CASCATE DI CRISTALLO dalla raccolta “A Sylvia Plath”

 

Girandole di foglie secche

s’avvolgono diafane

come piccole strisce

recando sogni senza sosta.

 

Girano a mezz’aria

tra le crepe della terra

e il limpido colle

dove si erge la tua dimora.

 

Tra ombre e luci

nell’unicità del multiforme

sorge la riva fiorente

del lago ignoto al mondo.

 

A tratti s’aprono gli usci

dell’eguale e dell’ineguale

schizzati dagli scrosci

delle tue cascate di cristallo.

 

È nella presenza assenza

tra il corpo e l’anima

che divampano i ceppi

del tuo immarcescibile essere.

 

17.12.2014 Ciro Sorrentino



IL GIRASOLE SPOGLIO dalla raccolta “A Sylvia Plath”

 

Di notte il tuo respiro

mi spinge nell’infinito

tra giovani stelle

figlie del tuo amnio sangue.

 

Si rincorrono luci

sfere dorate

di vergine madre

signora di remoti universi.

 

Come globi senza corpo

girano eteree

colorando il nero

che partorisce lo spazio.

 

Spume di verde subacqueo

aprono vortici

su oceani d’acque

che attendono gli spettri.

 

Si volge il girasole spoglio

al rosso tuo viso

che dona luce ai petali

di ogni trascolorata corolla.

 

Di notte il tuo respiro

scioglie le lacrime

sul groviglio di ceneri

che sommergono la speranza.

              

17.12.2014 Ciro Sorrentino



CUORE DI FARFALLA dalla raccolta “A Sylvia Plath”

 

Vedo due piume,

sono in bilico

sul ramo più alto,

sembrano foglie

ma più piccole,

forse sono riflessi

di lucidi sogni

o polveri d’oro

trasportate dal vento.

 

Spalanco le finestre,

– lenti di nebbia -,

voglio scrutare

quelle ali sospese

nell’ultimo sopore,

quando il cielo,

confuso dal buio,

riafferra la luce

nel tuo cuore di farfalla.

 

16.12.2014 Ciro Sorrentino



ARRIVEDERCI ALTROVE dalla raccolta “A Sylvia Plath”

 

Gira la terra della non-vita,

culla i nati-morti

quelli che seguono

la concordanza del tempo.

 

Tanti sono i nastri spiegati

e saranno slegati

finchè puro l’amore

non stringerà l’ultimo fiocco.

 

Incompreso è chi s’avvede ,

vittima prescelta

dell’oscuro custode

che vieta ogni convergenza.

 

Un treno in turbinosa corsa:

le mani ai finestrini

non compongono addii

ma un – Arrivederci altrove.

 

16.12.2014 Ciro Sorrentino



IN ESTATICA ATTESA dalla raccolta “A Sylvia Plath”

 

Seguo le tue orme:

a volte sosto

sfinito e confuso,

il vuoto infuria ovunque.

 

Lungo è il viaggio:

è stasi

nelle stagioni

di blandizie cosparse.

 

Seguo le tue orme:

a volte resto

in estatica attesa

sono nel tuo disco dorato.

 

16.12.2014 Ciro Sorrentino



IL TUO PRODIGIO dalla raccolta “A Sylvia Plath”

 

Dalla tua lontananza

guardi il mondo

e teneramente sorridi.

 

Sorridi degli sciocchi

che la non vita

lusinga e sconvolge.

 

Sana follia che salva,

nel tuo fremito

sprofondano i fantocci.

 

Dalla tua lontananza

guardi il mondo

dei morti vestiti di fiori.

 

Sorridi, mia amata,

sorridi alle acque

che sono il tuo prodigio.

 

16.12.2014 Ciro Sorrentino