IL TRISTE CANTO DEL GENIO dalla raccolta “A Sylvia Plath”

 

Nel fiore che si dona

e poi muore

viaggia il tuo respiro.

 

Inceneriscono gli steli

e bruciano le foglie

ma restano i tuoi semi.

 

Ogni calice custodisce

la tua anima viva

e il triste canto del genio.

 

14.12.2014 Ciro Sorrentino



DOPO LA PIOGGIA dalla raccolta “A Sylvia Plath”

 

Nubi corvine

si addensano in fondo

nel punto ignoto

dove morte e vita

hanno il tuo solo colore.

 

Così sovrasti e sei

l’inconoscibile

che rapisce il respiro

in un battito d’ali

oltre il deserto dei sassi.

 

Regina dei cieli,

scintilla il lampo

e il tuo genio

che mi rende libero

nel volo dopo la pioggia.

 

14.12.2014 Ciro Sorrentino



PRESAGIO D’AMORE dalla raccolta “A Sylvia Plath”

 

In un palpito d’ali

nel tocco di luce

la tua armonia

dirada vapori e brume.

 

Unico il tuo canto

svela l’ombra

delle macchie

che tutto ordinano.

 

La tua parola scorre

unisce e divide

nel volo pietoso

dei tuoi occhi di fata.

 

Solo il cieco di spirito

non può vedere

il presagio d’amore

nei versi del tuo Genio.

 

14.12.2014 Ciro Sorrentino



UN ALITO DI POLLINI dalla raccolta “A Sylvia Plath”

 

La tua anima schianta

le pietre d’ombra

che negano la speranza.

 

Così nell’orizzonte

albeggia chiaro

il tuo sole e roseo il viso.

 

Ti sento nella pioggia

che riscatta

e spegne la furia del fato.

 

La tua anima è per me

un alito di pollini

sulle labbra che cercano vita.

 

14.12.2014 Ciro Sorrentino



Sono un uomo semplice.

Sono un uomo semplice.

Sono un uomo semplice
nella sua effettività.

La mia eloquenza
mi spinge a silenzi
e perfezioni innaturali,
nella sterminata vastità
dell’indifferenza umana.

E quanti pregiudizi e fraintesi
nel pronunciare a chicchessia,
il magnifico e superbo dire del
“ TI VOGLIO BENE ”
egli è il dono più grande
che si possa ricevere o donare,
e mai ne avremo
di più ingannevoli
ed estasianti.

Raffaele Feola

.



RESPIRO D’OMBRE dalla raccolta “A Sylvia Plath”

 

Tu divina Sylvia,

sei una Venere

sulla mischia d’acque

che apre l’uscio alla Luna.

 

La tua mano salva

dai nodi d’edera

che offuscano l’aria

con un respiro d’ombre.

 

Nella tua lotta accendi

la vita perduta

e rischiari la strada

con la tua aurora d’amore.

 

14.12.2014 Ciro Sorrentino