Letteratura Poeti Famosi



ho felicita’ nel cuore

quando stringo le tue mani

ho calore nelle vene

quando abbraccio il tuo corpo

ho felicita’ nel cuore

so’ di appartenerti

so’ che accendo la tua anima

quando ti bacio sulle labbra

sei tu che conduci il gioco

il mio progetto sei tu

quando vado via non porto nulla

a parte il tuo sorriso

ti lascio un orizzonte

unica traccia dove potrai

raggiungermi.



I MIEI PENSIERI .

La mia religione è la natura

delle cose semplice della vita

che lentamente sorge

dalla linfa del cuore.

la mia droga è il sapere

di un’anima dispersa

nell’infinito cosmo dell’universo

che si espande sempre di più

nella mente oscurata da sogni

 concreti di strane sensazioni,

la mia amica è la musica

che dolcemente risuona

nei miei pensieri assurdi

e che mi riporta bambino

là dove l’arcobaleno del destino

aspira la mia anima,

la mia aspirazione è la solitudine

che in ogni istante mi fa pensare

di non essere me stesso

nella realtà di un mondo

perso nella corsa del denaro

che non da nessuna felicità,

la mia volontà è la danza

che nei miei pensieri volteggia

lievemente come una nuvola

che il vento disperde nel cielo

dei miei stanchi occhi,

i miei pensieri sono speranze

che si perdono nell’essere

di un fantasma misterioso

nato dalla fantasia di un bacio

cancellato dal tempo dell’amore,

i miei pensieri hanno solo paura

perchè sanno che prima o dopo

dovrò spezzare questo filo

che mi lega alla cruda realtà

di giorni vussuti nell”ombra

di false promesse d’amore !

carmelo. 06/09/1972



DISTANTI NOI

distanti noi..distante da te

ho voglia di raggiungerti

quando questa malinconia

mi ruba l’anima

questa voglia di averti vicina

mi prende il cuore e corre impazzito

vuole raggiungerti…mi sbatte il respiro

distante da te

inverosimile il bisogno che ho nel cuore

non ho pensieri da raccogliere

i miei occhi sono attenti nel cercare i tuoi

sono vicino per abbracciarti… baciarti

questa voglia di te cresce sempre di piu’

distante da te

mi sembra irreale che possa succedere

io che non esisto se non ti appartengo

io che non vivo se non ti respiro

ossigeno di questo amore

aria dei miei polmoni

amore che siamo noi

tu che mi hai detto

sei distante da me.



MONICA.

kurhan090200209Sei bella come la luna seduta sopra l’erba di cemento,

sei come venere che esce dalla bianca spuma del mare

mentre il tiepido vento primaverile ti accarezza i capelli.

Mi osservi ma le tue labbra rosa come i petali di orchidea

non accennano ad un sorriso al mio saluto,

sei straordinariamente incantevole e non rispondi

alle mie domande… ma restiamo a guardarci negli occhi,

non è saltata fuori una frase d’amore

ma il silenzio ha parlato per noi

e mentre ti guardo vedo nei tuoi  grandi occhi come il mare

due rondini che volteggiano nel cielo della tua anima !

carmelo. 16/08/1972



PSICRONACA DI UN VIAGGIO//parte seconda…….

Là spediti sui campi di battaglia

noi guardiamo con orrore a drammatiche

scene di follia colletiva al potere più assoluto,

e davanti ai sportelli della società ipocrita

i visi arrossati dall’ira della morte imprecano

contro il loro sistema di non vita…

mentre più in là…una massa di gente

viene rincorsa da uomini mascherati da teschi

si dirigono verso sentieri di fuoco…

verso la loro misera fine,

spediti sui campi del caos totale

i nostri passi leggeri vanno oltre la linea

di quella pazzia disumana,

cercando la logica dell’esistenza

nella logica del facile guadagno

noi non crediamo più alla filosofia

del potere nella fede dell’essere superiore,

ecco perchè noi siamo l’urlo…

noi siamo la carne…

siamo i pruriti delle vostre voglie

e vi mettiamo davanti ai vostri sporchi affari ,

noi siamo l’ urlo innocente che condanna

il vostro sangue malato di droga e

voi non potete fermare la nostra voglia

di libertà universale ,

noi siamo e saremo per sempre liberi

dalle vostre insulse e false promesse …..



PSICRONACA DI UN VIAGGIO

La paranoia che a volte ci unisce

è la voglia di sentirci puri

in strade marcite da antiche bestemmie

e umbriachi di vita cantiamo inutilmente

la stessa speranza di sempre,

noi siamo l’urlo che nel silenzio

dell’umana follia si alza nell’aria

per poi cadere su corpi senza vita,

noi siamo la carne che non ha più osse

per erigere la gabbia della morte…..

perchè siamo già morti prima del fuoco,

noi siamo lo sputo delle vostre voglie

che infangano tutte le religioni dell’anima…

perchè non sapete cos’è l’amore,

noi abbiamo la luce che c’illumina

verso discorsi sussurrati dietro ai vetri

dei nostri occhi innocenti di libertà…

e…abbiamo l’alcool che disseta

le nostre inibizioni dalle vostre ipocrisie,

noi abbiamo abbastanza coraggio

da sentirci più veri anche nell’attimo estremo

della vostra fame di morte…

e dovunque andranno i nostri passi,

dovunque essi andranno non saranno

mai incatenati alle vostre catene

di false promesse dell’eterna vita;

spediti sui campi di guerre,

con la lotta che s’accende

i nostri passi calpesteranno con forza

ogni raggio di sole malato…

e non importa  se il suono delle bombe

stordisce le nostre orecchie,

no…non importa se i nostri passi saranno rubati

perchè noi….nel glangore di grida,

di metallo di fuoco e strene sfreccianti

di cavallieri mascherati che assaltano banche

lasciando nel tempo perduto scia di sangue,

noi…saremo ancora lì… ma vivi,

e le dame in mantelli di velluto che piangono

lacrime di faville di fuoco

non fermeranno questi passi di libertà,

sulle torri dei loro moderni palazzi

essi non potranno mai fermarci………..

                             parte prima.

carmelo . 26/10/2008