Sarà solo Amore

Nell’infinita notte
la luna risplende
come una dolce regina
su di un luminoso trono

Giace li accanto
Venere brillante
che rifulge di luce
e disperde le notturne ombre

Come un amante in attesa
la stella illumina il cielo
e affascina l’amata luna
con il suo argenteo splendore

Attende nell’oscurità
di avvicinarsi al suo Amore
vive nella speranza di toccarla
anche per un solo istante

Così ti ho aspettato io
sperando che uscissi dall’ombra
per donarmi il tuo cuore
io, che di te già ero persa

Tra le mie braccia
hai trovato il tuo rifugio
la salvezza dalla notte
che pretendeva la tua vita

Con me sarà solo Amore
sarà giorno, sarà notte
sarà il nostro tempo
per sempre nel nostro altrove



vai è tardi


Spio tra i raggi di sole,

nuovi colori

in un canto d’emozione,

tra le danze dei sentimenti,

mentre ascolto musiche di vento.

Sul mio corpo.

Poi sorrisi. Gioie, euforie

Provato con te.

E ancora…

Pianti, serietà, tristezza

Ora non mi chiedere amore

Se non è presenza,

Solo figura

Umida come nuvole

Fredda come il ghiaccio.

L’orologio di sabbia

Batte l’ora…

Vai è tardi!



Istanze e motivi poetici in “NELL’EBBREZZA DELL’ETERNITÀ” di Ciro Sorrentino

 QUESTO CANTO RIFLETTE IL DESIDERIO DI SUPERARE I CONFINI DELLA VAGHEZZA E DELL’INDEFINIBILE, SVELANDO ALLO STESSO TEMPO LA FRAGILITÀ E LA BELLEZZA DI UNA VITA SPESSO OSCURATA DA UNA SOFFOCANTE E PREVARICANTE REALTÀ:

 

Si accese

la fredda terra,

deificando

una rosa…,

la più fragrante e bella.

 

C. SORRENTINO IMMAGINA ED OSSERVA IL MONDO TRAMITE LE SPECIALI LENTI DELL’ANIMA E DELLA POESIA, OSSERVA LA NATURA TRASFIGURANDOLA CON PERSONALISSIMO SGUARDO, USCENDO DAL SOLCO DELLE COMUNI VERITÀ:

 

Altra grazia

salì al cielo,

e piantò

i suoi sorrisi…,

sulla riarsa terra.

 

LA SUA È UNA SCRITTURA DAI TONI ACCESI E INNOVATIVI, UNO STILE FATTO DI PAUSE E SLANCI CHE RIFLETTE APPIENO LA CONDIZIONE DI VIVERE COME SOSPESO, TRA INDUGI, ANGOSCE, DESIDERI.

LO SCONFORTO E LA SPERANZA SONO GLI ELEMENTI COSTITUTIVI DELLA POESIA SORRENTINIANA, ESPRESSI ATTRAVERSO TANTE DIFFERENTI METAFORE E FIGURE, QUALI IL “TEMPO STORICO” E IL “TEMPO ASSOLUTO”:

 

Vibrò l’istante,

e, dell’azzurro,

prese

l’immenso…,

ebbro d’eternità.

 

LA POESIA DI C. SORRENTINO NON SI LIMITA AD ESPLORARE LA DIMENSIONE DELLA SOFFERENZA E DELLA DISPERAZIONE, MA METTE IN RISALTO TUTTI GLI ASPETTI, LE INSICUREZZE E LE QUALITÀ DELL’INDIVIDUO, COLTO NEL SUO MOMENTO DI DARE LIBERO “SFOGO” ALLE TENSIONI EMOTIVE ED AFFETTIVE.

 

IN EFFETTI, IL SUO CANTO PERSONIFICA UN RISCONTRO EPIFANICO, MUTATO E TRASFERITO (INDUBBIAMENTE SUCCESSIVO) DI QUELLA SENSIBILITÀ INTIMA E PROFONDA CHE VIENE AD ESSERE SUBLIMATA E TRASFIGURATA NELLA MEDIAZIONE POETICA.

 

E QUESTA CARATTERISTICA, QUASI MAGICA FORMA DI SUBLIMAZIONE DELLE EMOZIONI E DEGLI AFFETTI, SI RAPPRESENTA E DEFINISCE NEL COSTANTE SFORZO DI MODULARE, CONCENTRARE ED ESPRIMERE LE SEGRETE E FANTASTICHE PERCEZIONI NELL’ATTIMO VISSUTO.

 

SUL PIANO STILISTICO, QUESTO IMPEGNO DEL POETA COSTITUISCE UNA IMPORTANTISSIMA FORMA DI ELABORAZIONE INTERIORE CHE GLI CONSENTE UNA MISURA E UNA DISTANZA EMOTIVA CHE FLUISCE LIBERAMENTE, IN PENSIERI E FORME MAI INTERROTTI, NÉ DEFINITI.

 

C. SORRENTINO, INFATTI, SCRIVE PER APRIRE UN VARCO “ALLA SPERANZA”, ALLA PERSONA DISAIUTATA E SOLA, SCRIVE PER VINCERE LA VUOTAGGINE DEL SILENZIO.

