settembre 6, 2011 - Inserito Da Piccola Tsunami - 2 Commenti
Post Categoria: Poesie D'Amore
Con il cuore in mano
sono qui a chiederti Amore
una carezza per darmi forza
un bacio per farmi vivere
Trovo le parole
nella selva di sensazioni
che affollano la mia mente
il pensiero di te mi sconvolge
Sei un tornado nell’anima
spazzi il mio essere
e lasci solo dolcezza e Amore
dietro di te solo prati fioriti
Rinasco tra le tue braccia
quando mi stringi al cuore
lo sento battere forte
e mi sento parte di te
Guardo il cielo notturno
mentre divaga un pensiero
e il mio bisogno di te
diventa la luce del giorno che nasce
settembre 5, 2011 - Inserito Da Antonio Balia - 0 Commenti
Post Categoria: Poesie D'Amore • poesie personali • Poesie sui Sogni • Poesie sul Silenzio • Poesie sulla Vita
“Il permanente arder della mia storia 1
mi sfila stamattina nella mente,
e non discerno il male dalla gloria.
Pregare sol desidero al presente
m’inginocchio e lascio quel pensare:
per desiderio invischiante e potente
“Sarà tormenta? Mi posso fidare?”,
soltanto male dal demolitore:
dal bene mi vorrà or allontanare?
Pregando, mi concentro sul Signore
e così allontanar le belve fiere;
oppresso sempre più son da malore
di liberarmi, chiedo, per piacere
dalla burrasca che costringe in fiordo:
e pretendere corazza per dovere.
Accolgo la preghiera e non ricordo
il martellare di mezzora prima;
massima quiete ora domina a bordo
da quando volo e canto in buona rima
il rosario al cuore stringo forte:
con sentimenti profondi di stima.
Restando in preghiera e buona Corte
il corpo dalla stanza va fuggendo
anche la mente nella stessa sorte;
non capisco e null’altro pretendo
così vado la schiena sollevando:
e sull’Antonia in foto sto piangendo.
L’emozione e pianto accompagnando
col rosario in cuore, certo, vinco
e mentre sorte si sta completando
d’ogni movimento mi convinco
di libero volare l’infinito
librandomi, senza muovere stinco.
Senza nessun appoggio e dipartito
volando via da casa e dalle pene
d’ogni male, mi sono oggi pentito
perché con te sto veramente bene
qui, nel meraviglioso universale:
godendo il sublime che contiene.
Vivo la pace lontano dal male
sfilando per l’amore che or ammiro:
nell’infinita parata trionfale;
coinvolto totalmente in questo giro:
lontano, rimando quel che sento
di te, pur avvertendone respiro.
Totalmente ripeto che mi pento
nulla esiste di tanto importante
amor ricevo e amore rappresento
nello sferato viver dell’istante
e ben così potermi rinforzare
dal proferir d’amore dell’amante.
Ciò che sto ricevendo in me traspare
per il dissolvimento dei tormenti
e santo amore accolgo dall’altare
da trasmettere in dì di patimenti;
ma improvviso emerge il presagire:
del travolgere da sconvolgimenti.
Alla Beata Antonia solo ambire
che abbandonare mi fa lì l’umano
lasciamo anche la stanza per fuggire
dimenticando il corpo mio lontano;
nell’amore vivo e credo solamente:
con l’aver dato ad Antonia la mano.
Più nulla mi comanda ora la mente
per straordinaria influenza spirituale
e solcando l’universo veramente
a tal velocità ch’é d’irreale:
mi ritrovo su un verde paesaggio
che mi é sconosciuto, ma é reale.
Mi rende qui l’Antonia bell’omaggio
ritrovandola meravigliosa e bella
e con stupore colgo tal passaggio
per brillanza ch’é simile a stella;
mentre nella boscaglia cerca legna
con un’amica, pur lei giovincella.
Capisco, questo a loro vita insegna
perciò le vedo ora in verde collina
sudando per lavoro che le impegna;
all’amica del cuor resta vicina
nell’impervia e boscosa campagna:
ma d’improvviso, strada sbarra spina.
A quello nessun altro l’accompagna;
reagisce giovanile istinto fiero
capiscono, qualcosa lì ristagna:
e per non intorbidir pensiero
timore dimostrato non gli hanno;
ma in sua mente, c’é sol siero nero.
E presagendo di subire danno
per la strana inconsueta presenza
dai loro cuori allora emerge affanno
e al rivelar della sua mal volenza
cercan velocemente di fuggire:
ma di loro ha pregustato essenza.
Ora alla preda sol lui vuole ambire
e lo rivela con tremendo ardore
senza null’altro riuscire a sentire;
raggiunta é la colomba dall’astore,
d’imporsi cerca sol sulla virtuosa
che non s’arrende, per salvar l’onore.
