giugno 13, 2010 - Inserito Da carmelo - 0 Commenti
Post Categoria: Poesie Dark
LA RUPE DI UN RUSCELLO
SI LASCIAVA SCIVOLARE
CON LE LUCI DI UN
AEROPLANO IN VERTICALE……
SOTTOFONDO……
UN PAESAGGIO MEDIOVALE ,
IO NON TOSSISCO…..
MI PARE GHIACCIO ,
MA PER FAVORE NON
ROMPETE LA COMUNICAZIONE ….!!!!!
LO STELO DI GHIAIA
TIMIDO E IRRITATO
SI ORGANIZZO’ PER ANDARE ,
LIBRATO IN ARIA E
DISTESO AD ASCIUGARE …..
SOTTOFONDO …..
UN PAESAGGIO PRIMORDIALE ,
IO MI VERGOGNO…..
SIAMO SULL’ ALTOPIANO
DELLA COSTRUZIONE ,
MA ,DOVE SI SCENDE…..????
E’ BASSO ,E’ POCA L’ ALTEZZA
CHE MI SEPARA DALLA NORMALITA’ ,
EPPURE SONO INCALANATO DA
SEMPRE IN QUESTO RADAR ,
E’ ACCESO…..????
COME E’ STATO SPENTO …..????
E DA CHI’…..????
DICIAMO COSI’ PERCHE’
SEMBRI UN PULCINO
CHE TROPPO SPESSO CERCA
L’ APPROCCIO CON L’ ARCOBALENO …..
PENSIAMO COSI’ PERCHE’
ESISTE IN NOI LA FANTASIA
CHE E’ SCAPPATA DI CASA
E SORVEGLIA I SUOI PRIGIONIERI
NEL MONDO FATATO…..
HO VISTO UN CORTOMETRAGGIO
ALL’ UNIVERSITA’ DELLA VITA …..
HO GUARDATO LA STESSA SCENA
RIPETUTA SULLA STESSA SCENA ….
NON SONO PAZZO….
FERMATE LA VITA …..
IO SCENDO………………………………
CARMELO……1981
giugno 13, 2010 - Inserito Da Danilo Marletta - 1 Commento
Post Categoria: Poesie sulla Vita
Soffioni marini
scuotono le mura di
un casolare diroccato
deteriorato dal tempo
–
Echi percuotono fessure
stagne, tremano nell’interiore
infrangendosi come onde sulla riva
agitando lo spazio
–
La solitudine di un uomo
affacciato al uomo del silenzio
grattando le note della vita
giacente in un porto
–
Dimentica ogni forma
perdendo il suo aspetto
attendendo l’arrivo dello scopo
suo definitivo
giugno 13, 2010 - Inserito Da Danilo Marletta - 0 Commenti
Post Categoria: Poesie D'Amore
O vento, dimmi cosa pensi…
–
Me, tra gli argini
di un sogno apparente
infinito, di colori cangianti
non mi aspetto profumo né dolcezza
se non quello che mi aspetto da te
un continuo osservare verso l’immenso
–
Tra ritmi eleganti di un cuore che batte
il tempo è nelle tue mani
mentre ancora tutto scorre
il pensiero è come il vento
folate intense per l’uomo
di calore per colui che ama
–
E cerco i tuoi occhi
stelle polari di nord sconosciuto
sento un antico ricordo
essenza di un cuore a gocce
mentre avverto il vento soffiare
ed il pensiero che vola
–
e vedo la tua anima
giugno 13, 2010 - Inserito Da Danilo Marletta - 0 Commenti
Post Categoria: Poesie Tristi
Panchina solitaria
in ciel grigio e lontano
raccolgo sassi indisturbato
freddi fiori per cuor malato
–
Riposato sull’asfalto
graffiato in superficie
le mie mani nella polvere
col pensiero l’ho lacerato
–
In luogo solitario
nella notte è il freddo
il faro han terminato
il vento è pur cessato
–
Son quello che ormai è andato
e tutti han dimenticato
son polvere e chiarore e
or colui amor non è regalato
giugno 13, 2010 - Inserito Da Danilo Marletta - 0 Commenti
Post Categoria: Poesie D'Amore
Un velo di cristallo
puro e perfetto
su contorni nitidi
chiari e lucenti
di occhi verdi,
vivi, scintillanti
come pietre preziose
–
Ogni tuo sguardo
di vitrea preziosità
sull’iride a scaglie
è uno squarcio nel tempo
sospeso a tuo desiderio
di forme caleidoscopiche
–
Un tocco nello spazio
una goccia nell’esistenza
galleggiando sulle creste
che esso forma
da un pensiero caduto
su questo letto
–
Ritorno a calcare
contorni di un sogno già vissuto
sfiorato in rilievo
come un opera scolpita
–
Sfumando nel suo senso
ho ripreso questo quadro
dalla polvere soffiata
sul muro appoggiato
ammiro il suo contenuto
dove l’amore è protetto
giugno 13, 2010 - Inserito Da Danilo Marletta - 0 Commenti
Post Categoria: Poesie sui Sogni
Rigo il legno
cercando di trovare verità
ma cieli in realtà solco
che ricordare non posso
–
Amico mio,
delle lunghe notti di pensiero
cosa negare di ciò che già
è nulla?
–
Trattengo il fiato
a memoria impossibile
volando per colori sfumati
su blu tela pulita
–
Invidio soli orgogliosi
non timorosi del tempo
sovrastare orizzonte
come se luna non vi fosse
–
Ritiro in me ogni forza
per quel tempo sì passato
dove sabbia inver scorre infinita
ma reale forma, me indegno, ha perduto
–
Lacero ferite già aperte
dove rosso scorre nativo
per lama nel vivo mio, pungente
freddo è il suo dolore