MA SCRIVE, SOPRATTUTTO, PER FISSARE SUL FOGLIO LA BELLEZZA, L’AMORE O L’ESTASI, PERCHÉ NE COMPRENDE LA FATALE PROVVISORIETÀ, LA FRAGILITÀ CHE RENDE LA VITA TERRIBILE ED INSIEME MERAVIGLIOSA:

 

Allora, il sangue

corse…,

e, sulla fremente onda,

volò

alla speranza.

 

LA POESIA DI C. SORRENTINO NASCE, DALL’URGENZA DI DARE VOCE AGLI EVENTI CHE SCONVOLGONO L’ESISTENZA, DAL DESIDERIO DI PIANIFICARE UNA SUA ESCLUSIVA E SORPRENDENTE SINTASSI CHE SIA IN GRADO DI ESPRIMERE GLI OSSIMORI DI UNA VITA SPESSO DOMINATA DAL CASO.

 

L’IMMAGINAZIONE E LA FORMA POETICA CONSENTONO A  C. SORRENTINO DI VIVERE NELL’INCANTO DELL’ARTE, DI IPOTIZZARE LE PAROLE COME SEGNI MAGICI E RAPPRESENTAZIONI FANTASMATICHE DEL CONTRASTO TRA L’IO E LA REALTÀ.

 

Dipartimento di Lettere e Filosofia, Prof. ATTILIO BELTRAMI



Arsenico.

 

 

C’era un veleno mortale
che non si poteva ingerire
che si chiamava arsenico.
 
 
Le sere silenziose assonnate
piene di letamai
uscendo dalle arene.  Sere tristi cavernicole
lontane dal benessere mondano

 

e le persone nei vicoli
sorridevano alla vista dei malati

  

cosi perì Gesù cristo
così solo
così monotono
come lo stesso giorno che si ripete negli anni

 

canticchiavano allegre canzonette
in quell’ angolo oscuro della terra
si  intravedevano dalla finestra le vetrine dei negozi  e le macchine
di un frastagliato mondo.


GIOCATTOLO.

C’ E’  UN  GIOCATTOLO LI’  ABBANDONATO

IN  QUEL  GIARDINO,  LO  FISSO,

ACCANTO  CI  SONO  IO,

PERCHE’  E’  COSI’  CHE  MI  SENTO,

DESIDERATA,, MANIPOLATA,  POI  DIMENTICATA.

QUESTA  STANCHEZZA  MI  TOGLIE

OGNI  FORZA,  MI  LASCIIO

ANDARE  GIU’  RANICCHIATA,  SPAVENTATA

NON  E’  IL  MIO  POSTO,

MA  IN  UN  ALTRO  NON  CI  STO,

NON  HO  UN  POSTO,

VORREI  SCUOTERMI,  ALZARMI,

CORRERE,  MA  VOI  MI  BLOCCATE,

INCENERITE  OGNI  MIO  SLANCIO.

HO  PAURA  CHE  TUTTO  CEDA, 

CHE  SPROFONDO  NELLA  RASSEGNAZIONE,

NON  RIESCO  A  GRIDARE,

NON  RIESCO  A  GUARDARE.

Nadia  Salvatore



L’ AMORE .


farfalle

Come quella farfalla
che felice vola in fiore fiore ,
così la tua mente vola 
cercando un pensiero d’ amore
che possa rimanere
sempre in te ,
seduta ai margini del cuore 
nell’ alba dei tuoi tormentati giorni 
cerchi un orizzonte di serenità .
Sentimenti delusi repressi in silenzio
per il lemto cammino
verso amori più limpidi ,
 ma quella tua falsa vernice
si sta sciogliendo sotto
le carezze dell’anima e  sai già che
dopo di te non rimarrà più niente .
Il tempo non concede nulla al nulla , 
il giorno insegue la notte,
la notte insegue i tuoi occhi di luce 
mentre nel cielo  c’ è sempre la tua nuvola
che t ‘aspetta fin quando il vento
ti condurrà via dalla terra
e da lassù potrai capire
l’ amore della tua anima .
Forse non riuscirai a comprendere
tutta la felicità dell’ amore ,
forse la porta dell’ amore
rimarrà per sempre chiusa … forse .
ma quando i tuoi occhi saranno tristi
neppure tu riuscirai a penetrare
nella loro oscurità e
quando l ombra dell’ amore
si nasconderà nei caldi palpiti del cuore
tu ti sentirai morire oltre l’ universo del tuo corpo .
L’ amore con i suoi leggeri brividi
un giorno contageranno la tua bocca e 
farai sforzi per assaporarla tutta ,
vedrai la tempesta dell’ amore e
profondamente nell’ anima s’ agiterà
senza manifestarsi esteriormente . 
Come una naufraga protenderai
le mani verso la luce dell’ amore
dove troverai realmente il tuo cuore e
dimostrerai finalmente di volerla accettarla
con tutta la gioia che essa ti donerà .
         carmelo  ferrè……02/11/2011