La voce del silenzio

Lo sguardo nel vuoto
le mani tremanti
il volto segnato
dall’ amore rubato
Umiliata e ferita
dall’uomo che amava
le ha tolto il sorriso
e la voglia di vita
Non parla
non mangia
non dorme
La sua vita è un inferno
Rinchiusa nel silenzio
Un silenzio devastante
che urla il suo dolore
Ascoltalo
ti chiede aiuto
Titti Lauriano



Al mio amico grande

Son passati gìa due anni
da quel giorno maledetto
La ferita è sempre aperta
e continua a sanguinar
Il ricordo è sempre vivo
delle chiacchiere tra noi
Quanti scherzi ti facevo
mi dicevi
sei tremenda
io
non ti sopporto più
Tu scherzavi
io lo sapevo
era il bene che ci univa
Sembravamo due fratelli
tu
il maggiore come sempre
e volevi dettar legge
Ti dicevo
dai Gabriele
qui non siamo al tuo comando
siamo fuori
siam per strada
qui non comandi più
Era un modo per scherzare
tante cose mi dicevi
i consigli che mi davi
eri sempre protettivo
Ma quel giorno maledetto
ti ha portato via da me
lasciando solo il vuoto
che ancora c’è
Quante lacrime ho versato
quasi sempre ti ho sognato
eri amico
eri fratello
eri l’ancora per me.
Titti Lauriano



Aspettando te

E’ gìa sera

Io qui alla finestra ad aspettare te

Sul mio viso un velo di tristezza

è gìa sera e tu non sei con me

Mille pensieri  nella mente

un brivido dentro me

Una lacrima

poi un’altra

bagnano il mio viso

Mi assale l’ansia

Vado alla porta

ritorno alla finestra

ti chiamo

ti chiamo con la mente

Ti cerco con lo sguardo

ho paura

L’ansia mi assale sempre più

E’ notte e tu non sei con me

io qui alla finestra ad aspettare te

Nel silenzio della notte

lo squillo del telefono

un dolore dentro me

Accasciata al pavimento

con gli occhi  gonfi

riguardo la finestra

la finestra dove  aspettavo te

Titti Lauriano



IL RITORNO DI UNA FATA

 Sembra assurdo,

ma la rigida e buia  notte

è l’acceso baleno che annuncia

il primo albore del nostro domani.

 

Ed ora che il sole è sorto

uno scintillio illumina la vita,

tingendo di rosa i giorni futuri,

sentieri autentici della passione.

 

Sei il presente di un brioso avvenire,

fulgida gocciola di sincero amore,

il passato emergente e imperioso

che ancora ardisce esistere.

 

Ed ora su fiammeggianti sentieri

si muove lo spento pensiero,

esibendo l’implorante cenno

segno tangibile dell’amore.

 

Questa è l’effettiva eterna durata,

un continuo altalenante tempo,

dove tutto acquista valore

solo occupato da noi.

 

Corro troppo nel sogno?

sono tra vuoti riflessi

o mi soffermo davanti

una bella realtà?

 

A te la scelta,

 fata stupenda,

misteriosa creatura

che stravolgi il mio tempo.

 

Mi smarrisco nei tuoi occhi,

e, nell’iridescente luce,

rincorro un appiglio

cui possa aderire.

 

16.01.2011 Ciro Sorrentino



NEBBIOSO FUTURO

 Una rovinosa penombra

stringe il presente,

e, fugato il sogno,

presto il vespro

avvolge la vita.

 

Spacca emozioni

questo tremore,

e nuovi riverberi,

polverizzati istanti,

squarciano il cuore.

 

L’esile sogno,

ormai fiaccato

dall’arido refolo,

smorza e sprofonda

l’improbabile incanto.

 

Il tormento smanioso,

dall’amore spuntato,

esaspera ancora 

rigido affanno

e altro pianto.

 

Desolato è l’avvenire,

annebbiato domani

nel fumo svanito,

smentito affetto

già sbriciolato.

 

13.01.2011 Ciro Sorrentino 



L’IMPERTURBABILE FATA

 Cerco parole che possano dire,

 ma il pensiero non trova ragione,

 ed ora è tardi

per farsi sentire.

 

Ti affretti e non parli…

 sembra normale quello che fai…,

ma il tuo apparire

 schiaccia ed opprime. 

 

Agghiacciante è il silenzio,

quando l’indifferente sguardo

fredda il cuore

come furiosa tempesta.

 

Allora si spengono le vibrazioni

della vagheggiata intesa,

ed una livida nube

oscura l’ultima speranza.

 

Dallo spento orizzonte,

inorriditi fuggono,

i palpitanti sogni,

inutilmente desiderando.

 

…E nel totale dissidio,

sconvolgente illusione,

muore l’attesa,

estremo e vano rimpianto.

 

12.01.2011 Ciro Sorrentino