Questa sera di Natale.

Questa sera di Natale.

Dolce diletto
di un tenero evento,
questa sera è incantata,
la bontà scende a subisso
e i cattivi pensieri
son incerti e celati,
che caparbia la voglia
di vivere l’allegria,
ostinata e superba
conforta e non deprime.

Questa sera la mia città
non è buia, grossi fiocchi
di penetrante luce
ripudiano ombre e dubbi,
e i grossi piaceri
degli sprovveduti
fanno deliranti acquisti
per dimenticare
ansie e incertezze,
poi si vedrà, ora si gode.

Nel grande piatto
il grosso abbacchio
tremante e timido,
si volta pudico, egli è
ignudo e abbronzato,
aspetta il suo destino
ma non è sottomesso,
poiché anch’egli
è conscio dell’avvento
del Giorno del Giudizio,
oggi mio Signore è il
giorno che t’amo di più.
Grazie.

Raffaele Feola balsamo.



Il cielo in festa.

Il cielo in festa.

Che bella la volta celeste questa sera,
stelle e pianeti son cosparsi di fluttuanti luci
e son agghindati di vesti d’oro,
e quanti coriandoli che nel cascare lasciano
scie luminose dai percorsi impossibili.

Si oggi il cielo è in festa, è giunta lo spirito di un eroe,
egli è colui che ha vissuto e non ha soggiaciuto
all’infame oblio del gretto e meschino destino,
che nulla chiedeva se non l’anima
in cambio dei frivoli privilegi del non comprendere.

Accogli o cielo nel tuo immenso e ardito spazio,
chi nulla potette a difesa
dei sublimi sentori e palpiti, della veleggiante estasi
che mai trovò approdo e riconoscenza
fra i folletti dell’accidia e dall’ottuso livore.

Raffaele Feola.



IO !!! .

Dal tuo respiro
io , respiro
Dalle tue labbra
io , rinasco
Dai tuoi occhi
io , mi specchio
Fra il tuo seno
io , mi nascondo
Dal tuo fianco
io , m’ intreccio
Nelle tue braccia
io , m’ incateno
Nel tuo sorriso
io , m’ incanto
Sulle tue mani
io , mio scaldo
Nella tua anima
io , mi ritrovo
Nel tuo cuore
io , vivo d’ amore
Nelle tue parole
io , mi perdo
Nelle tue lacrime
io , sono una goccia
Nei tuoi sogni
io , m’ addormento
Nei tuoi pensieri
io , ci sono
Nella tua vita
io , sono presente
Nelle tue vene
io sono sangue
Nel tuo dolore
io , sono in te
Nel tuo cammino
io , sono la tua ombra
Sul tuo corpo
io , sono la tua pelle …..
carmelo ferrè…….12/12(2014



GLI OCCHI , I MIEI .

Gli occhi , i miei ,
sono quelli che
spogliano la tua anima
cosi nuda e invisibile ,
mi manca l’ essenza di te ,
manchi ai miei occhi ,
manchi alle mie carezze ,
mi manchi su questi fogli
che si bagnano d’ amore .
Gli occhi , i miei ,
sono quelli che
nelle acque limpidi
di sorgenti nevose
trovo quei “” ti amo “”
mi manca la tua voce ,
mi manchi nel vento ,
mi manchi tra questi
vuoti abbracci d’ aria .
Gli ,occhi ,i miei ,
sono quelli che
che ti parlano
di domani che sono
quelli di oggi ,
mi manca il tuo respiro ,
mi manchi il tuo cuore ,
mi manchi maledettamente ,
mi manchi !!! .
carmelo ferrè…..,11/12/2014



Solo freddo.

Solo freddo.

Orsù amica mia
ostenta e ferisci
che vuoi che sia
il fragore di una pioggia
se non sento,
e parla d’amore
che comprendo e mi agito,
le foglie son lente a cadere.

Quanta pioggia
e che odor di verde
e quante lacrime
questa mattina di ottobre,
son furtivo e silenzioso
ma con che asciugo
le piccole e innocenti brine.

Signore mio
fa che giunga il caldo,
son stanco
di freddo e poi freddo ,
solo e sempre freddo.



SULLE NOTE DI UN VIOLINO GITANO .

Tra sogno e realtà
su note di un violino zingaro
con passi leggeri varca la soglia
di quel incantato cancello,
dolce e espressivo è
il suo dolce viso ,
stupenda con quel suo
gradevole sguardo di stupore
leggera come una farfalla
si ritrova in un magico giardino , ,
fiori incantevoli donano
alla sua pelle rosea
profumi di perla delicata,
impregnati da aromi stranieri
che circondano il lieve suo cammino ,
la vesta bianca sembra una nuvola
mentre sale una grande scala
di marmo bianco e si confonde
fra roseti bianchi di mille petali
di boccioli di rose racchiuse ,
le note del violino gitano
si fanno più struggenti
e lei si sente parte di esse
rigirandosi su se stessa
si rivede su viali fioriti ,
note su note radiose
piano cammina dove il suo cuore
guida i suoi sentimenti ,
splende il sorriso sul suo viso ,
i suoi occhi brillano
tra lo stupore e meraviglia ,
le note del violino sono vicine ,
vicine al suo cuore ,
l’ ombra del gitano
risplende in un raggio di sole
su quella scalinata di gradini
di pietra consumato dal tempo
sale tra mille emozioni ,
ora è li davanti ai tuoi occhi ,
tende le mani verso di lui….
ho ….il raggio di sole resta
nelle sue aperte mani….
ho…..come in un sogno e
tra la realtà lui ……
…scompare dai suoi occhi ..
carmelo ferrè…11//12/2014