Generosa e triste primavera.
Generosa e triste primavera.
Sei tenera mia gioiosa stagione,
fiori…fiori…vermigli e gialli e viola,
e quanti diletti nella tua fantasia, nessuno mai fece dono più grande.
La mia dolce rosa di maggio si è
smarrita nei meandri di una vita
silenziosa e persa nella rabbia
di un inesistente freddo lancinante.
La mia primavera, colma di tenue
e pallide previsioni forse ora darà
ascolto al principio dell’affettività,
non può obbliare le sue promesse.
Raffaele Feola Balsamo.
This entry was posted on venerdì, agosto 21st, 2020 at 21:23 and is filed under poesie personali. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed.
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