Quella piccola scatola, ricoperta dalla polvere degli anni
e dalle ragnatele dell’indifferenza è li,
nell’angolo più nascosto e lontano dell’immenso scaffale dei miei sentimenti.
Con un soffio sposto la polvere e compare chiaro il mio nome.
La scatola sporca e ingiallita dal tempo emette ancora strane luci.
Voglio sapere, la devo aprire, per troppo tempo è rimasta lassù
chiusa e abbandonata da tutti.
Tremante, ma con rispetto, alzo il bordo del coperchio.
Dentro scorgo altre piccole scatole,
tutte con il medesimo luccichio all’interno,
ma sopra tutte, come una nebbia, che prende improvvisamente forma, scorgo un viso.
All’inizio dai lineamenti indistinti
ma dopo pochi istanti quel viso ha un nome.
Tremo dalla felicità e incredulità a rivedere quel viso dalle forme vive,
un nodo in gola mi impedisce di parlare e allora ascolto.
Ciao Giovanni, si, sono io, nella scatola del tuo amore come potevo mancare ?
E’ bello poterti rivedere e dirti che da quassù è possibile vedere ogni tuo passo
ed ora sono anche in buona compagnia.
Ma cosa dici rispondo attonito?
Come, non capisci? Non ricordi che un giorno una persona è venuta qui,
si propio qui, ha preso questa vecchia scatola e con tanta fatica è riuscita aprirla.
La avevi chiusa propio bene ha dovuto faticare molto
ma alla fine c’è riuscita la ha aperta e tu lo sai.
Lo sai perchè Tu hai permesso, anche se con tanto sforzo, che la aprisse
e facesse suoi quei sentimenti che da tanto tenevi nascosti qui dentro.
Li ha presi, NO glieli hai donati ed ora anche qui con me, in cambio, c’è parte del suo cuore.
Questo cuore che mi regala ogni giorno un sorriso di felicità,
per la tua felicità, e rimarrà qui finchè voi lo vorrete.
Questa vecchia, brutta, polverosa scatola
ora ha dentro di se quello che tanto mancava
La tua voglia di vivere figlio mio.