SGUARDO STRANIERO .

275add4e6e_6520840_smlE’ vago il sogno d’ estate
che si infrange tra onde
senza venti tropicali ,
lo sguardo straniero
su isole bruciate dal sole
infiammano la gola arsa ,
braccia distese nei venti
e ricordi su vele strappate
lacerano l’ anima irrequieta ,
lembi di spiagge deserte
affogano con i rimpianti
l’ ombra figura di un vecchio
marinaio senza meta e porti .

E vago il sogno d’ estate
che si infrange con l’ ancora
senza anelli di catena ,
lo sguardo straniero
rimbalza tra gli scogli indifesi
offuscando l’ orizzonte infinito
di un povero marinaio
che non ha più mari da solcare ,
capo chino sulla plancia
e ginocchia sul legno …
il vecchio marinaio
con il sorriso sulle labbra
saluta la morte
che gli sta accanto …

carmine16….16/09/2016



Quanti colori questa pioggia.

Quanti colori questa pioggia.

Pensare e vivere e fuggire,
a che serve agitar le mani
e portar fretta ad un lento
destino pigro e distratto,
irriverente e uggioso.

Quante nubi rosse e gialle,
rido e soffio,
ma non diradano
e diventano nere e sottili,
tu ridi ridi pure
ma pioverà,
e l’acqua sarà verde
e finalmente i brulli campi
bianchi e bianchi,
accoglieranno
l’indicibile primavera.

Raffaele Feola.



I Ricordi del Domani.

I ricordi del domani.

Ciao donna del passato che
ascoltavi sorridendo i suoni
strimpellati di vecchie
e rabbiose auto,
e il lezzo di quel chiosco
di pesce azzurro,
che ridere,
la mano al naso l’altra nella tua.

Ma che gioia nel sapere
che più in là
c’era la panca dei nostri sogni.

Tu annotavi tutto per non dimenticare
no, non era un diario solo
un pensare e scrivere,
ma che rabbia,
era tempo portato via agli abbracci.

Nella mia tasca un pezzo
di carta giallo con una poesia scritta
fra un fuggi fuggi
e pause di strani affanni, ma le parole,
che fatica dir che il mondo è strano,
e che amore insolito provavo per te,
mutevole e birichino,
a volte non mi piaceva
a volte avrei voluto che fosse più grande,
pazienza, e così che io ti amo ancora
tu sei con me, ma non so vederti,
ne abbracciarti,non capisco
non baci e non dici, farfugli solo.

Forse non sei vera, però torna,
ho annotato ancora una frase
su quel foglio giallo,
ho scritto:basta fuggi pure,
son stanco dei tuoi maliziosi silenzi
e dei tuoi freddi abbracci.

Raffaele Feola.



La semina.

La semina

Grande semina sul mio agro,
nel sacco ho granelli malvagi
e le mie stanche braccia
con larghi movimenti
spargono i frutti su un campo
sterile e afflitto, ma son pago.

Quando scalpore per un
misero raccolto,
fiori che non son fiori
e grano senza chicchi,
ora non avrò più amici
ora son povero di vizi e di virtù,
ma nel silenzio che mi cosparge
ho visto fede e verità,
e la morte vezzosa mi sorride
e implora la mia compagnia.

Raffaele Feola.



Lo specchio.

Lo Specchio

Grande specchio
dalla cornice
dorata e stinta,
dici di esser stanco
di fissare
il mio volto,
come posso non esserlo
io che ne posseggo
le fattezze ?

Sii paziente, non sempre
l’immagine che rispecchi
è il mio aspetto,
a volte è solo
l’enigmatico riflesso
di arcane afflizioni.

Innanzi a te
vani soliloqui
bisbiglianti e irreali,
parole lamentose
e scompigliate,
poi improvvisi e
incomprensibili silenzi.

Tu offuschi
sensi e anima,
quali visioni hai diffuso
in così sparuti istanti ?

Son trasognato,
attonito e deferente
verso tal maestria,
tu sei l’ignoto,
io l’essenza,
entrambi siamo celati
da una inspiegabile
trasparenza.

Raffaele Feola



La notte dei sogni.

Che miracolo questa notte

Non andar via sogno mio,
solo adesso ho navigato
nel delirio di un’estasi ansante,
quante luci,
quanti scrosci nei tumultuosi
fiumi di lacrime,
abbracci e abbracci,
finalmente
è nata una nuova stella.

Il grano è rosso, il cielo verde,
il mare trasparente, il cuore è muto,
non amarmi altrimenti il
sogno cesserà, l’affresco svanirà
e l’aura cesserà.

L’amplesso arrogante di una fredda primavera
e la sfrontatezza di un vivere non vivere,
che ebbi nel chiedere?
che donai nel porgere?
Nulla…
finalmente è giunto l’arido deserto del
tempo… senza tempo,
dove l’inizio e la fine si incontrano
senza sapere.

Raffaele Feola