Cuore indifferente.

Cuore indifferente.

Quando il mite idillio
giunge al cuspide,
l’esaltante amore
pian piano si dissolve,
e il rammarico cosparge
l’ignaro e distaccato cuore.

Egli pulsa sangue e null’altro,
e l’anima mia,
dolente e ingrata accetta
il proprio martirio
con rassegnata placidità,
e trasfigura l’evidente certezza
di un addio mesto e arrogante.

Canti seducenti e soavi
giungono da lontano,
ma non distinguo,
certo è la primavera,
la dolce stagione del piacere,
il gelo è forte e caparbio
che malinconico inverno,
ho freddo e non tremo,
ma forse è solo commozione.

.



LA REDAZIONE

 “La poesia è sicuramente un mezzo per esprimere sensazioni e stati d’animo personali e condivisibili; tuttavia, la descrizione in versi deve conservare senso di decoro e decenza”.

Quanto affermato, non è falso perbenismo, ma una verità che si fonda, prima ancora che per gli altri (i lettori), sul rispetto delle proprie relazioni private.

Tutti i testi che recano riferimenti mirati all’intimità verranno immediatamente censurati dal moderatore/Ciro Sorrentino.

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Lo staff tecnico

 



UNA COPPIA DI USIGNOLI dalla raccolta “A Sylvia Plath”

 

Il tuo fiume in piena

ha invaso

la deserta terra:

abbandonati i semi

si ritrovano in festa.

 

Giardini di rose

sono fioriti

in teneri grappoli:

muore l’oscurità

nelle dense fragranze.

 

È finita la tempesta

placide correnti

s’incontrano

nel limpido alveo

di ciottoli cristallini.

 

Le nuvole si dileguano

senza speranza:

gli uccelli

si rincorrono liberi

nelle danze di piume.

 

Una coppia di usignoli

leva il suo canto:

esulta la selva

ormai sommersa

di brillantezza e fiori.

 

17.11.2014 Ciro Sorrentino



GRANDIOSA STASI dalla raccolta “A Sylvia Plath”

 

 Come la luna

si guarda nell’oceano

così mi specchio

nelle tue sfere infinite.

 

Sono perso

nella scienza perfetta

fiorita nei campi

dei tuoi imprendibili spazi.

 

Cerco la fonte

la tua sorgente di luce

principio e fine

della grandiosa Stasi.

 

Ti cerco nel silenzio

nell’oscurità

che cede al brillio

  dell’inviolabile vuoto pieno.

 

17.11.2014 Ciro Sorrentino



INTIMA DISPERAZIONE dalla raccolta “A Sylvia Plath”

 

Viva, eternamente viva

nel volo d’ape

che va e ritorna

sempre cercando

la tua preziosa ambrosia.

 

Tua è la dolce primavera,

sono tuoi i profumi

che sciolgono

l’intima disperazione

delle buie morte stagioni.

 

17.11.2014 Ciro Sorrentino



NELL’INFINITA DISTANZA dalla raccolta “A Sylvia Plath”

 

Quanti fiori

sarebbero sbocciati

se il tuo albero

non si fosse piegato

all’umano inganno…

 

L’aurora vedendoti

s’innamorava del mattino

e rincorreva

perle di trasparenza

nel tuo occhio infinito.

 

Tremanti le nubi

scoprivano il cielo

ritirandosi

come fanno le ancelle

davanti la regina.

 

Ma desideroso il cielo

volle la sua dea

e ti chiamò tante volte

perchè tu animassi

le stelle nell’infinita distanza.

 

17.11.2014 Ciro Sorrentino