agosto 5, 2015 - Inserito Da Feola Raffaele - 0 Commenti
Post Categoria: Poesie D'Amore
L’altare.
E’ spoglio questo altare mia cara,
non vedo croci, ne coppe dorate,
e non vi sono bianchi tessuti ricamati
da perpetue devote,
come può il prete officiare
la Santa Messa, parlar di te
e del tuo amore per il nostro buon Dio.
Vagheggiante è il pensar
alla vita ed alla morte,
l’uomo abbietto strugge e degrada,
ma non uccide,
colpisce e ferisce,
e le lacerazioni son sanguigne,
e pur caldeggia il perfido
mendace amore nell’antico sognare.
Il Giuda ingannatore partecipa
alla dolente armonia
del tuo inebriante imbroglio,
bendato dal suo velo nero
e diletto dal falso proporsi,
ma il grande traghettatore Caronte
è in attesa e impreca,
egli è impaziente del tuo arrivo,
tu e la tua fatale euforia
vivrete l’incubo del girone Dantesco,
nella bolgia degli ipocriti
e dei seminatori di discordie.
Raffaele Feola.
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agosto 4, 2015 - Inserito Da Feola Raffaele - 0 Commenti
Post Categoria: Poesie D'Amore
Gli spergiuri.
Dimmi vita chi è il folle che non ebbe coraggio
a vivere in un sogno tanto ardito quanto alienato,
son matto ma quanta fatica a smarrir la ragione
e tracotanza e quanto forza nel riempire
quello strano sacco di iuta trasparente,
di tante domande e poche risposte.
Che insania fu tal idea, ora son colmo di confusione
ed ho profuso gli ultimi istanti
di un esecrabile destino
in quello spento ideale
del non professare più sentimenti religiosi,
ho smarrito la via del prestare fede,
ma terso è ciò per cui ho vissuto.
Tenebrosa a volte cruenta la mia arida anima,
ed il cuore ingrato e pavido si discosta freddo
dagli aneliti di costei, e nulla impedisce
ai torpori del corpo di vibrare letali scherni
agli spergiuri e insignificanti esseri senza cuore,
fuggiti negli ansimanti percorsi
di una irreligiosa e sconfessabile falsa dottrina.
Raffaele Feola
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agosto 3, 2015 - Inserito Da Feola Raffaele - 0 Commenti
Post Categoria: Poesie D'Amore
Non più vita solo silenzi.
Spesso son incerto e vedo stelle e scie,
ma il giorno è piovoso e rende tristi,
che magia incombe sui miei pensieri
se penetra assurda la dolce agonia nell’esser soli,
ma non fuggo, l’anima non ascolta…
tace e poi tace ancora, quanto inutile silenzio.
Che strano questo cielo par quasi sgombro d’anime
ma non è vero, molti e tanti canti e sospiri
fuggono all’ingiù, ma son sempre inosservati,
l’uomo è cieco e non ode,
quanti strepitii e inutili rimpianti
per chi ha smesso d’esser vita.
Raffaele Feola.
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agosto 1, 2015 - Inserito Da Ciro Sorrentino - 0 Commenti
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Il tuo sorriso mi stordisce
come il polline
stordisce l’ape che cerca.
Rosa d’amnio sangue
tu sei il fiore vivo
nella foresta che s’inarca.
Il tuo vermiglio calice
accoglie la luna
e il sacro fuoco del sole.
Rosa d’amnio sangue
la tua linfa disseta
il giardino inquieto dei sogni.
Il tuo sorriso dona la voce
ai toni illanguiditi
dalle nevi del freddo inverno.
01.08.2015 Ciro Sorrentino
agosto 1, 2015 - Inserito Da Ciro Sorrentino - 0 Commenti
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Troveremo l’eternità
quando la vita
farà posto all’oblio
in questa nostra
e altre parti dell’universo.
Saremo insieme
su tanti pianeti
se ameremo
il corpo fantasmatico
che si eclissa nelle comete.
Tutte le costellazioni
non basteranno
a bilanciare la luce
esplosa nello sfioro
d’un puro bacio d’amore.
Come semplici pionieri
varcheremo vie
d’anonimi mondi
con gli occhi vigili
del nostro cuore che pulsa.
31.07.2015 Ciro Sorrentino
agosto 1, 2015 - Inserito Da Feola Raffaele - 0 Commenti
Post Categoria: Poesie D'Amore
Il saccente ingannatore.
Tempo, il tempo volle stimolare
vita e prestar fede, e l’uomo col nero vestito
predica, ma non giunge al cuore
una volta devoto e pio ed ora non più.
Lascivo e dolce l’inganno e quanto dolore
si inerpica su quel sentiero di mille pietre,
speranze di indulgenze e sassi che imperterriti
striano corpo e anima nell’attesa dell’evento.
Ma mai giunse se turpi uomini scombinano e mentono,
ed il cuor mio ora è arido, e tu non indossare
più il tuo abito nero mio insincero saccente,
il virtuoso non è di questo mondo,tu sei solo vaga ombra.
Raffaele Feola
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