raggiungermi.
I MIEI PENSIERI .
La mia religione è la natura
delle cose semplice della vita
che lentamente sorge
dalla linfa del cuore.
la mia droga è il sapere
di un’anima dispersa
nell’infinito cosmo dell’universo
che si espande sempre di più
nella mente oscurata da sogni
concreti di strane sensazioni,
la mia amica è la musica
che dolcemente risuona
nei miei pensieri assurdi
e che mi riporta bambino
là dove l’arcobaleno del destino
aspira la mia anima,
la mia aspirazione è la solitudine
che in ogni istante mi fa pensare
di non essere me stesso
nella realtà di un mondo
perso nella corsa del denaro
che non da nessuna felicità,
la mia volontà è la danza
che nei miei pensieri volteggia
lievemente come una nuvola
che il vento disperde nel cielo
dei miei stanchi occhi,
i miei pensieri sono speranze
che si perdono nell’essere
di un fantasma misterioso
nato dalla fantasia di un bacio
cancellato dal tempo dell’amore,
i miei pensieri hanno solo paura
perchè sanno che prima o dopo
dovrò spezzare questo filo
che mi lega alla cruda realtà
di giorni vussuti nell”ombra
di false promesse d’amore !
carmelo. 06/09/1972
DISTANTI NOI
distanti noi..distante da te
ho voglia di raggiungerti
quando questa malinconia
mi ruba l’anima
questa voglia di averti vicina
mi prende il cuore e corre impazzito
vuole raggiungerti…mi sbatte il respiro
distante da te
inverosimile il bisogno che ho nel cuore
non ho pensieri da raccogliere
i miei occhi sono attenti nel cercare i tuoi
sono vicino per abbracciarti… baciarti
questa voglia di te cresce sempre di piu’
distante da te
mi sembra irreale che possa succedere
io che non esisto se non ti appartengo
io che non vivo se non ti respiro
ossigeno di questo amore
aria dei miei polmoni
amore che siamo noi
tu che mi hai detto
sei distante da me.
MONICA.
Sei bella come la luna seduta sopra l’erba di cemento,
sei come venere che esce dalla bianca spuma del mare
mentre il tiepido vento primaverile ti accarezza i capelli.
Mi osservi ma le tue labbra rosa come i petali di orchidea
non accennano ad un sorriso al mio saluto,
sei straordinariamente incantevole e non rispondi
alle mie domande… ma restiamo a guardarci negli occhi,
non è saltata fuori una frase d’amore
ma il silenzio ha parlato per noi
e mentre ti guardo vedo nei tuoi grandi occhi come il mare
due rondini che volteggiano nel cielo della tua anima !
carmelo. 16/08/1972
PSICRONACA DI UN VIAGGIO//parte seconda…….
Là spediti sui campi di battaglia
noi guardiamo con orrore a drammatiche
scene di follia colletiva al potere più assoluto,
e davanti ai sportelli della società ipocrita
i visi arrossati dall’ira della morte imprecano
contro il loro sistema di non vita…
mentre più in là…una massa di gente
viene rincorsa da uomini mascherati da teschi
si dirigono verso sentieri di fuoco…
verso la loro misera fine,
spediti sui campi del caos totale
i nostri passi leggeri vanno oltre la linea
di quella pazzia disumana,
cercando la logica dell’esistenza
nella logica del facile guadagno
noi non crediamo più alla filosofia
del potere nella fede dell’essere superiore,
ecco perchè noi siamo l’urlo…
noi siamo la carne…
siamo i pruriti delle vostre voglie
e vi mettiamo davanti ai vostri sporchi affari ,
noi siamo l’ urlo innocente che condanna
il vostro sangue malato di droga e
voi non potete fermare la nostra voglia
di libertà universale ,
noi siamo e saremo per sempre liberi
dalle vostre insulse e false promesse …..
PSICRONACA DI UN VIAGGIO
La paranoia che a volte ci unisce
è la voglia di sentirci puri
in strade marcite da antiche bestemmie
e umbriachi di vita cantiamo inutilmente
la stessa speranza di sempre,
noi siamo l’urlo che nel silenzio
dell’umana follia si alza nell’aria
per poi cadere su corpi senza vita,
noi siamo la carne che non ha più osse
per erigere la gabbia della morte…..
perchè siamo già morti prima del fuoco,
noi siamo lo sputo delle vostre voglie
che infangano tutte le religioni dell’anima…
perchè non sapete cos’è l’amore,
noi abbiamo la luce che c’illumina
verso discorsi sussurrati dietro ai vetri
dei nostri occhi innocenti di libertà…
e…abbiamo l’alcool che disseta
le nostre inibizioni dalle vostre ipocrisie,
noi abbiamo abbastanza coraggio
da sentirci più veri anche nell’attimo estremo
della vostra fame di morte…
e dovunque andranno i nostri passi,
dovunque essi andranno non saranno
mai incatenati alle vostre catene
di false promesse dell’eterna vita;
spediti sui campi di guerre,
con la lotta che s’accende
i nostri passi calpesteranno con forza
ogni raggio di sole malato…
e non importa se il suono delle bombe
stordisce le nostre orecchie,
no…non importa se i nostri passi saranno rubati
perchè noi….nel glangore di grida,
di metallo di fuoco e strene sfreccianti
di cavallieri mascherati che assaltano banche
lasciando nel tempo perduto scia di sangue,
noi…saremo ancora lì… ma vivi,
e le dame in mantelli di velluto che piangono
lacrime di faville di fuoco
non fermeranno questi passi di libertà,
sulle torri dei loro moderni palazzi
essi non potranno mai fermarci………..
parte prima.
carmelo . 26/10/2008