stringimi

stringimi forte
baciami
portami con te
stringimi
non lasciarmi andare via…
mi baci
ed è in quell’attimo
che io lascio
ditero me il mondo
per costruirne un altro
con quegli attimi preziosi
che tu mi doni
con le tante emozioni
che ho provato
e che scrivendo
ritornano a vivere
e ad ardere dentro me
tenendo caldo il mio cuore
mi stringi e mi sussurri
parole di una dolce canzone d amore
e guardandoci negli occhi
sorridiamo ..e subito dopo
anche quando i nostri sguardi non si incontrano
i nostri volti continuano a sorridere
rivivendo
i nostri momenti
nei dolci pensieri
di cui la nostra mente
ne fa uso
per renderci felici
ma anche per distruggere  attimi di felicità
ma non quando sto con te
perchè il nostro mondo
è creato con i nostri
semplici e sinceri
sorrisi



Anime sospese

È l’alba, dopo un’interminabile notte d’amore,

dopo aver vissuto inevitabili emozioni, vado via.

Non ho voglia di svegliarti, non voglio che tu veda

le mie lacrime scavare profonde ferite nell’anima,

dentro la mia inquietudine.

Non lascerò che tu legga nei miei occhi grevi,

la disperazione, non voglio raggelare

quel corpo ancora caldo di delirio.

Devo lasciarti sto partendo, il destino mi chiama a se,

non prima di aver scritto sulla tua coscienza,

l’ultima verità, “Ti Amo”

Non prima di aver posato sulle tue labbra calde il mio sorriso,

udito il tuo ultimo respiro, dopo l’ultima carezza,

l’ultima occasione di viverti.

Accompagno la vita verso i colli violacei della valle

a cercare la speranza perduta,

nelle distese fiorite in seno alla mia incoscienza.

Adesso devo andare, anche se nulla è perduto,

non cercarmi, tutto continuerà a vivere dentro di me,

perché nulla potrà dissolvere il nostro amore.



Nel tuo respiro

Sulle finestre divelte le lacrime di pioggia disegnavano orizzonti

era il pianto incessante dell’ira di un’insolita bufera di primavera.

Grevi nel silenzio irrompevano i tuoni mentre la notte pigra

trascorreva dolcemente tra le braccia dell’albeggiar del nuovo giorno.

L’ombra muta della mia anima si stampava sulle pareti vuote della stanza

mentre nel vortice dei miei occhi il pensiero predava il tuo flebile ricordo.

Come potrei cancellare dal mio destino il tuo divin vissuto,

la sovrana luce dei tuoi occhi il canto sinfonico della tua voce.

Lasciati raccontare nei miei sogni solo così non avrò paura

di affrontare il buio del tuo irragionevole rifiuto.

Perché ogni tuo battito, ogni tuo respiro lo porterò con me sempre

in ogni attimo del mio destino, in ogni alito di vento

che s’infrangerà sul mio cammino..



L’amor folle

Affranto il cammin silente giunse

la dove i destini barcollanti morivano.

Echi di urla mozzate, nelle fauci dell’anima

  e nelle distese violaci tracce di sogni proibiti.

Il cuor cessava nel suo canto scandire

e nei pugni il delirio, era schiavo di te.  

Greve al tramonto il sol si arrendeva

e nel blu dei tuoi occhi la notte svaniva.

La luna vessata tra le nuvole a zolle,

perché così, il cielo nel tiepido vento volle,

un amore intenso, maledettamente folle.

 



SCONFESSATE APPARENZE

 L’incoercibile niente

dilegua

le predizioni della speranza,

mentre nella vertigine dello sconforto,

sprazzi di coscienza

scoprono

l’innaturale e astratta realtà.

 

Inesorabili e informi alternanze

coartano

l’essenza emotiva,

quando incessanti conflitti

prolungano

impassibili e insensati tormenti

nel confuso slancio.

 

Eclissate illusioni

irrigidiscono

nell’oscuro disfacimento,

sicché l’inverso tempo

prorompe

come tragico specchio

di deprimenti e tracotanti istanti.

 

Pericolosamente la fantasia

indugia

nell’enigmatico e ambiguo cammino,

allorché l’imperscrutabile e cupo universo

blocca

lo scoraggiato viaggiatore

nella durevole sosta.

 

30.07.2010 Ciro Sorrentino



SFUGGENTE REALTÀ

Mentre l’accorato forestiere

scruta

l’enigmatico e buio orizzonte,

l’incoercibile assenza

dissolve

ogni percezione

in un nebuloso e deformato presente.

 

E se l’avversa inquietudine

scompagina

le adunate emozioni,

subito l’immodificabile distacco

disperde

il vaticinio futuro

nell’angosciante rinuncia.

 

Ineludibili disgregazioni

accrescono

persistenti angosce,

quando dissolventi parvenze

sgretolano

gli struggenti pensieri

nell’inarrestabile provvisorietà.

 

Davvero esasperanti divari

assecondano

l’irreparabile angoscia,

finché la deviante contrattura

inibisce

il fiducioso essere

nell’irriducibile resa all’oblio.

 

29.07.2010 Ciro Sorrentino