Giorni

Scriviamo la nostra storia

Su queste pagine

Chiamate giorni.

Dipingiamo i nostri sogni

Realizziamoli un domani.

Viviamo l’attimo

Che ci sfugge.

Amiamo ciò che ci circonda.

Respiro nel tuo respiro

Tu restami vicino

Accarezzandoti mentre dormi

Sussurro nell’orecchio:

Ti amo. Tienimi la mano

E un giorno

Andremo lontano.



IL CANTO DELL’ USIGNOLO .

Solitario nella sua gabbia
di ferro battuto
l’ usignolo tace all’ imbrunire
del giorno morente ,
tace nel suo silenzio e
ascolta un’ altro canto
struggente e misterioso ,
silenzioso e immobile
nel suo castello prigione
accoglie l’ ultima carezza
del sole calante .
Saltella senza spiegare le ali
e senza sosta sbatte con rabbia
contro le piccole ma robusti
fili di ferro freddo ,
il canto ancorato
di una voce di bambina
risuona nelle tenere  tenebre
dell’ avvenuta sera  ,
ma quel canto e’ un pianto ,
è un lamento che lento lento 
gli entra nel cuore ,
Ascolta  e si ferma
dal suo insolito saltellare
e chinando  la testolina
tra le sue ali supine
di nascotto guarda
con immensa malinconia
un lettino dipinto di rosa chiaro ,
il canto ora tace ,
la fievole voce di una
piccola e cerea bambina
non ha piu ‘ fiato .
Il canto ora è un lamento
di una nenia
che percuote il suo
piccolo e tenero petto
donando solo dolore e non pieta’ ,
piano senza far rumore
l’ usignolo si apoia sulla
piccola asticella di legno
e morso da una lacrima
intona il suo armonioso canto .
Lui che non ha liberta’ ,
lui così solo e indifeso
ora canta per quella banbina ,
canta per darle
un po’ di sollievo
e il suo canto si eleva
al di sopra del buio ,
raggiunge una pallida luna
che nel suo chiarore
illumina una nuova
piccolissima stell
a .
L ‘ alba filtra nella gabbia ,
supino su se stesso
giace sulle piccole
asse  di ferro  l’ usignolo
che non canta’ piu’ le sue
meravigliose melodie …. 
  carmelo ferrè …..27/02/2013



OLTRE L’IMMAGINABILE

Il mio cuore
non conosce regole,
batte involontariamente,

con un ritmo frenetico.

 

È stanco di soffrire.

 

È un bambino
che ride e poi piange,
chiedendo attenzioni

le coccole di chi ama.

 

Il mio cuore,
parla piano,
cerca comprensione
e vuole affetto.

 

Non si pone domande.

 

E sognando,
smentisce ragione e  vergogna,
e dorme tra le braccia
del Dio Amore.

 

Mi auguro che non segua la smania,

il tempo delle notti insonni,
l’angoscia di un amore
che non può essere.

 

E ancora una volta,

oltre l’immaginabile,

il mio cuore matto
comincia a soffrire.

Ana Valdeger



Poesia breve.

Mi innamorai del suono del mare,
una mattina di solitudine.
Così, smisi di cercare l’amore nei luoghi sbagliati
e mi innamorai di me stessa.

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COME ANELLI DI UNA CATENA .

Gli occhi dell’ attesa volteggiano
tra lo spazio infinito ,
cattura sospiri silenziosi
che solo il cuore puoì ascoltare
e nella brezza soave si
esprimono desideri e speranze
che vanno a sfiorare
labbra tremanti di fulgide
passioni dove nasce un sottile
sentimento chiamato amore .

Tutto tace al tocco gentile
di un abbraccio dove
i sorrisi risplendono
alla luce di un tiepido sole
che con i suoi raggi lucenti
cancella il buio dell ‘ anima
donando un piccolo germoglio
di tulipano giallo vivo  .

Trema e sussulta il corpo
nei labirinti dei sensi ,
il cuore si sazia e frema
di esaltate vibrazioni
ritmiche di battiti che
tutto dice e tutto da’ ,
si avvolge nei veli del tempo
che veloce come un fulmine
scopre sul nudo corpo
una donna innamorata  .

Le mani s’ intrecciano
come anelli di una catena
invisibile allo sguardo
ma presente e palpitante
nelle pulsazioni delle vene  ,
reali nell’ ombra di una
sperduta e scintillante
lacrima di gioia dove
si ritrovano baci e carezze ,
si mescolano nell ‘ ombra
indiscreta dell’ amore
dove il mistero si fa luce
in occhi socchiusi di felicita^
  carmelo ferrè……27/02/2013



A l’amour comme à la guerre

Lenzuola di raso.
Carezze come graffi.
Un letto disfatto come campo di battaglia.
Senza armi, con le ossa fuse, sospiri marcati.
Dita impigliate tra capelli morbidi di ciliegio.
Ogni centrimetro di pelle è intriso del tuo profumo rotondo e arancione.
Ti stringo forte e ne respiro quanto piu posso.
E le tue labbra
– le tue labbra ampie come ali di gabbiano – mi baciano ancora.
E il raso è gia terra di antichi eroi,
nuova alba rossa d’amore.

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