Son di fronte all’essere più immondo. 5° sogno. Mamoiada, 05 febbraio 2006
“Vivendo più non penso al mio domani
nell’attimi che sfilan come mai
sfuggendomi veloci dalle mani”.
Due ragazzini si trovano nei guai
sembrano perseguiti dalla morte
e nessuno come loro corre assai;
prevedo l’immediata mala sorte
d’umana belva sembrano inseguiti:
con l’evidenti ragioni distorte.
Non vanno i bimbi mai così puniti,
ma quel persegue solo l’intervento
prendendoli dopo averli sfiniti.
Presagisco loro peggior vento;
uno lo prende al collo il maledetto
sollevandolo senza esca lamento.
Così, gridando l’espone a dispetto,
ben d’intimidirci sta cercando,
pure una pietra raccoglie di getto;
la scena a reagir mi sta invitando:
perciò da terra due pietre raccolgo
gliele scaglio, ma restano volando.
Sbalordito, ben lo sguardo volgo;
perché, mi chiedo, non vanno a colpire?
Grandi dolori in volti affranti colgo;
chissà perché li deve perseguire?
E con la pietra, il folle in un secondo
al bambino gl’impedisce ogni sentire.
Son di fronte all’essere più immondo
col bimbo in alto, poterlo noi notare
così, per sovrastare in questo mondo;
ma non m’arrendo e comincio a gridare,
in viso quel mi guarda inferocito:
gridandomi che mi vuole ammazzare.
Non sopporto però il suo spartito,
così va più feroce risultando,
colpendomi, per spavento avvertito;
sta pure infernale or diventando
in sue grinfie mi vuole metter sotto,
e mentre con odio mi sta ben fissando:
per ammazzarmi é partito di botto
e fuggo allora per potermi salvare
da questo pazzo che mi vuole cotto.
E ancor penando, senza più sognare,
per i lamenti, Giosa si é svegliata:
chiedendomi perché sto lì a gridare.
– È un percorso che inizia dal testo -Di ciò forse poco capirai-, e così a seguire… .
Santa Maria Faustina Kowalska. 04 gennaio 2006
“Mal discerno tra freddo e calore
senza più riprender la canzone
per l’alternarsi di luce e terrore.
Ciò che leggi é d’altra dimensione
mi penserai confuso o intestardito
ma non c’é male e neppure illusione;
tutto ciò che mi leggi va seguito
assorto, assorbi bene il documento
anche pensando che son rimbambito”.
Veloce mi muovo come il vento
quando a lavorar volo pregando
null’altro dal momento più m’invento
ora che col pregar mi sto sposando
il santo rosario é il preferito
da che bene mi fa star viaggiando.
Dalle insane lotte son ferito
così sol mi dedico a pregare
a Lanusei perciò oggi son partito
pensando ben d’andare a lavorare
e pur se avvolto da buia cortina
riprendo la preghiera a recitare.
Mentre corpo e cuore a quel s’inchina
pervadere mi sento dall’amore;
verso di me la strada s’incammina
per manifesta influenza sul mio cuore
se anche mi penserai fuori di mente
t’aggiungo che non sento manco l’ore.
All’implorar Faustina, stranamente
il cuore nel petto ha sussultato
confuso ritrovandomi e piangente
dall’improvviso strano nuovo stato
pur associato a brivido imperioso
che in me non s’era mai manifestato.
Un lacrimar continuo ed impetuoso
scendono mentre a pregar procedo
ma nel momento strano e misterioso
sento una voce e nulla intorno vedo
“Signor Santo mi stanno donando”;
non lo rimando e non mi si concedo.
Buio e paura mi stanno assediando
e all’aumentare del tremore e pianto
mal persisto soffrendo e pregando.
Così al secondo invito ascolto affranto
la misteriosa voce della corte
é, vi dico, situazion da schianto.
“Solo da Cristo avrai tu buona sorte”;
tremore e pianto vanno persistendo
e ancor pregando recito più forte
ma terzo invito sento ripetendo
“d’Immergermi in Cristo mi ha insistito”;
mi staranno elevando o distruggendo?
Sempre col pregar ben assortito
perché null’altro mi sento di fare
ma d’incanto il brivido é finito
il pianto ha continuato ad allagare
sono però sfinito per lo strano
senza aver più forza per pensare.
L’acqua intanto cerco con la mano
con il pianto che mi dà scompiglio
sentendomi più piccolo di un nano
per non capire l’amore o l’artiglio;
un quarto d’ora vivendo l’assolo
lacrime s’allungano di un miglio.
