii,
e che il tuo dante inizio sia sobrio,
non mesto e teatrale,
e proponi la tua mercanzia,
giusta fine e silenziosi addii.
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Non Tornerò.
maggio 13, 2015 - Inserito Da Angelo Michele Cozza - 0 Commenti
Post Categoria: Poesie D'Amore • poesie personali
Or che a te m’abbarbico e mi accordo
nell’intonare il canto della vita
dai poderi del mio animo petroso
ortiche e cicuta di morte estirpa
poi sotto rivoltate zolle insolca
bulbi per altre fioriture:
bocci e infiorescenze domani scorga
oltre le parole d’amore che tu dici.
Allevato da malinconie mostruose
senza voglia di stare al mondo
come è stato difficile
arrampicarmi per l’erta gli anni
in cima giunto voler
poi tra voragini tentatrici
nel nulla scomparire
ma per te pur restare in vita!
Ferito a sangue, il me segreto
quanta prolunga di giorni
respinse dopo sfasci di illusioni
andate in fumo al primo albore:
questo rudere che tempo erode
premurosa, rimettilo a nuovo se puoi
prima che spaventi ti allontanino
aggirandoti compita tra le sue mura.
Ah l’uomo che non ti perde d’occhio
che tre le feritoie di un sogno
armato di corto coraggio,
mostra rughe e smagliature
che tu accarezzi di lontano
sognando sembianze diverse dalla sue.
Su sovrana che cuore avvinci
altre canzoni d’amore ancora
cantami sotto la luna!
maggio 12, 2015 - Inserito Da Feola Raffaele - 0 Commenti
Post Categoria: Poesie D'Amore
Delirio.
Quanti folletti e quanto ridere
nel dire e sospirar in quel bosco laggiù,
senza fiori e senza farfalle,
ma quanti volteggi fa quel tenero passero
di un oscuro colore,
e come una tenera e piccola ombra
fugge nel groviglio di rovi,
e poi il suo petto si tinge di rosso.
Tale è la mia vita celata nel rifugio
di vecchi amori e scostanti addii
dai pungenti aculei,
e come spade arrotate e laceranti
trafiggono i miei pensieri,
rei di aver svelato gli inganni
di colei che mai smise di proferire
frasi disseminate
di inutili e austere beffe,
e nel fare proclami d’amore eterno.
La vita è padrona e sta all’erta,
osserva le fuggevoli e gracili esistenze
dalle anime tristi e dai cuori affranti,
e poi si cristallizzano
consapevoli e rassegnate
nel fugace vincolo della soavità,
dai vivi, vivete, viviamo.