AMBITO RESPIRO
Fissai i tuoi ignoti occhi
ne percepii la vita
e ne raccolsi i sogni
adagiandoli sul giaciglio
della mia oscura sofferenza.
Sorsero sulla tua terra
altri boccioli
e fummo luce
nella calda estate
oltre l’azzurro infinito.
Fiorimmo insieme
stille d’amore
tra le verdi foglie
d’un maestoso albero
sull’ambigua diga del cuore.
L’ansiosa sete d’amore
saltò il vuoto
specchio del buio
e con smarrita furia
impallidì nella tempesta di noi.
Così si placarono le onde
e tra le gelide scie
vedemmo la riva
sospesi come uccelli
che cercano l’ambito respiro.
27.03.2012 CIRO SORRENTINO
This entry was posted on martedì, marzo 27th, 2012 at 19:55 and is filed under Poesie D'Amore, Poesie D'Autore, poesie personali, Poesie sui Sogni, Storie e Fiabe. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed.
You can skip to the end and leave a response. Pinging is currently not allowed.
Nancy Scrive:
Sono versi carichi di emozioni vere, ritmi coinvolgenti stemperati nell’uso delicato e surreale di parole chiavi che aprono la visione all’amore eterno.
Nancy
Fiorella Scrive:
Prof., è meravigliosa questa poesia che emancipa l’amore nella sfera dell’assoluto, laddove svanite le ombre e gli arcani, le nere foschie, cedono il passo ad atmosfere di pacifico e rasserenante “respiro”.
A presto,
Fiorella
Nadia Salvatore Scrive:
Da tempo non visitavo più il sito e ho visto di nuovo poesie tue. Ero rimasta che non volevi più scrivere, ma per chi ama farlo è impossibile. Ciao Nadia