aurora del nuovo giorno
IL PESCATORE E IL BAMBINO .
Il bambino guardò
il pescatore, poi disse
(Voglio diventare grande anch’io)
Il pescatore dapprima non rispose,
stava accanto al focolare
con il volto rosso e acceso,
il fuoco ogni tanto scoppiettava
e faceva salire col fumo
tante piccole scintille
che morivano quasi subite,
(Quando questo fuoco si spegnerà
allora ti accorgerai di essere grande)
Le parole del pescatore s’illuminarono
al bagliore di un lampo,
poi, lontano,lontano il boato
sordo e spezzettato del tuono
si udì nel silenzio della sera,
fuori le onde del mare
si rinfrangevano con violenza
sugli inerti scogli bianchi
che a tratti si illuminavano
ai bagliori dei fulmini ;
le prime gocce sui vetri
delle piccole finestre ruppe
il silenzio della casa,
il bambino cercava di fissare
i carboni incandescenti
e gli sembravano che non
dovessero spegnersi mai;
(babbo…Ho sonno)
Disse sbadigliando il bambino,
il pescatore si alzò,
prese in collo il bambino,
lo baciò sulla fronte e poi
con amore disse forte
(E allora andiamo a nanna)
S’avviò verso la camera matrimoniale,
vicino al letto cominciavano a spogliarsi
mentre dicevano la preghiera
del rigraziamento al Signore,
(La mamma quando ritorna ?.)
Disse il bimbo ad un tratto…
Il pescatore stette un attimo
in un silenzio senza tempo
poi fissando il bianco pavimento
rispose con voce fiocca
(Lo sai che è partita per un lungo
viaggio e quando tornerà
ti porterà un bel regalo; adesso,
sù da bravo cerchi di dormire)
Spense il lume e s’infilo giù anche lui,
senti il bambino che piano,
piano gli si avvicinava,
allora gli accarezzò i capelli
e nel più assoluto silenzio
incominciò a piangere….
fuori pioveva ancora .
carmelo . 24/01/2009
alba di noi
alba di noi
chiari bagliori
risplendono su questa goggia
di rugiada, che piano scivola sui
petali vergini di un fiore che nasce
si stiracchia, si allunga come ad osservare
il nuovo giorno che schiarisce, cattura
alcuni raggi, assaporando il calore lieve
sorridendole, dolce amarsi, cullati dal
profumo intorno, alba di noi, amore che
nasce e vive in te, unico dono custodito
in me.
FUTURO SOCIALE .
Ho visto l’uomo
che muore ogni giorno,
l’eroe che lotta
le guerre della vita
e che muore
per un tozzo di pane
stretto tra le mani;
ho visto un uomo
che grida al mondo
la sua ultima maledizione
alla massa di politici opachi
di umiltà e senso alla vita,
ho visto morire
l’anima che lotta al
sorgere di nuove guerre
che non hanno ideali
di libertà di popoli;
ho visto morire lentamente
il saggio del sapere
senza medaglia sul petto,
ho visto morire
un padre che urlava
al mondo tutta la rabbia
per i suoi figli delusi
da un futuro sociale finito. !!!
carmelo . 16/06/2009
E NON E’ ANCORA INFERNO….
Fumo nero si alza lentamente
dalle capanne distrutte dall’odio,
alberi lambiti da lingue di fuoco
bruciano alla morte che avanza,
sulla terra bruciata dall’egoismo
restano pezzi di corpi mutilati
che a fatica riconosci…..,
e nel silenzio delle bombe
si sente un pianto di un bambino
che invano invoca la libertà di vivere………
ma l’inferno è solo all’inizio;
l’aquila si è calato e si calerà ancora
finchè ci sarà un corpo da ghermire
e quando non ci sarà più vita
nè anime da prendere
si rivolgerà altrove verso altri popoli,
guarderà altre terre da distruggere
solo per il piacere di dominare……..
il cumolo di corpi brucia innalzando
nel cielo fumo nero nausebondo
che vederlo da lontano sembra
un piccolo cratere in erruzione,
gli ultimi alberi drizzano i nudi rami
in un muto atto d’accusa verso il cielo,
ombre che si dissolvono nell’aria marcia
di un’era ormai svanita nell’odio umano……
pianti..,urla e pianti si uniscono
per poi morire nel sangue innocente
di bambini senza padri, senza madri,
furore..,odio,,vendetta ..,sangue…..
immensa crudeltà di un essere
chiamato uomo che non ha pietà
verso sè stesso……………………………
e…….non è ancora inferno .
carmelo .21/09/1970
LA NOSTRA BREVE ESTATE.(dedicata a Deschin)
Correre a piedi nudi sulla sabbia
arroventata dal sole d’agosto
coi capelli sfiorati dal vento del mare
che ci dona un pò di rinfresco
che odora di salssedine,
i nostri sorrisi stampati
sulle nostre labbra bagnate
da piccole gocce di mare
esplodono nel frastuono delle onde;
mille giochi di ombre tra gli ombrelloni
che distesi sulla sabbia fanno da cornice
alla nostra felicità,
correre e rincorresi perdutamente
fino a cadere stanchi e felici sulla sabbia
e la sera ancora insieme seduti sulla sabbia
a contare le prime stelle nascenti
mentre la luna rischiare il nostro amore,
udire il dolce mormorio del mare
che s’infrange sugli scogli immobili
e nel chiarore argenteo della luna
ascoltare all’unisono i battiti dei nostri cuori,
i nostri fievoli sospiri si perdono
nel silenzio della notte,
i nostri nudi corpi accaldati
provano nuove sensazioni,
per ogni carezza sono mille baci,
e ogni frenesia dei nostri corpi
è un’esplossione di estasi mai provate,
occhi negli occhi fino alla fine,
fino all’ultimo istante
di questa nostra breve estate;
ieri era il nostro futuro……..
oggi è il nio destino senza te.
carmelo .18/08/1968