IL GIOCATTOLO .
Il nostro primo incontro
quando tu tremula e impaurita
ti stringevi a me donandomi
il tuo corpo vellutato di pesca ,
eri quasi un giocattolo
fra le mie braccia , cosi credevo !
E il giocattolo ero io !
Un burattino a molla che solo
tu potevi caricare per giochi
perversi dal piacere dei sensi ,
dei tuoi sensi mai appagati .
I nostri incontri sempre piu’
estremi nel vortice della carne
facevano di me uno schiavo ,
ti piaceva giocare con i miei
sentimenti e con il mio corpo
e io stupido facevo tutto per
non perdere il tuo amore ,
amore !
Quale amore ?
E quando il giocattolo
ti ha stancata mi hai gettato via ,
quando non hai voluto piu’ giocare
e hai cambiato maschera e costumi
e io non ti servivo piu’ allora
solo allora ho capito realmente
cosa ero diventato io per te ,
un giocattolo per la tua anima ,
un giocattolo per il tuo cuore ,
ora sono un giocattolo rotto
ma con un’ anima e un cuore .
quello che tu non hai ,
perche’ io sono un giocattolo vivo ,
mentre tu sei morta dentro .
carmelo ..20/04/2010
IL VUOTO .
La tua persona e’ corrosa da
piccoli rigoli di cenere nera
il vuoto e’ in te ,
numerosi spazi circolari
fatti di tenui colori
sono nelle palpebre dei
tuoi occhi assenti ,
la tua armonica non
emana alcuna parola
nel silenzio del mondo ,
ora incomincia il tuo
interminabile viaggio al
centro di una bottiglia vuota
ed il peso dell’aria ti schiaccera’ .
Pensavi al cielo che e’ dipinto
nei tuoi occhi e sui tuoi pantaloni ,
pensavi al sole caldo dello stesso
colore dei tuoi capelli ,
la tua persona non ha piu’
un senso d’ amore per una
foglia staccata da un ramo ne’
da un palpito di un cuore ferito ,
tu non avrai la verita’ su l’ amore
che un giorno ti fece volare nel
cielo dei sentimenti .
Ora vuoi essere mare e pioggia
perche’ solo cosi puoi nascondere
le tue fredde lacrime ,
la tua mente si spegne e tu
non hai piu’ luce per brillare
intorno a te c’ e’ il vuoto e
ti lasci andare nel fondo
di quella bottiglia dimenticando
il senso della vita e dell’ amore
di tuo figlio .
carmelo …1978
SOGNO !!!
Attraversai citta’ deserte
dove l ‘eco piangeva il silenzio
e lunghe strade affollate
di mostri in retromarcia : .
E vidi un giovane uomo nero
cantare un spiritual accompagnato
da una bianca chitarra e
viaggiai fra gente felici che
vomitavano silenziose parole
e fra giovani che non conoscevano armi ;
ascoltai canzoni d’ amore
scritte da artisti scintillanti .
ma non notai volti grondanti
di sabbia e di sangue e
neppure sadici sorrisi e
denti sporchi di carne umana
e guardai il dolce volto di cristo
che non doveva morire per niente…..
dopo tutta la strada che feci
mi accorrsi di uscire da uno specchio
del mio strano sogno !!!!
carmelo …1975