Apologia di un’anima

Apologia di un’anima.

 

Annoso tal agone,
sfinito,
e aberrante
il bieco
contrasto fra
anima e cuore.

 

Borioso destino,
mai concitato,
assisti connivente
al burlesco
conflitto,
con serafica
e ignobile flemma.

 

Perché dunque
tutto ciò,
io disdegno,
non resta
che derimere
e comporre
con elagico fare
versi e strofe
per deviare un
destino confuso.

 

Raffaele Feola Balsamo.

 



Volli dire a te…

Volli dire a te…

 

Che stanco fui,
nelle tenebre annaspai,
ma poca importanza
ebbe poiché mi sorprese
più il saper che nulla conta
su questo sventurato
misero e indigente mondo.

 

Non volli amor mio
i tuoi a me tanto odiosi
piagnistei, e udire,
ne sospiri ne inutili promesse.

 

Fui costernato, e affranto,
eppur ti conobbi con fare
mite e i tuoi occhi senza
fronzoli e tanta sincerità mi
raccontavano di un’isola che
c’è, ma forse tu cara
volevi quello che il buon Dio
mai volle concederci, l’eternità.

 

Colpa dei non credenti e del loro
feroce ritorcere, son solo
vuote figure ricche di bieco
ottimismo e tanta…tanta
prosperosa e inutile vaghezza,
la morte ci accomuna, beato
chi avrà il dono postumo
di lacrime e sinceri rimpianti.

 

Raffaele Feola Balsamo.

 



Un nuovo angelo.

Ai sigg. poeti del sito

Vi prego di scusarmi se uso
questo sito per comunicarvi la
nascita di mia nipote Alessia,
anche se purtroppo per motivi
importanti di salute sono rimasto
a Foggia, e non ho potuto
essere a Venezia. Vi auguro una
felice notte e perdonatemi se ho
usato questo mezzo a fini personali
vi prometto che non succederà più.
Grazie e buon riposo.

Raffaele Feola Balsamo.



Luoghi incantati.

Luoghi incantati.

Quanto torpore in tal ottusità,
goffo e pigro l’ndolente cuore
non vede e non recita il sublime
di una scorsa e felice primavera.

I sogni con te son belli mia cara,
ma non ergerti come una venere,
la mia adulazione sincera per te
non fanno di me una buffa maschera.

Odi la mia voce affranta e ascolta
ciò che ella col suo dire descrive,
di quello che vissuto insieme
in posti magici ma senza cuore.

Raffaele Feola Balsamo.



Perché non amarmi.

Perché non amarmi.

 

Quanto rancore folle hai cuor mio,
tu scandisci a volte strani suoni,
ed i miei laconici sospiri si placano, ma donano poca eternità a codesto mio smanioso vivere.

 

Donna amami…amami…amami,
tu non sei inviolata, ma sei radiosa
e le primavere ti inseguono
incessanti e premurose, sei la dea
ispiratrice di emozioni prodigiose
e di promesse mai mantenute.

 

Amplessi e seduzioni, il vento
le inoltra con malevole e incauto
inganno, tu mia adorata sei colei
che impassibile sfidi la fine
della vita e l’inizio di una esistenza
agghiacciante e frivola, sii cauta
poiché la morte vince sempre e non lascia spazio ai rimpianti.

 

Raffaele Feola Balsamo.

 

 

 



Mente fugace.

Mente fugace

 

Amor mio quando
vuoi sopprimi
ciò che vuoi, son ormai
vecchio e becero,
quanti e quanti baci
persi nel vuoto,
lontano quel giorno
che mi allontanasti,
ma io pur ti posi seppur
a malincuore,
nell’angolo più remoto
del mio cuore.

 

Vorrei fuggire,
ma non ho forze
il destino impietoso
svolge con
zelo ciò per cui
è comandato.

 

Vorrei donarti ciò
che rimane di una grande
estasi ma sono esausto
e sconfitto, ma tu
ormai sei svanita nel
nulla e ho dimenticato
i nostri ricordi,
i nostri fuochi le nostre
promesse pronunciate
con credibili e languidi
atti d’amore, vero sincero.

 

Ora più nulla solo confusione
nella mia labile mente,
ella confonde
il giorno con la notte,
l’amore con l’odio,
la morte con la vita.

 

Raffaele Feola Balsamo