NEL LENTO INVERNO dalla raccolta “A Sylvia Plath”

 

Corro sull’umile erba

inseguo tracce

del suo lieve passo.

 

Impazzo, tremo,

corro e cerco

nella fitta foresta.

 

Come gocce di gelo

anche il pianto

svanirà nel sorriso.

 

Nel lento inverno

mi distenderò

sognando il suo canto.

 

05.11.2014 Ciro Sorrentino



IL FANTASMA INNAMORATO .

Pensieri che si illuminano
quando la notte mi incendia la mente ,
sento uno strappo nel petto
il cuore immobile e teso
lascia cadere nel vuoto
la tua esile figura
e con essa si spegne
il ricordo di una promessa .
La mia solitudine
è la tua che ormai hai
lasciato dentro di me ,
senza pietà mi lasci
nel mio tormento
senza tempo e senza te .
L’ aurora sorge silenziosa
mentre un timido sole
si sporge nei miei umidi occhi ,
trasparente e lucente
l’ ultima lacrima cade
su un corpo di donna nuda ,
dipinta su un quadro d’ avorio
vecchio di un secolo
o forse di più…..
E’ quasi mattino e
come ogni mattino
i fantasmi scompaiono ,
è solo questione di tempo ,
fra poco anche io devo
lasciare questo nuovo giorno
in attesa che la notte amica
mi faccia rivivere la storia
del fantasma innamorato .
carmelo ferrè…..07/11/2014



DONNE.

Sorrisi d’ incanto
tra spine e rose
si elevano fiere
nel sublime amore ,
donne caparbie ,
donne volitive
che senza paura
seminano la terra
con il loro frutto .
Amori di dolcezza
su grembi rotondi
cresce il frutto
dei loro amore ,
donne di lacrime ,
donne mamme
che con sorrisi
nutrono la carne
della loro carne .
Angeli senza ali
planano su cuori
colmandoli di passioni
che non hanno rimpianti ,
donne rivali ,
donne compagne
segreti da scoprire
da sguardi innocenti
che si celano
nel silenzio
della loro anima .
Donne da amare ,
donne di emozioni ,
donne , sono sole donne
angeli o diavole
sono sole donne
che con la loro malinconia
o con la loro gioia
riescono a dare amore ,
che con le loro lacrime
riescono a dare speranza ,
donne che sognano
ad occhi aperti
e ti regalano i loro sogni ,
donne , sono sole donne
che soffrono nel loro
sublimo sacrificio
di essere mamma ..
carmelo ferrè….07/11/2014



NOI CHI SIAMO ??? .

L’incoscienza di un amore,
il nostro amore , manifesto
di sentimenti che il tempo
ci ruba ogni giorno di più ,
ti cerco e tu mi eviti ,
ti chiamo , una volta ,
due , tre ma tu fai finta
di non sentire la mia voce
e a poco a poco mi fai morire .
Impalpabile questo amore ,
follia di un sentimento
che nel petto avanza
fino a scoppiare i pochi
attimi che abbiamo vissuti ,
mi sazio di parole e promesse
e tra i ricordi di noi due
cerco un appiglio dove
appendere la mia anima .
Ti sogno , e nel sogno
trovo le tue mani
che piene d’ amore
accarezzano il mio corpo ,
io e te ci sogniamo
e non ci rendiamo
ancora conto
cose questo amore ?
Infedeltà e desiderio
si confondono e si
intrecciano nei nostri
nudi corpi incoscienti ,
io e te ci amiamo
fra sospiri che celano
la falsità dei nostri sguardi
per celare questo
nostro segreto amore ,
per confondere le nostre
illusioni d’ amore ci
aggrappiamo su false bugie .
Dimmi chi siamo noi ,
ti prego non urlare
ma piano sussurramelo
che questo amore
fa parte di te e di me ,
che noi siamo parte
di noi stessi ma
che viviamo due
diverse realtà ,
io che vivo sperando
in te immensamente
e tu lasciandomi
con poche parole .
Noi che viviamo
con i nostri respiri
non abbiamo aliti
da poter assaporare ,
noi che sembriamo
come due foglie ingiallite
che non trovano più
rami di braccia
per potersi abbracciare
in un dondolio d passione ,
noi che racchiudiamo
nei nostri occhi
l’ ombra di noi stessi ,
un attimo , un istante
un secondo e poi per sempre
ci ritroviamo a cercaci
dove i pensieri della notte
spariscono all’ alba ,
noi chi siamo ??? .
carmelo ferrè…..07/11/2014



INCENERITE SPIGHE dalla raccolta “A Sylvia Plath”

 

Impazzano i pensieri

nelle coltri di nebbia

che oscurano il cammino.

 

Vaneggia il cuore

che leva al cielo

il suo inquieto grido.

 

Sconvolti ed ansiosi

ballano e franano

i passi sui gelidi viali.

 

Rabbrividisce il sangue

nel nero quadro

delle incenerite spighe.

 

07.11.2014 Ciro Sorrentino



LA LUCE NASCOSTA dalla raccolta “A Sylvia Plath”

 

Sussultano i fiori

perdute vite

senza altra aurora.

 

Invano ambiscono

la luce velata

e il tesoro perduto.

 

Tremo come polline

e mi abbandono

agli impetuosi venti.

 

Non temo le tenebre

tra flussi e riflussi

cercherò sempre l’amore.

 

07.11.2014 Ciro Sorrentino