IL CUORE DEI NATI MORTI – dalla raccolta “Sfinge d’Amore”

 S’intessono le meteore

che illuminano

le nere balze del cielo

sulla vuota terra deserta.

 

Esultano le sterili piane

sotto spume d’oro

che scoprono statue

dalle sembianze di donna.

 

Quante stelle cadenti

e quante ballerine

si liberano dalla posa

delle marmoree Naiadi.

 

S’intessono le meteore

sulle limpide acque

che accendono la vita

e il cuore dei nati morti.

 

30.04.2015 Ciro Sorrentino



DUE STELLE .

Le storie più antiche del mondo
sono scritte nelle stelle
e noi come due stelle
nella notte infinita
raccontiamo il nostro amore ,
oltre il rumore del tuono ,
la dove fulmini di fuoco ,
la oltre l’ universo infinito
scriviamo il nostro amore ,
come due stelle filanti
che nello spazio di una parola
travolgiamo universi di noi stessi
fatti di carne e sangue di passione
che non hanno ne tempo ne luoghi
in cui nascondere segreti pensieri .

noi siamo due stelle dispersi
in un vortice folle che travolge
e intrappola il tempo dell’ amore
nei nostri accaldati corpi ,
siamo due stelle senza cielo ma
volteggiamo su candite nuvole
vestiti solo di veli trasparenti
intrisi da polvere d’ oro
dei nostri uniti cuori .

Noi due stelle nel manto stellare
siamo luce di sguardi lascivi
che sprigioniamo nel cosmo
le nostre voglie infinite
ricamando con fili di respiri
sulla grande tela nera della notte
un nome , il nostro nome ….
“” AMORE ”” !!!
carmelo ferrè…….15/07/1999



NELLE MIE ALTE VEGLIE – dalla raccolta “Sfinge d’Amore”

 

Il mio desiderio

è l’isola che sorge

oltre le terre amate

nella guerra

dei giorni e delle notti.

 

Il mio desiderio

è un’azzurra laguna

dove l’amore scalda

fiotti d’acqua

che schizzano le fronde.

 

Esile è il sogno

in questo mondo

che ramifica

nelle fatali luci

di maschere e tranelli.

 

Nelle mie alte veglie

brillano i pensieri

poi si richiudono

come ali pugnalate

da empia mano crudele.

 

Notti violente e buie

a tratti dorate

notti squarciate

da un vuoto sempre

più denso e nauseante.

 

30.04.2015 Ciro Sorrentino



IL MIO VELIERO – dalla raccolta “Sfinge d’Amore”

 

Come il marinaio

giunge al porto

e s’inoltra

per strade anonime

così vado per il mondo.

 

Avanza la mia ombra

trascinando

il peso dei ricordi

tra fumi pindarici

e sognanti voli di Icaro.

 

Non c’è più tempo

per suoni e danze

il vento

ha levato la vela

della nave che chiama.

 

Un ultimo sguardo

alle ignote vie

il mio veliero

avanza nella bruma

dell’amore impossibile.

 

30.04.2015 Ciro Sorrentino



UN MONDO D’ASPRI FUMI – dalla raccolta “Sfinge d’Amore”

 

Oh notte insonne,

mille pensieri

vagano sull’anima

abbandonata al pianto.

 

Nessuna meraviglia

fugherà la pena

di chi comprende

e nulla può cambiare.

 

Sulla lama affilata

della coscienza

si tagliano i sogni

che i sensi germogliano.

 

Nessun arcobaleno

solo amarezza

nelle stagioni

che stregano il sonno.

 

Solo amarezza

e il rimpianto

che gela la strada

al puro amore infinito.

 

Ancora e sempre

i tuoni coprono

il canto degli uccelli

dalle misere ali bruciate.

 

Angosciosa visione

per i caldi soli

che fissano confusi

un mondo d’aspri fumi.

 

29.04.2015 Ciro Sorrentino



UN’ONDA DI CARI RICORDI – dalla raccolta “Sfinge d’Amore”

 

Da lontano qualcuno guarda

i sentieri percorsi

e la distanza infinita

per la vita che non torna.

 

Lungo il cammino

farfalle morte

cadaveri dei giorni

offuscati per sempre.

 

Un’onda di cari ricordi

stille di gioia

sulle cattedrali

e sui campi in fiore.

 

Quante estati festose

ma quanti autunni

l’efferata scomparsa

dei sogni e delle speranze.

 

Nulla resta alla primavera

soltanto il dolore

di un lungo inverno

che ha invaso ogni spazio.

 

29.04.2015 Ciro Sorrentino