AZZURRE FRONTIERE – dalla raccolta “AMORE ALLO SPECCHIO”
Svegliami adesso,
spezza il sonno
che raggela
i miei sogni,
sollevami
dai prati colmi
di afosa rugiada,
dove imputridiscono
le sciupate e divelte foglie.
Vestiti pietosamente
di pollini d’aurora,
e guidami
sui duri calli,
dove l’usignolo
cerca le verdi viti,
che s’attardano a dare
liquorosa la loro ambrosia.
Prendimi con gioia
nel caldo respiro,
sii la sfinge
che si apre
al mio cuore
che il cardine
cerca per avere
le azzurre frontiere
del rosso cielo e il nido.
21.01.2014 Ciro Sorrentino
NELLE OFFUSCATE SERE D’INVERNO – dalla raccolta “AMORE ALLO SPECCHIO”
Guardami, e ascolta
il mio canto,
la pietosa invocazione
che sorge nell’animo
nelle notti d’inverno,
quando le prime brezze
recano fragranze
di vicinissima pioggia.
La preziosa purezza
del tuo sguardo,
che distratto sorride,
penetri l’oscurità
di questo tempo,
con l’azzurra luce
balzata dalle pagine
di una dimenticata fiaba.
I tuoi occhi siano laghi,
miniature di luna,
e sciolgano
ogni tristezza
nella profonda chiarità
del tuo sguardo,
aperto forziere
traboccante d’amore.
Libera il tuo candore
e raccogli la rosa,
il bacio colmo
di rossa passione
che ancora soffre
il mare calmo
d’una nera malinconia,
nelle offuscate sere d’inverno.
18.01.2014 Ciro Sorrentino
POLVERI D’AVORIO – dalla raccolta “AMORE ALLO SPECCHIO”
Guarda con occhi nuovi!
Il mondo si è tinto di verde,
l’aria è calda,
piena di rare fragranze
che avvolgono
il nostro giovane bacio.
Sto guardando, amore mio…
Vedo la tua lanterna
che rischiara la notte,
la tua pelle di foglia
che pagliuzze dorate
reca su ali di cherubino.
Ora stringimi con occhi chiusi!
Custodisci il miele d’ape
che si addensa in noi,
le polveri d’avorio
che ci accompagnano
in questo volo di cometa.
04.03.2014 Ciro Sorrentino
AMARO E’ IL CALICE .
Sapore di sale amaro albeggiano
su corpi e anime che fluttuano
in un tempo senza fine ,
mani ruvide di uomini senza tempo
implorano un DIO crocifisso
su tavole di legno marcio .
Amaro è il calice di sangue
che bocche senza labbra
bevono con avarizia e lussuria ,
neonati deformi dal peccato
si rigirano su se stessi
in tombe senza nome e senza croci .
Amaro è il calice di odio
che serpeggia in occhi chiusi
e riflettono senza luce
un bambino adagiato su una misera
mangiatoia ricoperta da paglia umida ,
anime di fulgida bestemmie
si risvegliano nel freddo alito
dell’ eterna sorella morte …
Amaro è il calice di chiodi
che trafiggono mani e piedi
di un profeta senza colpe ,
stille di sangue schizzano senza peccato
bagnano corpi e anime senza tempo
su tremiti tempeste che impietose si agitano
con furia in acque rosse di un sole testimonio
di un calice vuoto di memoria …….
carmelo ferrè…….04/03/2012