Reagisce lei gagliarda e senza posa
all’agire prepotente e maledetto;
“dal male infettare della rosa”:
che dell’amore non conosce il detto,
con tempestoso ardore van lottando:
dandogli al mattino un nuovo aspetto.
Lei tanto grande si sta rivelando
e con quel combatter senza fine:
nell’infinito si sta rifugiando;
l’averlo capito le mal spine
“la pazienza alla rosa van togliendo”:
facendogli svanire ogni confine.
Dominato dal Male, sta cedendo
e dal non sopportar reazione ardita
che in modo chiaro, la sta lì subendo
brutalmente vuole chiudere partita;
raccoglie una pietra, e con man tosta
con forza, la colpisce e stronca vita.
E’ assurta con la morte all’alta posta
integro é rimasto quel bel fiore
e il mal veloce la fuga s’imposta
per liberarsi così dell’ardore;
ma chi gli leverà più quel tormento?
Negli occhi dell’amica, l’imposto-re.
Lei mi ha trasportato nell’evento
per l’infinito, fino all’altipiano
al centro, ritrovandomi del vento
per subirmi i colpi del malsano,
e tutto ciò che lei ha sopportato:
viverlo ho dovuto da soprano.
Per ciò che mi é stato oggi donato
nell’ora, spero, santa e benedetta
dal lacrimare, il collo si é bagnato;
la stanza ancora mi resta interdetta,
soffrendo con dolo e cuore affranto:
colpito par che m’abbia una saetta.
Stravolto dall’affrontar sì tanto
nel giorno che ancora non comprendo
affermo con certezza che quel pianto
é nato dal cuore, e lo riprendo
pur se provocato da una piena:
e finalmente meglio ora m’apprendo.
“L’imprevisto vissuto della scena
dovrebbe capitare ad ogni mente
é senza fine, ma di buona lena
dà conoscenza e ritorni cosciente;
abbiamo cura d’accogliere l’invito
per consegnarci in vita a miglior ente.
Rammentare ritengo quel convito:
dal vedere accogliere e pur dare
davvero, penso d’aver concepito
ed ora il bene, così, voglio cantare
e dunque ad alta voce ancor ripeto:
lo sguardo fisso resti sull’Altare”. 159
settembre 5, 2011 - Inserito Da carmelo - 1 Commento
Post Categoria: Poesie Dark • Poesie sui Sogni
E scrivo sulle bianche dune
racconti e favole incantate e
chì leggerà sulle pareti del tempo
si ricorderà di un sussurro del vento .
E scrivo sulle sabbie rovente
gli amori di mille cuori e
chì con il cuore leggerà
saprà cos’ è soffrire d’ amore .
E scrivo nell’ anima innocente
la storia di me e di te e
chì conoscerà la nostra felicità
troverà la pace del sorriso .
E scrivo sulle nuvole la vita
di giorni pieni d’ amore e
chì di solitudine vive
non sarà più solo .
E scrivo , scrivo la gioia ,
il dolore , l’ amore … , e
chì mi dirà che non sono un poeta
io regalerò a loro i miei sentimenti
racchiusi in un foglio di carta bianca ….
ferrè carmelo …..02/09/2011
settembre 5, 2011 - Inserito Da carmelo - 0 Commenti
Post Categoria: Poesie Dark
Eri attaccato ad un albero , amico mio ,
lo sapevi che siamo in novembre ? .
Si , lo sapevi ,
sei caduto così, insieme a tanti altri ,
in mezzo a tanti amici scomparsi ,
ti sei lasciato cadere senza opporti ,
perchè sapevi che ormai siamo in novenbre .
Prima quando non lo sapevi ,
ti aggrappavi con le unghie a quella corteccia bagnata
delle tue coppiose lacrime di dolore ,
un giorno una goccia di pioggia passandoti accanto
ti ha sussurrato che era vero , che era proprio novembre
e allora hai lasciato che il vento decidesse la tua fine ,
che , in pratica decidesse dove dovessi morire ,
dove dovessi marcire .
Avevi anche sentito dire che quando saresti caduto
avresti fatto da concime per quelli che ti avrebbero seguito e
tu non avevi nessuna intenzione di fare da concime per gli altri
poiche non hai mai avuta nessuna fiducia in loro.
Tu non puoi credere che faranno
l’ albero più verde e più bello
di come lo hai fatto tu…..
Ma invece è proprio così ,
lo faranno molto più verde , molto pià bello del tuo ,
sarà cosi bello che la primavera che verrà
sarà la più lunga e calda che si sia mai vista e
l’ autunno non verrà mai più ,
vedi , amico mio ,
quande cose possono succedere in novembre ?
carmelo ferrè……….10/02/2010