L’arcobaleno.

L’arcobaleno

Inesorabile cielo cupo di pioggia,
ho compreso l’avvento,
ma non certo per intuito.

Dio mio che forte l’odore della pioggia,
bello e penetrante,
l’odore del verde
dopo l’arrivo della dolce acqua
ed il vanesio arcobaleno mostra
con orgoglio i suoi colori,
ma io nel tentar di non sodisfar
il suo sogghigno,
volteggio il capo da parte opposta,
ma e pur bello adocchiare i suoi colori.

Io amor mio son felice che tu abbia gaiezza
nel condividere, il tempo è poco nella
nostra esistenza e non
sempre l’arcobaleno si offre
con tal presuntuosa dolcezza.

Raffaele Feola Balsamo.



Nero volto.


Nero volto.

L’accidia, caparbia reazione alla virtuasità
del bene, sottomesso a strane riverenze
dolorose e come il fiele ledono e uccidono
un corpo inerme dal cuore ancora palpitante.

Io scrivo, leggo, ma il mio cielo è più piccolo,
cos’è dunque scrivere aforismi se scritti da poeti
che non comprendono la vita, si forse il loro
è un barbugliare senza ritegno e senza senso.

Ho blindato la mia anima, sono ormai solo
e prima o poi la mia cabala mi indurrà su quel
sentiero chiamato destino, ho amato, ho odiato,
ma tu nero volto non turbarmi,so già che ti apparterrò.

Raffaele Feola Balsamo.



Abbiate fiducia.

Delirio.

 

Onore e delizia per coloro che temono
il mio destino, certo mai ebbi a copiare
in altri siti i miei pensieri, sarei un ingrato
verso tanta bella gente che posero fiducia
nel mio dire. Non ho cultura ne intelletto
ho solo quello strano cuore che ama tanto,
all’impazzata ma con immensa avventatezza.

 

Sono triste, ma che fare, di gioia ne hanno
tanti solo che il buon Dio, l’ha maldivisa,
opulenza negli esseri privi di quella cosa
che per strano destino a me tanto manca,
si signori io sono senz’anima,
ma non sono malefico o eretico è solo che
non la conosco, si cela a tal punto nei dedali
del corpo mio che di lei non m’accorgo mai.

 

Orsù amici miei siate comprensivi i detti
migliori son quelli pronunciati dai folli senza
senno, l’unica verità e che ne riparleremo,
forse con dovizia di particolari e tanta
conoscenza, alla pari, e Dio solo sa come finirà.

 

Raffaele Feola Balsamo.

 



Cuor gaudio.

Cuor Gaudio.

Cor gaudio e pensieri gentili
ma che dir di un misterioso
animo cosparso di umile beltà,
suvvia sii generosa ama tanto.

A che serve pensarci,
la vita, che vita,
dolce e scanzonata,
ma il dolce sentimento
mostra e non sempre concede
e quanti inutili rimpianti,
l’indifferente presente
schernisce il passato
e deride il futuro,
egli è l’ignobile padrone
delle nostre esistenze.

Raffaele Feola Balsamo



Che delusione.

Folle è quel rigagnolo di acqua arrogante che vuol giungere al mare ..no
egli non vi giungerà mai, è troppo carente la sua acqua ..ma è allettante
poiché rinfresca i piccoli assetati e il suo scroscio allieta l’udito del sordo
e muove in uno strano su e giù le sue foglie, compagne inseparabili
sempre verdi.. io…io vorrei appartenergli, mi perderei nel suo percorso
e ruberei senza remore tutti quei messaggi che i piccoli uomini affidano
sotto forma di piccole barchette al destino.
Incomparabile la speranza,tenera la sua forza nel fluire nel loro percorso,
immenso l’ardire che possano sopravvivere alle intemperie della vita
ma sono felice sono allertato nel riconoscere le persone che non hanno rispetto e credo che la cultura serva solo all’arroganza.

Dedicata a delle donne che tali vorrebbero apparire, ma sono senz’anima e senza cuore.

Raffaele Feola Balsamo



La grande rassegnazione.