Così mi perdo nel buio del volo
tra l’ente benefico e il bestiale
ma se vorrò liberarmi dal molo
più non mi dovrà imbrigliare il male
e concentrarmi solo sul mio cuore
per non dare più ascolto all’animale.
Spero che mi ascolti ora il Signore
e mi vada il percorso illuminando
l’alternarsi del male e dell’amore
mi stanno in altra dimension portando
e ancor più trasformato dal pregare
con gli idoli che si vanno sfumando.
Mi sembra il momento per lottare
ed affrontarlo con grande fermezza
e anche se mi stordisce quest’andare
rinvigorir dovrò la debolezza;
senza prove ogni pensare é vano
e così cercherò di far chiarezza.
Se vorrò liberarmi dall’insano
tranquillo mi disponga sul domani
ritrovandomi un cuore in ogni mano
e il battito contandone le mani
se risultasse questo invito vero
si entrerà certo in ambiti più strani.
Son di fronte a spirituale impero
prima non presagivo l’altro mondo
ed or che mi confondon mi dispero;
ma se non vorrò viver l’affondo
con maggior vigore andrò nuotando
per non farmi ripiombar nel fondo.
– È un percorso che inizia dal testo – Di ciò forse poco capirai -, e così a seguire… .
INNAMORARMI E DISINNAMORARMI DI TE .
Continuo a innamorarmi e disinnamorarmi di te ,
certe volte ti amo e mi perdo nei tuoi occhi ,
certe volte mi rendi felice e certe volte mi rendi triste ,
a volte mi sento usato dai tuoi umori neri ,
a volte mi fai morire dalla sete del tuo amore .
mi sento confuso e distrutto dai tuoi baci
ma continuo a innamorarmi e disinnamorarmi di te ,
non ho mai amato nessuno come amo te ,
non mi sono mai sentito così indifeso guardando
quei tuoi soffici seni caldi e pieni di estasi infiniti .
Continuo a innamorarmi disinnamorarmi di te ,
non sò come fai a darmi tanto amore e
a causarmi così tanta sofferenza nel cuore ,
penso solo che forse sono pazzo di questo strano amore
che provo per te e che distrugge quest’ anima
nei lunghi silenzi del tuo cuore .
Torno a innamorarmi di te ,
torno a disinnarmorarmi di te ,
mi perdo e mi ritrovo fra le tue braccia ,
rido e piango sul tuo petto ,
sperduto e indifeso mi ritrovo nei tuoi occhi ,
e ancora una volta per l’ ennesima volta
mi ritrovo a morire sul tuo seno nel segno del tuo amore ……
carmelo ferrè 14/08/2011
QUANDO …
Quando il sesso era passione
e la passione era sesso ,
quando i sorrisi erano carezze
e le carezze erano sospiri ,
quando i nostri nudi corpi
erano pieni di vita e la vita
erano i nostri amplessi d’ amore ,
quando …
Ora , siamo due corpi che
a malapena si sfiorano senza più calore ,
ora , che la nostra passione
ci sfiora senza più amore ,
ora che , i nostri sorrisi
si sono spenti con le carezze di ieri ,
ora noi siamo due estranei
fuori dal tempo che fu .
Quando le parole erano bisbigli
e nei bisbigli baci infuocati sulle labbre ,
quando gli occhi splendevano di luce
e di luce si nutriva il nostro amore ,
quando gli abbracci erano desideri
e in essi s’ imbrigliavano i nostri respiri ,
quando …
Ora , tutto questo è solo un ricordo di noi due ,
due ombre che fuggono nella luce dell’ amore ,
ora , siamo due cuori
che non hanno più palpiti ,
ora che , i giorni dell’ amore sono finiti ,
ora non siamo altro che due pensieri
divisi a metà nel ricordo del tempo passato …..
carmelo ferrè…….19/08/2011
Un sole nuovo
Sola
come landa desolata
deserto e cielo
in mezzo il nulla
Un canto solitario il mio
lacrime di dolore
e la consapevolezza
di essere sola…
Pianti notturni
ricerca d’Amore
inutili e fragili pensieri
per chi mi lasciava a me stessa
Ma ora
c’è un sole nuovo
fuori e dentro di me
un sorriso più luminoso
Ora che sei con me
non mi sento più sola
mi ami e mi fai vivere
con la semplicità del tuo cuore
I tuoi occhi che mi guardano
le tue labbra che mi sfiorano
le tue braccia che mi stringono
tutto di te mi dice che non sono più sola
Vivo di nuovo
e di nuovo credo in qualcuno
rido di gioia
e non piango più
Ora che ci sei
ora che mi ami
stringimi le mani
ti amerò..e non me ne pentirò