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Letteratura Poeti Famosi



IL CANTO DELL’ USIGNOLO .

Solitario nella sua gabbia
di ferro battuto
l’ usignolo tace all’ imbrunire
del giorno morente ,
tace nel suo silenzio e
ascolta un’ altro canto
struggente e misterioso ,
silenzioso e immobile
nel suo castello prigione
accoglie l’ ultima carezza
del sole calante .
Saltella senza spiegare le ali
e senza sosta sbatte con rabbia
contro le piccole ma robusti
fili di ferro freddo ,
il canto ancorato
di una voce di bambina
risuona nelle tenere  tenebre
dell’ avvenuta sera  ,
ma quel canto e’ un pianto ,
è un lamento che lento lento 
gli entra nel cuore ,
Ascolta  e si ferma
dal suo insolito saltellare
e chinando  la testolina
tra le sue ali supine
di nascotto guarda
con immensa malinconia
un lettino dipinto di rosa chiaro ,
il canto ora tace ,
la fievole voce di una
piccola e cerea bambina
non ha piu ‘ fiato .
Il canto ora è un lamento
di una nenia
che percuote il suo
piccolo e tenero petto
donando solo dolore e non pieta’ ,
piano senza far rumore
l’ usignolo si apoia sulla
piccola asticella di legno
e morso da una lacrima
intona il suo armonioso canto .
Lui che non ha liberta’ ,
lui così solo e indifeso
ora canta per quella banbina ,
canta per darle
un po’ di sollievo
e il suo canto si eleva
al di sopra del buio ,
raggiunge una pallida luna
che nel suo chiarore
illumina una nuova
piccolissima stell
a .
L ‘ alba filtra nella gabbia ,
supino su se stesso
giace sulle piccole
asse  di ferro  l’ usignolo
che non canta’ piu’ le sue
meravigliose melodie …. 
  carmelo ferrè …..27/02/2013

This entry was posted on venerdì, marzo 1st, 2013 at 00:15 and is filed under Poesie sulla Vita, Poesie Tristi. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can skip to the end and leave a response. Pinging is currently not allowed.

3 Commenti

  1. Ciro Sorrentino Scrive:

    Dei versi così limpidi si commentano da soli: la musicalità sale in un ritmo vertiginoso che muove al pianto, e le lacrime si sciolgono in atmosfere di colori e luci di rimpianto.
    “…la fievole voce di una piccola e cerea bambina non ha più fiato”: ancora una volta il poeta riesce a cogliere il dolore dell’anima, la sofferenza della coscienza che si riconosce e cerca un’alternativa all’inquietudine, alle ansie e alle paure di una vita che tutto toglie.
    “…il suo canto …raggiunge una pallida luna che …illumina una nuova piccolissima stella”. c’è in questo inciso poetico la volontà a non morire, la ricerca di una possibile alternativa al senso di smarrimento e di incolmabile vuoto.
    E la “piccolissima stella” non può non identificarsi con una nuova visione dell’eterno che risorge dalle sue ceneri per tornare a pulsare in nuove pulsioni d’amore infinito.
    Con affetto,
    Ciro Sorrentino

    ... on July marzo 1st, 2013
  2. Ana Valdeger Scrive:

    Andare oltre alla propria sofferenza per dare conforto a chi soffre vicino a te.
    Quanti di noi possiamo dire essere pronto per fare cosi?
    Accorgersi che nella vita ,non hai più niente da sperare ,regalando un po di vita a chi ha più opportunità .
    quest’immagine mi tocca profondamente il cuore.
    Grazie Poeta!

    ... on July marzo 1st, 2013
  3. carmelo Scrive:

    Un sentito grazie per l’ analisi mirata e precisa ti giumge dalla mia fievole anima , MIO CARO AMICO , scrivo perche’ ho tanta voglia di dire cio’ che il cuore mi detta , si e’ vero in queste mie ultime poesie sono molte triste , ma vedi AMICO MIO io vedo quello che mi gira intorno e in questi ultimi tempi la realta’ di storie dolorose mi fanno riflettere e mi danno la spinta per scrivere , forse sono un po’ retorico , io scrivo la vita tra realta’ e fantasia , e’ questo il mio modo per mettere a nudo una civilta’ che ha perso la sua dignita’ di essere ::: umano:::CON L’ AFFETTO CHE CI LEGA TI SALUTO ….carmelo ….

    CARA ANA , ti rigrazio di aver letto la mia , lo so’ e’ triste osservare chi soffre senza poter dare un piccolo aiuto , ma e’ ancora piu’ brutto vedere gente che se ne frega , si vede che non sanno cosa signifixa soffrire , be scusa se ti annoio ma dovevo dirti queste cose perche’ tu sei una persona che sa’ capire e io ti rigrazio perche’ hai compreso appieno il framma che ho descritto in questa poesia , sono molto felice e voglio dirti anche grazie di avermi chiamato POETA …… ma sappi che il vero e unico POETA e’ e sara’ solo il NOSTRO CARO AMICO CIRO…. un forte forte abbraccio carmelo…

    ... on July marzo 2nd, 2013

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