Io e il mio cuore, nemico e codardo.
Io e il mio cuore, nemico e codardo.
Sconcerti e feroci visioni
vaganti e beffardi di colui
che semina discordie,
il suo respiro annerisce
e macchia e offende,
essere querulo, irritante,
parte di uno stuolo di nulla.
Io, tu, noi sterili e brumosi
vagabondi di un mondo alla deriva,
quanti pensieri sommersi
in un banale piatto di “ cozze “
nere tutt’altro che invitanti,
accidiose e viscide
come lo fu, per brevi attimi
il mio irriverente cuore .
Ora ancora ho compreso,
di nulla e più ebbi a lusingarmi,
ma non amo più nessuno,
il despota provoca e intorpidisce,
e tu mio odioso cuore
non proferire e non urlare,
rallenta i tuoi odiosi battiti,
il mondo della lealtà e dell’affetto
e comprensione di pochi eletti,
e gli esseri impuri,
come io sono, mai avranno pace.