A Sylvia Plath, il ritorno.


A Sylvia Plath, il ritorno.

Mia cara che dell’inutile tu peristi,
come posso da te pretendere amore
e quanta follia nell’evocarti,
io non ti conobbi ma ho compreso.

Che inutili son le foglie quando
cadono dal grande e becero albero,
solo allora ci accorgiamo di quanto
amore e colore esse irradiano i freddi rami,
ti prego non angustiarti io ti evoco
e tu sai perchè, ciao grande poetessa
non biasimare chi ti invoglia
ad un secondo inutile martirio.

.



I SILENZIOSI RAMI SOLITARI dalla raccolta “A Sylvia Plath”

 

L’amore germogliò

sulla mia isola

tra tulipani e rose.

 

Una miriade di petali

involsero uniti

nella promessa eterna.

 

Nel mio deserto eremo

le foglie gremirono

i silenziosi rami solitari.

 

08.11.2014 Ciro Sorrentino



A Sylvia Plath.


A Sylvia Plath.

Temo il non incontrarci mai mia Dea,
che fare se non udire il tuo canto
e sentirne i tuoi soavi bisbigli.

Son cosparso di vani odori di fiori,
ma non sento il profumo della tua anima
non son che un incompreso, ma ti amerei.

Cara Silvia non posso invaghirmi,
tu appartieni ad altri, e scrivere di te
riempie solo le pagine della mia vuota vita.

Quante frustrazioni e quanti soliloqui,
tu sei Colei che avrei potuto desiderare,
ma ahimè non sei che un miraggio.

.



IL TUO LUCENTE GIRO dalla raccolta “A Sylvia Plath”

 

Non temo il tempo

che nelle segrete

ha rinchiuso l’amore.

 

Cadrò come il fiore

schiuso da solo

senza le luci di Marzo.

 

Eppure, nelle polveri

sentirò i passi

e il tuo lieve respiro.

 

Così la mia scomparsa

darà soffice erba

per il tuo lucente giro.

 

Amore mio, ricorda,

ogni tua lacrima

disseterà la mia terra.

 

08.11.2014 Ciro Sorrentino



SULLE VERDI COLLINE dalla raccolta “A Sylvia Plath”

 Sosta la farfalla

tra fili d’erba

e guarda

gli anemoni

che rinascono

alla luce del giorno.

 

Come il piumato cigno

sveltisce il suo volo

così m’innalzo

e afferro aromi

nell’aria tagliata

dalle nostre piccole api.

 

Ora sulle gelide pareti

della mia anima

si distende

la tua aurora

la vermiglia luce

libera una nuova fiamma.

 

Un giovane sole lacera

i neri veli del cielo

che rovinano

come cristalli

sulle verdi colline

che germogliano amore.

 

08.11.2014 Ciro Sorrentino



TU …

Le tue mani
calde e lieve carezze ,
le tue braccia
che stringevano forte
i miei fianchi nudi
che si inarcavano
e si univano
stretti , stretti
alla tua pelle d’ avorio
scolpita dal tuo desiderio .

Tu come un cielo
senza nuvole
  disperatamente bramavi
con amore le mie labbra
per dissetare la voglia
che avevi dentro di te ,
tu che nei miei sogni
eri sempre presente
con parole sussurrate
e morsicate con gemiti
di piaceri immensi .

Tu che ora sei vicina
e lontana dai miei pensieri
ma incomprensibilmente
ancora nel mio cuore
che ha fame e sete
della tua assetata anima .

Tu che silenziosa guardi
i miei occhi di luce e
aspiri da essi la linfa
di sensazioni mischiati
in baci e sospiri,
tu inafferrabile mistero
di pensieri passionali
che con un soffio caldo
mi rubi anima e corpo .

Avvolto dalle lenzuola
mi culli con il profumo
della tua pelle
e io ancora una volta
chiudo gli occhi lasciandomi
morire d’ amore dolcemente
sui tuoi delicati seni .
carmelo ferrè….09/11/2014