DUE CERCHI PERFETTI dalla raccolta “A Sylvia Plath”

 

Sono il pioniere senza meta,

fuggo gioie e dolori

e ogni altra umana illusione.

 

Vado per anonime strade,

nel viaggio dell’ape

che insegue i pollini dorati.

 

A lungo scruto il cielo stellato,

cerco due cerchi perfetti

nel metallico volto che mi riscalda.

 

29.11.2014 Ciro Sorrentino



ALBE DI TE .

Albe di rugiada fresca
mentre tu eri vicina ,
troppo vicina
tanto da sentire
nell’ aria di rose sbocciate ,
il tuo corpo riscaldato
che emanava dall’ amore
con ardore il profumo.
della tua presenza ….

Albe di mattini nebbiosi
mentre tra spire di nebbia
mi allontanavo da te
il tuo sguardo ferito e offeso
seguivano i miei occhi pieni
dalle tue lacrime d’ amore mentre
un solo sguardo è bastato
per spogliarti dalla tua anima
che ora si ritrova in me .

Albe fumose intrisi da sospiri ,
i nostri sospiri distesi
su fili invisibili dei nostri corpi ,
ti lasci guidare dai mie gesti
assaggiando la tua anima
che è dentro di me che
ancora con tenacia resiste
al mio amore che da sempre
si rifugge nei tuoi frenetici abbracci .

Albe di ruscelli limpidi
che come acque sorgive
scorrevano sulle tue labbra umide ,
che esploravano curiose e bramose
lembi caldi del mio corpo ,
svegliando in me il mistero
di un sogno vissuto tra le pieghe
profondo del tuo amore infinito ….
albe di vento e tu
sei fuggita nel suo caldo alito
lasciando in me la tua anima
carmelo ferrè…..29/11/2014



Il mare e la vita.


Il mare e la vita

Vecchio mondo
instabile e volubile,
come posso sublimarti?
Io sono la penuria,
tu l‘impossibile
quando piove
fermo acqua e vento,
ma non beffarmi
e ricorda..
che l’impossibile
è l’invenzione,
degli uomini stolti..

Oggi ho prosciugato
un fiume in piena
col solo calice
della speranza,
certo sono stanco,
ma ho capito e
afferrato che
credere e pensare
non saranno mai amici.

Ho attraversato
la mia vita a nuoto
ma quanta irriverente
incredulità negli
uomini cosparsi
di impaziente indolenza,
eppur sanno che nel mare
della speranza non si
annega mai, egli
muove il tuo corpo,
ma cancella desideri,
e lussuria ti pareggia con
superflue promesse,
adescandoti con puerili
insidie e astute sirene.

Non scordate di nuotare,
la vita è come il mare
spesso imbroglia,
tutti partono e giungono
ma sono pochi quelli
che scelgono la finalità,
egli ti sopprime con acume
afflizione e tali rovesci
sono sfiguranti e odiosi.

.



GRANO DI SALE .

Ti stringi nel vuoto di braccia
che non hanno più senso
di esistere nei tuoi occhi ,
sulla tua pelle bruna
rimangono sospesi baci amari ,
come grano di sale trasparente
ti scioglievi sulla sua bocca ,
come queste lacrime che scivolano
silenziose e amare sulle tue guance
fino ad arrivare sulle tue labbra .
Trattieni il respiro nel riflesso
di un raggio di luce e
il suo viso traspare tra briciole blu ,
la fresca aria mattutina
imprigiona nelle tue mani
quelle sue carezze di brividi
che ora ti fanno più male ricordarle
e non sentirle più sul tuo viso .
La luce di uno specchio riflette
la tua attesa mentre ti svesti
senza pudore all’ angolo
dei tuoi desideri persi
mentre con le mani tese
allontani da te quel peccato
di passione e desiderio di lui ,
come grano di sale una lacrima
ti sottrae alla tua silenziosa
passione d’ amore ….
carmelo ferrè……29/11/2014



L’eternità.

L’eternità.

Mai ebbi cura del mio pensare,
che dire adesso se di nulla posso proferire,
esterno solo tanti e inutili silenzi,
ma odo, intuisco e spero nella immortalità
di un concetto, vita e vita e vita ancora.

Che dire se le taciturne stelle
acconsentono con il loro scintillio
alla mia folle speranza,
ma il mio non è vaneggiare
sfioro solo l’etereo concetto dell’eternità.

Nel mio libro di preghiere a pagina 50
c’è un petalo d rosa essiccato,
giace lì con costante premura, leggo, leggi,
ciò che lo scritto recita,
realtà, speranza, morte
e poi infine la vita, solo vita, la vera vita.

.



AUSCHWITZA …( NEL GIORNO DELLA MEMORIA )

Ricerca di pace in un’oasi …
occhi di luce tra palme
colmi di frutti di piombo ,
zampilli d’ acqua rossa…
su ali di fumo scuro
si posano sulle mie mani .
Orme di piedi su erba nera …
dolce è il veleno sul corpo
che brucia ossa di polvere
cuciti e ricamati nel dolore …
gli angoli del mio cuore
si piegano turbati davanti
al calice colmo di sangue .
Anime marcate a numeri …
forni accesi su crudi corpi
si agitano nella suprema agonia ,
voci di preghiere lacrimose
rimbombano nelle mie orecchie ,
suoni di mitraglia si inceppano
sul ritmo di campane a morte
e io indifeso ebreo
guardo il mio corpo incenerito
dalla follia di un popolo inconsapevole !!!!!

carmelo ferrè……28/11/2014