Che miracolo questa notte

Che miracolo questa notte.

 

Verde ed eterna primavera

silenziosa e nascosta, eppur ti vedo,

emetti novelli raggi precoci al mattino

con vezzi e vaghe promesse

 ma castighi la mia esultanza nel viverti

 

nelle tue divine e leggiadre fronde

 d’un verde dalla nitida acerba

immortale leggiadria,

e pompose scorribande di infiniti

colori esultanti ricoprono di luce i verdi orti

e gli infiniti canti dei teneri usignoli,

che come nocchieri in quell’infinito campo

di colori fanno da padroni,

ma le mie stelle son svanite

e nell’attesa di una nuova notte

io ti ringrazio mio Signore dei doni che ci elargisci.

Raffaele Feola.



Cielo oscuro.

Cielo Oscuro

 

Ho raccolto una luce

ha cinque punte,  era li per terra,

ho una strana malinconia,

il cielo  è vuoto non vedo ne luna ne stelle,

  tremo come colui che è cieco,

ed ho le mani fredde,

come posso tramutare 

questo mio corpo di marmo in un caldo essere

 ma non pensare che io  non conosco

la primavera,

so che ella non è sempre tiepida

 

 

Chi si bacia fra mille persone, 

qualcuno certo ride,

ma tanti non capiscono,

io sono timido ma  conto conto conto 

quante volte ho baciato  la tua bocca,

dai non son più timido

  non più, adesso so cos’è l’amore..

Raffaele Feola



La Campana.

La campana.

Come piange e non rintocca tal campana

col suo lento oscillare,

avvilisce e strazia i vecchi uomini dalla bianca barba,

le loro mani congiunte sul pomo d’un bastone di legno oscuro,

angosciati dell’ incerto futuro,

non alzano gli stanchi occhi su quel cielo che tanto promise,

e non donò più di quel che non volle.

 

Ora la piccola campana affranta e stanca attende i novizi alla vita,

alle nuove esistenze, non più alla morte,

e mai indugia e mai smette, gongola col suo lento oscillare ma è pur triste

il suo compito qualvolta sussurra sofferenze e pianti.

Raffaele Feola



L’ Addio.

 

L’Addio.

Sfuggo all’ambire che mi tormenta,

e l’amarti mi ha rubato tempo e impeto,

e tu taci in un irrefrenabile silenzio,

è feroce sarà la mia vendetta,

consumerò la luce

e nasconderò ciò che tu mi chiedesti,

comprensione e affetto.

 

Ora giace tutto nell’angolo

più tenebroso del mio cuore,

ma l’ombra del tuo ritorno

mi illude e mi spaventa,

che fare se non alzare

gli occhi al cielo e rubare

al Signore una sola, piccola speranza,

quella di un tuo addio senza angoscia

e senza un inutile rammarico.

 

I martiri del sentimento son fustigati

e le pene loro inflitte son solo le carezze del diavolo,

ma procurano un innocuo dolore scalare mari furiosi,

navigare montagne dalle cime irraggiungibili

son le vere afflizioni che uccidono il respiro della vita.

 

 

Raffaele Feola.

 

.



SOFFI DI RESPIRI .

Gementi soffi di respiri
che nelle lune piene
accaldano il mio nudo corpo
e non danno aria alle labbra.
Disperati soffi di respiri
che struggenti strisciano
tra aliti di vento freddo
e fanno rabbrividire le carezze
su queste mani vuote di te .
Straripanti soffi di respiri
che senza sosta graffiano
l’ anima assente di passione
e sfuggono ai miei respiri
che pacati si rifugiano
nel tuo perduto amore …

carmine16…11/06/2016579855_342537829166331_18472036_n



DESIDERIO DI ESSERE !!!

Desiderio di morbidezza ,
desiderio di essere femmina
tra gli abissi del tempo ,
tra gli abbracci traditi ,
tra amori vissuti nell’ ombra ,
desiderio di essere amante ,
desiderio di essere donna
in peccaminosi pensieri ,
tra carezze lascive e calde ,
tra veli nudi della sessualità ,
tra mille perché …e ma ,
tra mille me stesse vestite
di solo pelle e anima
desiderio di essere me stessa ,
desiderio di essere femmina ….
e lo sono !!!
carmine16…11/06/2016tumblr_m1k2fa3bEL1qboc52o1_500