GIOCATTOLO.

C’ E’  UN  GIOCATTOLO LI’  ABBANDONATO

IN  QUEL  GIARDINO,  LO  FISSO,

ACCANTO  CI  SONO  IO,

PERCHE’  E’  COSI’  CHE  MI  SENTO,

DESIDERATA,, MANIPOLATA,  POI  DIMENTICATA.

QUESTA  STANCHEZZA  MI  TOGLIE

OGNI  FORZA,  MI  LASCIIO

ANDARE  GIU’  RANICCHIATA,  SPAVENTATA

NON  E’  IL  MIO  POSTO,

MA  IN  UN  ALTRO  NON  CI  STO,

NON  HO  UN  POSTO,

VORREI  SCUOTERMI,  ALZARMI,

CORRERE,  MA  VOI  MI  BLOCCATE,

INCENERITE  OGNI  MIO  SLANCIO.

HO  PAURA  CHE  TUTTO  CEDA, 

CHE  SPROFONDO  NELLA  RASSEGNAZIONE,

NON  RIESCO  A  GRIDARE,

NON  RIESCO  A  GUARDARE.

Nadia  Salvatore

This entry was posted on venerdì, novembre 11th, 2011 at 22:50 and is filed under Poesie D'Amore. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can skip to the end and leave a response. Pinging is currently not allowed.

1 Commenti

  1. carmelo Scrive:

    LA vita paragonabile a un giocattolo è una metamotofi che si accosta alla realtà
    di una vita dimenticata , geniale e superba nel tempo di una vita usata e poi dimenticata in un angolo di un rimpianto , brava , e tanti complimenti per questa tua ultima poesia , con affetto carmelo …

    ... on July novembre 15th, 2011

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