SCONFINATE PRIMAVERE dalla raccolta “A Sylvia Plath”

 

Una lucciola va

e torna

fra le foglie

che sventolano

sulla mia finestra.

 

Canta il grillo

alla stanza

sempre chiusa

dove la tua scienza

è il mio mondo.

 

Svetta una nuvola

poi un’altra

salutano

l’amica Luna

che m’accompagna.

 

Sul mio giaciglio

di aride foglie

s’accende

l’azzurro vivo

del tuo puro amore.

 

Brucia spegnendosi

il folle silenzio:

le tue labbra

evocano brezze

di sconfinate primavere.

 

01.12.2014 Ciro Sorrentino



UN’ONDA DI SANGUE dalla raccolta “A Sylvia Plath”

 

Resta immobile,

in questa posa

che nella gioia

nasconde la pena

del tuo animo ardente.

 

Azzurri gli occhi

dicono di te –

amore e morte

si mescolano

in un’onda di sangue.

 

Il tuo aureo sorriso

è cono di luce

perfetto sigillo

che ogni stella

nel suo cerchio eclissa.

 

01.12.2014 Ciro Sorrentino



LA MANO DEL BUIO dalla raccolta “A Sylvia Plath”

 

 Sono cadute

le farfalle

sulla lame del destino.

 

Per le campagne

tremolano

i fiori dai verdi steli.

 

Dove sono affondate

le ombre dei voli

che la speranza incarna?

 

Silenzio, e null’altro:

un’afosa quiete

dilaga e copre la terra.

 

Nella sfera del cielo

la mano del buio

ha sconvolto ogni visione.

 

01.12.2014 Ciro Sorrentino

 

 



UN GINEPRAIO DI SPINI dalla raccolta “A Sylvia Plath”

 

Nell’impalpabile tocco

tra Sole e Luna,

quando i fiori

levano stupiti

i calici al cielo,

mi appare il tuo sorriso.

 

Un solo istante:

si disfano e

si rifanno le nubi

per la tua voce

che salva dal caos

di un ginepraio di spini.

 

 01.12.2014 Ciro Sorrentino           

 

 



ASPRO PIANTO dalla raccolta “A Sylvia Plath”

 

Il tuo lontano canto

è un fruscio

di frementi piume

che mai sprofondano.

 

Nelle tue trasparenze

si dissolvono

i miei passi lenti

e gli estesi crepuscoli.

 

Nascono piccole farfalle

sulla buia selva

che tutti i sogni

affrancano dai cupi letti.

 

Si è rialzata la Luna

dai freddi pozzi

che di aspro pianto

erano ormai impregnati.

 

01.12.2014 Ciro Sorrentino 



AMPOLLE DI CRISTALLO dalla raccolta “A Sylvia Plath”

 

Salta veloce

e segue la scia

il delfino

che ogni attimo

aspira sfiori di luce.

 

Troppe reti

sparse e scure

confondono la vista

tra le lame

degli scogli nascosti.

 

Come il delfino

cerca

il disco del cielo

così rincorro

la tua fucina vermiglia.

 

Nel lungo viaggio

lanciano

le mie mani

messaggi d’aiuto

in ampolle di cristallo.

 

01.12.2014 Ciro Sorrentino