ottobre 22, 2016 - Inserito Da giamacista - 0 Commenti
Post Categoria: Poesie Varie
Mi sta offendendo
a momenti nella città,
a tratti a duri colpi,
per tappe esaurendo
togliendo iniziativa.
A forza di lottare
superando e vincendo
nel lato morale
mi ha gia illuso,
devo capire meglio,
da amica che era
mia dolce rivale
priva di scrupoli.
Qui dentro la mia casa
io resto assolutamente tranquillo
nella furia del giorno
fra tanti amici e parenti,
i medici i lavoratori
hanno altre usanze,
uscendo dall’ufficcio
ho trovato noioso tutto
nel tempo che sostiene.
ottobre 21, 2016 - Inserito Da Feola Raffaele - 0 Commenti
Post Categoria: Poesie D'Amore
La lotta del bene e del male.
Il dualismo incalzante
del bene e del male,
striscia silenzioso
e incurante delle
creature indecise,
e percorre con la
sua inalterabile
inumana solerzia
il suo compito di
offendere e difendere,
vincere e perdere,
la sua è l’eterna lotta,
e mai ci sarà un
vincitore o
uno sconfitto.
Dunque rassegnati
cuor mio, mai
e poi mai saprai se
sei vivo o appartieni
ad un sogno, solo
la morte scioglierà
l’eterno dubbio.
Raffaele Feola.
ottobre 21, 2016 - Inserito Da Feola Raffaele - 0 Commenti
Post Categoria: Poesie D'Amore
Non vedi quante stelle.
Non sopirti amore
questa è la notte,
ti racconto del grande sogno,
del grande sapere,
delle stelle,
unico rifugio che piacque
alla solitudine,
non addormentarti e ascolta.
Osserva quella è una cometa,
e quello è un pianeta,
no amore quella è la luna,
quanti ricordi
sono racchiusi in essa,
ricordi quanto
amore mi sussurrasti
e quanto fu stretto
il tuo abbraccio,
son morto allora,
non ebbi respiro solo amore.
Ma son morto
che fare fuggo e scivolo
fra bagliori e lampi
di un universo
zeppo di grandi ceste
ove tante anime
fan raccolta
di sogni e delusioni,
aspetta, presto giungerò
e solo allora il mondo
carezzerà i miei sogni
e l’assurda pretesa di
morire per sempre.
Brucio e mi spengo
e brucio ancora,
e quanto t’amo e tu mi ami?
No, lo , mi dici sempre
che la vita è breve
ma è dunque breve
il firmamento.
Raffaele Feola.
ottobre 21, 2016 - Inserito Da giamacista - 0 Commenti
Post Categoria: Poesie Varie
Dio del mistero
forse solo distante
annegato finito,
senza vivere felici.
Dio del mistero
nell’anima nel dolore,
che tutto gioisca e si sistemi,
costruisce e modifica.
Dio amato
pensando nella notte
degli spettri,
ovunque mi troverò
sarò con te
in qualsiasi ora
dell’universo,
ti tengo nel cuore
ti proteggo fremo
osservo per ore
le parete rovinata,
posa la tua mano
mentre parlo lentamente
amami di più
oltre il muro rosso.
ottobre 20, 2016 - Inserito Da Feola Raffaele - 0 Commenti
Post Categoria: Poesie D'Amore
L’impossibile passato
in un assurdo futuro.
Emaciata e aberrante
una Dea corrosa dal tempo
rintuzza la frenesia di esuberanti
e voluttuosi brividi,
e lacera i lembi di inutili vesti
bianche e trasparenti,
cosparse di profumi
arroganti e minacciosi.
Magro bottino per
la sovrana del piacere,
per lei solo sguardi silenziosi,
e abbracci fragili e bramosi ,
persi nell’austero Universo,
dall’assordante buio
e dalle irraggiungibili
e misteriose luci.
Oscuri barlumi di vecchi
chiarori sopiti,
derisi e persi in un presente
avvolgente e stridente,
soffocante e arido,
come un riarso deserto
ricoperto di miraggi
e soffocanti arsure.
Donna e Vita, vita e piacere,
imperterrite fuggono
celate sotto strane
e astute sembianze,
lasciando solo aridi futuri
aspersi di sterili fiori,
di vane speranze
e fragili bagliori
di impossibili felicità.
Raffaele Feola.
ottobre 20, 2016 - Inserito Da Feola Raffaele - 0 Commenti
Post Categoria: Poesie D'Amore
Che strano poeta.
La musica oscena è iniziata,
note nere e ardenti
dilaniano e fremono convulse,
prigioniere in un violino
senza corde e senza musicante.
Com’è irritante parlar
sempre del mitico amore,
egli è tale perchè lo rende grande
l’indifferente e cruento livore,
e quanto frivolo è il mistero
nel nascondere sotto un sottil tappeto
tutte le nostre malcelate paure,
e quanta..quanta è immensa
l’ipocrita passione per la poesia
di strani autori senza cuore,
imprevedibili e in ostaggio
di immutevoli solitudini,
e i loro cuori tristi saranno
sempre biechi e mutevoli,
e il loro lento ticchettio
palpita e ostenta vana saggezza.
Ho la lampada magica
ma non esprimo desideri,
ho già quel che mi serve,
non sono che un ramo secco
da estirpare dove la vita ha smesso
di fluire, che desolante conferma
non sono un poeta,
so che per esser tale ci vuole
il sottil sapere di cosa contiene l’anima,
di chi soffre e di chi gioisce,
ed ho compreso che il non capire
è saggezza malsana e rende
giustizia solo alla morte della bontà.
Raffaele Feola.