ANGELICA FATA DEL TEMPO
Nel tremolio degli ultimi bagliori,
un raggio improvviso,
…il tuo sorriso che mi illumina.
Mi scuote tua voce
e mi fa declamare
grazie del tuo esistere fata.
Ma a che serve fissare il cielo,
se tra le infinite stelle
l’unica brillante è qui con me?
La graziosa luce del tuo viso
è più affascinante
dei lieti chiarori della luna.
Perché stupirsi di un arcobaleno,
se i vivi colori della luce
sono riflessi dagli occhi tuoi?
Magica e stupenda creatura,
sei la più virtuosa fata
la più venerata delle dee.
Sei una poesia vivente,
la più armoniosa forma,
la realtà vera della fantasia.
19.04.2010 Ciro Sorrentino
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