NELL’INFINITA DISTANZA dalla raccolta “A Sylvia Plath”
Quanti fiori
sarebbero sbocciati
se il tuo albero
non si fosse piegato
all’umano inganno…
L’aurora vedendoti
s’innamorava del mattino
e rincorreva
perle di trasparenza
nel tuo occhio infinito.
Tremanti le nubi
scoprivano il cielo
ritirandosi
come fanno le ancelle
davanti la regina.
Ma desideroso il cielo
volle la sua dea
e ti chiamò tante volte
perchè tu animassi
le stelle nell’infinita distanza.
17.11.2014 Ciro Sorrentino
This entry was posted on lunedì, novembre 17th, 2014 at 17:30 and is filed under Poesie D'Amore, Poesie D'Autore, poesie personali, Poesie sulla Vita, Poesie Varie. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed.
Both comments and pings are currently closed.